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IL PONTE
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ANNO 6 - N.3 (Versione web - anno 3 n.3) NUOVA SERIE GIUGNO 2002

La professoressa

Luisa Boggi

ci ha lasciati

E’ scomparsa il 29 maggio, a soli 54 anni, la professoressa Luisa Boggi, lasciando nel più grande sconforto i suoi cari, i colleghi di lavoro, gli alunni e l’intera comunità santangiolina, che ha partecipato numerosa alla cerimonia funebre officiata in basilica da don Carlo Ferrari.

Insegnante di Lettere presso la scuola media "Baracca", oggi "Cabrini", ricopriva da anni anche la funzione di Vicepreside. Ha formato numerose generazioni di santangiolini con instancabile pazienza e con grande sensibilità didattica e pedagogica, sempre attenta alle innovazioni che sapeva accogliere con il filtro dell’esperienza e del buon senso.

Stimata dai colleghi e amata dai suoi alunni, anche nella sua veste di Vicepreside ha sempre dato prova di grande equilibrio e disponibilità, svolgendo un ruolo importante nella gestione anche quotidiana della Scuola presso la quale insegnava.

E’ stata sempre impegnata, a vario titolo e con grande generosità, nel volontariato locale. Da qualche anno partecipava attivamente alle attività svolte in ambito sociale e scolastico dalle Acli.

Con la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che l’hanno conosciuta e con i quali ha lavorato e collaborato.

Al marito Angelo Savarè, ai figli Nicola e Davide e a tutti i suoi cari esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.

"IL PONTE"

 


Il ricordo della Preside
Anna Ravera

Ricordare Luisa Boggi per me significa riandare col pensiero agli anni trascorsi nella scuola media, da quando, nell’’89, è iniziato il mio lavoro a Sant’Angelo e nello stesso tempo la nostra collaborazione. E’ bastato poco per capire quale straordinaria docente fosse, quanto appieno si dedicasse all’insegnamento e come avesse bene in mente gli obiettivi da perseguire: sempre attenta ai problemi degli alunni, pronta a cogliere in ognuno qualcosa da valorizzare, dando così pieno significato al suo ruolo di educatrice, competente, professionale ma anche gioiosa nel suo lavoro quotidiano, cordiale con i genitori che le affidavano volentieri i propri figli perché sapevano che erano in buone mani, sempre disponibile con tutti i colleghi per i quali era un prezioso punto di riferimento, aperta alle istanze innovative ma senza perdere di vista i valori culturali, desiderosa di fare e di ottenere sempre il meglio e per questo disponibile alla ricerca e al confronto.

Insieme abbiamo condiviso scelte decisive per la scuola, abbiamo lavorato consapevoli dell’importanza del nostro operato e comunque con l’intento di costruire, giorno dopo giorno, qualcosa di positivo che rimanesse e potesse dare buoni frutti. Io credo che questo Luisa Boggi abbia fatto e sono convinta che tanti ragazzi, adolescenti, adulti abbiamno ricevuto molto da lei.

Grazie professoressa Boggi.

Anna Ravera

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