E siamo ancora a parlar di Ecowatt

di Cristoforo Vecchietti


La All’affacciarsi dell’estate, quando ormai si pensa solo al mare ed alle vacanze è arrivata la notizia della richiesta di quadruplicamento del bruciatore Ecowatt di Castiraga Vidardo. Già al centro di numerose discussioni negli anni passati, l’impianto, partito da un modello di bruciatore promosso da Edo Ronchi (allora ministro dell’ecologia) per completare il ciclo produttivo dell’allora attiva cartiera, si era poi allargato una prima volta nel 2018 nonostante le opposizioni delle Amministrazioni locali. Ora la richiesta di quadruplicamento depositata in Provincia sorprende tutti, politici, comuni ed associazioni. Il comune di Castiraga Vidardo ha subito annunciato la sua contrarietà, ma ha anche sottolineato di avere dalla propria parte poche strade praticabili. In una lettera datata 9 giugno, il Sindaco, dopo aver ricostruito la vicenda, conclude: «… Pur nei ristretti limiti di intervento che la normativa assegna ai comuni in procedimenti di questa natura l’Amministrazione di Castiraga Vidardo sosterrà con risolutezza la sua contrarietà nei confronti di un progetto che eserciterebbe un forte impatto negativo sulla qualità della vita della nostra comunità locale e che non risponde alle effettive esigenze del territorio.»
Nei giorni successivi è intervenuta Legambiente con un proprio comunicato sottolineando la contrarietà al progetto dialogando con la Provincia di Lodi e il Comune di Castiraga Vidardo :
«…Le nuove due linee dell’inceneritore non sarebbero solo per biomasse di scarto e rifiuti speciali non pericolosi come ora, ma prevedono una moltiplicazione per quattro (da 35 a ben 154 mila tonnellate all’anno) dei rifiuti bruciati e una estensione delle categorie trattabili anche a urbani (domestici e assimilabili) e rifiuti pericolosi…».
Subito dopo è intervenuto anche il Wwf Lodigiano Pavese che ha lanciato una raccolta firme nei comuni più coinvolti. All’iniziativa hanno subito aderito Legambiente di Lodi ed il Picchio verde, associazione ambientalista di San Colombano al Lambro.
Il Wwf Lodigiano Pavese sottolinea che: « Il bruciatore si troverebbe a gestire circa 150000 tonnellate all’anno di rifiuti sia urbani che pericolosi. Il doppio dei rifiuti urbani che produciamo. Il tutto in un territorio virtuoso dal punto di vista della raccolta differenziata (Castiraga Vidardo 68,57 % Sant’Angelo Lodigiano 67,36% nel 2021 dati Ispra)...».
Posizioni contrarie sono state espresse anche dal Pd con un’interpellanza del consigliere regionale, Roberta Vallacchi e anche dal Movimento 5 stelle.
La questione è addirittura arrivata in parlamento con una interpellanza parlamentare di Europa Verde-Alleanza verdi sinistra.
Questo articolo viene scritto il 20 giugno,e probabilmente verrà letto in autunno. Forse, per allora, la situazione avrà fatto qualche passo avanti.