Devecchi, una mostra fotografica personale in castello

Con l’inaugurazione al secondo weekend di ottobre, una serie di eventi dedicati

di Matteo Fratti

Ha toccato appieno l’interesse della città, l’evento che lo scorso 13 ottobre ha inaugurato una mostra speciale, riproponendo agli occhi dei santangiolini l’intensa attività fotografica di Sergio Devecchi, da tempo autore appassionato, attraverso il suo personale linguaggio fotografico, che ce lo ha reso noto negli anni.
Dal 13 al 29 ottobre allora, un percorso antologico in Sala Lydia al Castello Morando Bolognini, ne ha esposto alcuni estratti dalla sua smisurata produzione, tra “ritratti, viaggi, paesaggi, stampe al carbone e platinotipie” come titolava anche il cartellone dello stesso evento, a cura di Spazio ADe (di Giampiero Brunelli, Nunzio Tonali e Franco Buttà). Partner dell’iniziativa però anche la Provincia di Lodi e Il Cittadino, oltre che il Lions Club di Sant’Angelo; per cui all’apertura inaugurale del secondo fine settimana di ottobre, la presentazione assieme all’autore e a Brunelli di Ade, ha visto prendere la parola nella mediazione del Direttore del Cittadino Lorenzo Rinaldi, anche Rosita Sali per il Lions Club, oltre che Angelo Pozzi in veste di voce autorevole di quello che fu tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta lo storico Club Fotografico “Biancardi”, nonché abile commentatore tecnico per quanto dietro all’arte di Devecchi, legata all’opera il più delle volte analogica dietro la macchina fotografica, nella realizzazione di un’esperienza fotografica a tutto tondo, di cui oggi a volte ne siamo privati dal digitale. Un confronto che ha coinvolto parecchie persone, sì da spostare all’aperto i “convitati”, lasciando liberi gli spazi interni ove ammirare le fotografie dell’autore, da cui lo spunto degli incontri a seguire, in un mese che già respira fotografia per lo stesso lodigiano (per esempio, con gli eventi del Festival Della Fotografia Etica di Lodi, a parte però dagli eventi locali).
Nei successivi weekend, con un venerdì 20 ottobre dedicato alla fotografia d’autore e una conclusione domenicale il 29 (dedicata al collezionismo fotografico) molto interessante la testimonianza condivisa dallo stesso Devecchi nella serata del 27 ottobre, intrattenuta dalle sue personali esperienze biografiche di viaggi avventurosi per fotografare sperduti angoli di mondo: dal deserto del Sahara, tra le piramidi egizie; in Siria, sulle tracce di un’antica civiltà; al cospetto del Perito Moreno in Patagonia; alle cascate dell’Iguaçu, ai confini tra Brasile e Argentina; fino ai santuari di Tibet e Nepal sull’Himalaya; oltre al deserto di Atacama o alle savane del Kenya. Un bell’evento per Sant’Angelo, partecipato, in un respiro culturale troppe volte soffocato da una realtà non sempre ricettiva.