Il patto
con i lettori

Con il numero di febbraio “Il Ponte” entra nel suo ventunesimo anno di vita. Abbiamo appena terminato di celebrare i quattro lustri del nostro giornale, in maniera sobria, secondo il nostro stile, attraverso una mostra che utilizzando articoli e fotografie pubblicati da “Il Ponte” tra il 1996 al 2016 ha ripercorso la storia di Sant’Angelo. Ora ci accingiamo a tuffarci dentro un nuovo anno e ad affrontare nuove sfide: lo facciamo con il consueto spirito di servizio che in tanti hanno dimostrato di apprezzare e mettendo in campo tutte le nostre energie che, è bene ricordarlo, da sempre sono basate unicamente sul volontariato.
All’inizio del 2017 vogliamo dunque rinnovare idealmente quel patto con i lettori che ha caratterizzato i due decenni appena trascorsi. E lo facciamo assicurando che “Il Ponte” continuerà a mantenere tre caratteristiche che ne rappresentano ormai la cifra stilistica: indipendenza, autorevolezza e curiosità.
L’indipendenza. Dal 1996 il nostro giornale è sem-
pre stata una voce libera nel panorama cittadino. Ogni due mesi arriviamo nelle case di 5.500 santangiolini e lo facciamo unicamente grazie all’impegno di chi scrive e impagina il nostro foglio e grazie ai contributi economici (fondamentali) che arrivano dagli sponsor e dai soci della Società della Porta. L’indipendenza è un valore in cui crediamo moltissimo, al punto tale che dal 1996 a oggi ogniqualvolta un nostro redattore ha scelto di impegnarsi in politica, a livello cittadino o provinciale, si è immediatamente autosospeso dalla redazione de “Il Ponte” e dalla Società della Porta. È avvenuto varie volte, l’ultima nella primavera del 2016 con Angelo Pozzi. L’indipendenza è un valore troppo importante per poter accettare compromessi o ingerenze, ne va del rapporto con i lettori e del prodotto che ogni due mesi proponiamo. Siamo esigenti e intransigenti, in prima istanza con noi stessi. E di questo andiamo fieri.
L’autorevolezza. Ogni due mesi “Il Ponte” racconta e riscopre la vita della nostra città. Sono centinaia gli articoli dedicati alle scelte amministrative, decine e decine gli editoriali espressione dell’intera redazione. Non abbiamo mai fatto sconti agli amministratori locali, di qualunque estrazione essi fossero, trattando ogni argomento con il medesimo rigore e richiamando alle proprie responsabilità tanto gli esponenti di maggioranza quanto quelli di opposizione. Alla base di ogni articolo, di ogni presa di posizione, ci sono fatti verificati e documentati. Se molte delle nostre battaglie, delle nostre denunce, appaiono puntualmente nei programmi elettorali dei candidati sindaci qualcosa vorrà pur dire.
La curiosità. A inizio gennaio un caro amico de “Il Ponte” si è preso la briga di contare tutti gli articoli a carattere storico apparsi tra il 1996 e il 2016: ben 153, un numero enorme, di cui neppure noi eravamo pienamente consapevoli. Articoli che hanno contribuito a far scoprire o riscoprire la storia della nostra comunità. Senza la curiosità e la passione dei nostri redattori (scrittori abituali o occasionali) non avremmo mai raggiunto un simile obiettivo, che si è poi tramutato anche nella pubblicazione di libri sulla storia di Sant’Angelo. E senza la passione e l’amore per la propria terra non sarebbe arrivato il successo delle rubriche dialettali, da cui poi sono nate due pubblicazioni, l’ultima presentata a fine 2016.
Indipendenza, autorevolezza, curiosità. Sono i pilastri su cui “Il Ponte” è cresciuto anno dopo anno e sui quali intendiamo scrivere il futuro.
Lorenzo Rinaldi

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