Da vent’anni l’impegno delle Acli per l’educazione e l’integrazione


di Giancarlo Belloni

Trentaquattro progetti educativi e quasi quattromila alunni coinvolti.
Sono riassunti in questi numeri i vent’anni che il Circolo Acli di Sant’Angelo ha celebrato con una intensa serata il 16 maggio scorso presso la sala convegni della Banca Popolare di Lodi.
L’iniziativa ha richiamato un folto pubblico nel quale spiccavano sia esponenti dei tanti operatori e volontari che in questi vent’anni hanno collaborato alle attività del circolo, sia famiglie che con le Acli hanno visto i loro figli crescere.

A fare gli onori di casa Antonella Dalu che, dopo il saluto del presidente di circolo Paolo Merli, ha guidato il pubblico alla conoscenza di questa associazione che a Sant’Angelo è da tempo un interlocutore fondamentale per chi opera nel campo dell’educazione e dell’integrazione.
Attivo fino ai primi anni ’80, quando si conclusero le esperienze della scuola professionale Enaip e della Scuola popolare per il recupero della 3° media, il circolo Acli fu rifondato nel 1997 su impulso dell’allora parroco Don Carlo Ferrari.
Fu Pinuccia Bracchi, ancora oggi figura di riferimento del circolo, a tenere le redini del rinnovato sodalizio, confrontandosi immediatamente con questioni scottanti quali il lavoro, l’integrazione con gli stranieri e il supporto scolastico ai ragazzi in difficoltà.
In molti ricordano il modo pionieristico, ricco di preoccupazioni, emozioni e soddisfazioni, delle prime iniziative del circolo che furono l’istituzione dello sportello “Primo lavoro”, un centro di aiuto per la ricerca del lavoro per categorie svantaggiate e il mitico “Progetto API”, acronimo di Attività Pomeridiane Integrative, che è stato un po’ la madre di tutti i progetti di supporto scolastico che sono poi seguiti fino ai giorni nostri.
“Tutti i progetti si sono sviluppati sui principi fondanti della nostra associazione” ha ricordato Loretta Pieri, corresponsabile dei progetti educativi, “che sono la formazione, il lavoro, l’integrazione e l’inclusione sociale”.
Passando in rassegna i diversi ambiti dell’intervento aclista, Loretta Pieri ha poi spiegato come il circolo sia riuscito a fare sistema ottenendo diversi finanziamenti e sviluppando una solida rete di collaborazioni istituzionali.
“Abbiamo reperito risorse finanziarie partecipando a bandi di enti pubblici piuttosto che di fondazioni bancarie - ultima in ordine di tempo la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi che ha cofinanziato il progetto di quest’anno ‘Teatral…mente’ - e sviluppato un modello di servizio per lo studio assistito, l’alfabetizzazione dei migranti, l’inclusione sociale e contro la dispersione scolastica”.
Un modello vincente che ha saputo mettere a frutto una delle risorse che fanno bella la nostra città, il volontariato, e nel contempo offrire a tanti giovani la possibilità di fare esperienze retribuite nell’ambito della formazione e del sociale.
Un modello che ha trovato altrettanta forza nella rete che le Acli hanno saputo creare con le amministrazioni comunali, le scuole, le parrocchie, gli oratori, l’Asl, l’Ufficio di piano e con diverse associazioni.
Un video realizzato con le immagini di questi vent’anni ha poi dato evidenza del lavoro fatto. Un lavoro andato ben oltre l’ambito del sostegno scolastico spaziando nell’aiuto psicologico alle famiglie fragili e nel potenziamento dei laboratori creativi (di cucina, sport, pittura, musica, teatro, manipolazione, fotografia) orientati allo sviluppo personale.
Un aspetto, questo, apprezzato anche da Enrico Pallotta, dirigente scolastico degli Istituti Comprensivi Morzenti e Collodi, il quale ha sottolineato come la quotidianità e l’affettività che si sviluppano in queste esperienze aiutino ad entrare in sinergia con i ragazzi, favorendone la crescita e lo sviluppo delle abilità.
Lo psicopedagogista Sergio Rancati ha infine illustrato le ragioni psicologiche, pedagogiche e sociali che stanno dietro ai progetti come quelli che le Acli propongono da vent’anni alla nostra comunità. Interventi che contribuiscono a preparare cittadini consapevoli, democratici e partecipativi.
La serata si è conclusa con i sorrisi dei cinque ragazzi che hanno vinto il concorso “Franca Smitti”, istituito grazie ad un lascito testamentario di una simpatizzante aclista, e con la musica di alcuni giovani musicisti della nostra banda (alcuni dei quali impegnati anche come educatori nei laboratori musicali).
All’uscita qualche scambio di opinione con alcuni convenuti ci ha consolidato nella percezione che è cresciuta man mano che la serata procedeva: la consapevolezza che quella delle Acli è proprio una bella pagina per Sant’Angelo.

IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano