IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano
Anno 22 - N.3 Giugno 2018

Sosta selvaggia
e bus di linea,
fermate tutto

Alla fine dello scorso mese di maggio i giornali locali si sono ampiamente occupati delle denunce fatte dagli autisti degli autobus di linea Star, i quali hanno segnalato - con tanto di eloquenti fotografie - la situazione della sosta selvaggia in alcune zone di Sant’Angelo. Il problema delle automobili parcheggiate in doppia fila o al di fuori degli stalli regolamentari, in alcuni casi praticamente in mezzo alla strada, costringe gli autisti a tortuose gimcane (quando va bene) o addirittura a bloccare il mezzo in attesa che qualcuno si degni di spostare il proprio veicolo. A tutto questo si aggiungono i rischi per pedoni e ciclisti che talvolta vengono sfiorati dai pullman impegnati in manovre “impossibili”. Succede spesso in via Garibaldi, ma lamentele sono giunte anche da via XX Settembre-incrocio via Mazzini.
Per tutta risposta il Comune, evidentemente consapevole da tempo del problema, ha ipotizzato lo spostamento delle fermate degli autobus di linea fuori dal centro urbano. In particolare è emersa l’idea di trasferire su viale Zara, cioè sulla circonvallazione, le attuali fermate situate nel quartiere San Rocco. Un’idea da mettere in campo a seguito della ridefinizione del comparto residenziale-commerciale della ex Sinterama (per i santangiolini el fabricòn) e della ex Samadoval.
La soluzione prospettata dal Comune, quella del “trasloco” delle pensiline su viale Zara, a dire il vero non è nuova, e a più riprese negli ultimi vent’anni è stata ventilata, anche sulla stampa, senza però essere mai messa in pratica, anche per la strenua opposizione dei pendolari che hanno fatto sentire le loro ragioni.
Pendolari che negli ultimi giorni sono tornati ad “alzare la voce” sui giornali, chiedendo all’am-ministrazione comunale di bloccare temporanea-mente il progetto e di tornare a confrontarsi con le parti in causa.
“Il Ponte” da anni ormai denuncia il vero e proprio scandalo della sosta selvaggia in alcuni punti della nostra città. Un problema di civiltà e di sicurezza. E una delle zone di cui ci siamo più volte occupati - anche pubblicando fotografie - è proprio l’incrocio tra piazza Vittorio Emanuele e via Garibaldi.
Oggi, a fronte di questo nuovo allarme, torniamo sul tema, con due considerazioni e un appello.
La prima considerazione. Spostare le fermate degli autobus sulla circonvallazione in risposta alla sosta selvaggia sarebbe una intollerabile ammissione di fallimento da parte del Comune. Come dire: “Non riesco a risolvere un problema provocato da incivili e furbi e dunque lo scarico sui pendolari, costretti ogni giorno per ragioni di lavoro e studio a prendere l’autobus”. Piuttosto si intervenga duramente, colpendo sistematicamente i colpevoli e rimuovendo forzatamente i veicoli posteggiati fuori dalle regole. Orari e luoghi sono noti.
Seconda considerazione. Spostare le fermate del quartiere San Rocco sulla circonvallazione potrebbe avere ripercussioni anche sul fronte della sicurezza, perché viale Zara è una strada ad alto scorrimento (non certo una via interna) e perché i mezzi pubblici sono molto utilizzati anche da bambini e ragazzi. E’ vero che già esistono altre fermate sulla circonvallazione, ad esempio in viale Piave di fronte al cimitero, ma queste non possono certo costituire un precedente.
Inoltre per quanti abitano al Pilota e alla Musellina l’accesso più vicino alla circonvallazione sarebbe posto all’inizio di via Cavour - dunque dove si trova il benzinaio -: bisognerebbe cioè transitare da un’area privata dove già oggi il passaggio dei pedoni - almeno sulla carta - è interdetto. E’ un aspetto che è stato considerato?
A questo punto ci uniamo a quanti chiedono di sospendere temporaneamente la decisione di spostare le pensiline, al fine di agevolare una riflessione più approfondita sul tema, che deve essere presa a Sant’Angelo e non certo nella sede della Provincia di Lodi. E soprattutto invochiamo qualche multa in più. Non solo per via Garibaldi, ma anche per via Mazzini, viale Montegrappa e via del Pellegrino, alcune delle strade maggiormente interessate da un fenomeno, da un malcostume, che appare “impossibile” da stroncare nella nostra città.




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L’erbazzone delle nostre donne

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Dal 1996 al servizio dei santangiolini


Trentaquattro progetti educativi e quasi quattromila alunni coinvolti.
Sono riassunti in questi numeri i vent’anni che il Circolo Acli di Sant’Angelo ha celebrato con una intensa serata il 16 maggio scorso presso la sala convegni della Banca Popolare di Lodi.
L’iniziativa ha richiamato un folto pubblico nel quale spiccavano sia esponenti dei tanti operatori e volontari che in questi vent’anni hanno collaborato alle attività del circolo, sia famiglie che con le Acli hanno visto i loro figli crescere..
A fare gli onori di casa Antonella Dalu che, dopo il saluto del presidente di circolo Paolo Merli, ha guidato il pubblico alla conoscenza di questa associazione che a Sant’Angelo è da tempo un interlocutore fondamentale per chi opera nel campo dell’educazione e dell’integrazione............................................................. ...SEGUE




Il volume presentato dalla Società della Porta
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Resistenza e Liberazione nel territorio

Nell’ultimo libro di don Giulio Mosca
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La POSTA
- Il grazie dei pompieri al raduno MTB barasino
- Raccolta e smaltimento rifiuti urbani, novità in arrivo e
...informazione dei cittadini

Noi e gli altri, percorsi che si incontrano e arricchiscono il cammino

...in breve
CITTÀ
- Raccolta rifiuti, debutta Cem. Restano le discariche abusive,
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CULTURA
- L’Unitre approda a Sant’Angelo, positivo il primo anno di attività

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Le mostre fotografiche di Simona Malattia e Gianluca Mariani
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