Maurizio Villa riconfermato sindaco
La coalizione di centrodestra (questa volta allargata a Sant’Angelo Nostra)
resta alla guida di Sant’Angelo.
Colpisce però l’astensionismo: -18% rispetto alle elezioni di cinque anni fa.
Un elettore su due non è andato a votare

Il primo cittadino uscente della Lega vince con il 70,78% sullo sfidante Omar Damiani.
Boom di preferenze per Carlin e Sali.
Definita la giunta, quasi invariata: vicesindaco resta Antonio Lucini di Forza Italia.

di Lorenzo Rinaldi

Maurizio Villa, 63 anni, è stato riconfermato sindaco di Sant’Angelo Lodigiano e amministrerà la città a capo di una coalizione di centrodestra fino al 2026. Il verdetto delle elezioni amministrative andate in scena domenica 3 e lunedì 4 ottobre era per molti aspetti prevedibile, alla luce della conformazione politica di Sant’Angelo, storicamente feudo della Democrazia cristiana e dagli anni Novanta in poi con un centrodestra particolarmente forte, prima con il traino di Forza Italia e oggi - complice il progressivo disfacimento degli azzurri a livello nazionale - della Lega. E anche l’esperienza amministrativa di Crespi, sebbene civica, è sempre stata orientata al bacino elettorale del centrodestra, tanto che in una occasione ha pure avuto l’appoggio formale di alcuni dei partiti della coalizione (Lega esclusa).

Il verdetto delle urne

Sant’Angelo dunque vota all’insegna della continuità e riconferma il sindaco uscente (tra 2002 e 2007 Villa era già stato assessore ai servizi sociali e negli anni successivi consigliere comunale di minoranza). La coalizione Villa Sindaco, che candidava Maurizio Villa, ha ottenuto 3.302 voti, pari al 70,78%. La lista Voltiamo Pagina, espressione di centrosinistra (al suo interno c’erano anche esponenti del Partito democratico e figure vicine al Movimento 5 Stelle) e che candidava Omar Damiani, 40 anni, alla sua prima esperienza, si è fermata a 1.363 voti, pari al 29,22%.

Il forte astensionismo

La tornata elettorale del 3-4 ottobre è stata caratterizzata da un forte astensionismo in tutta Italia e anche nel Lodigiano in tanti hanno disertato le urne, sebbene con numeri differenti. A Sant’Angelo hanno votato 4.854 elettori, pari al 52,39% dei 9265 aventi diritto. In pratica un elettore su due è rimasto a casa e, tra quanti hanno votato, sette su dieci hanno scelto Villa. L’astensionismo registrato a Sant’Angelo è però molto più preoccupante che altrove: nel 2016 (prima vittoria di Villa) l’affluenza era stata del 70,65%, cinque anni dopo registriamo un calo del 18% (a Codogno, ad esempio, la flessione è stata solo del 5,92%). Si tratta di un dato preoccupante, che denota distacco tra i cittadini e l’amministrazione della “cosa pubblica”.

Due soli candidati

A determinare un così forte astensionismo, probabilmente, anche il fatto che gli elettori si sono trovati di fronte a due soli candidati sindaci, ognuno dei quali esprimeva sedici candidati consiglieri, per un totale, candidati sindaci esclusi, di sole 32 persone su una città di 13mila abitanti. Mai si era riscontrato un così basso numero di candidati sindaci e di candidati al consiglio comunale. Nel 2016 i candidati alla carica di sindaco erano sei: lista Villa Sindaco (Lega, Forza Italia, civica Un ponte per Unire fondata da Domenico Beccaria, che oggi corre per Fratelli d’Italia), Voltiamo Pagina con Angelo Pozzi, Sant’Angelo Nostra (il candidato era Giuseppe Carlin), Movimento 5 Stelle con Maria Cristina Vitale, la civica Progetto per Sant’Angelo (candidato Maurizio Cerioli) e Comune Solidale con Luca Devecchi. Non molto diverso il panorama del 2012 quando erano cinque i candidati in corsa: Domenico Crespi con il sostegno del Popolo della Libertà, rinconfermato alla guida della città, la lista Carlin Sindaco e ancora la lista che univa Lega e civica Un ponte per Unire, con la prima candidatura a sindaco di Villa, Sant’Angelo Viva con Luisella Lunghi e l’Udc con Renato Cattaneo. Cinque i candidati anche nel 2007: Crespi (con una civica), Simona Malattia per il centrodestra, Ugo Speziani con l’Unione, Domenico Vitaloni con una civica e Gianmario Invernizzi, con Forza Nuova.


La proclamazione di Villa vincitore


Il nuovo consiglio comunale e le preferenze

Il nuovo consiglio comunale, per effetto del voto e delle preferenze espresse dagli elettori, è così composto. Gli undici componenti di maggioranza sono: Giuseppe Carlin (415 preferenze) e Rosita Sali (407), i più votati fanno parte della civica Sant’Angelo Nostra, Antonio Lucini (357, Forza Italia), Eugenio Carriglio (249, Fratelli d’Italia), Luisella Pellegrini (212, Lega), Domenico Beccaria (184, Fratelli d’Italia), Carlo Maria Speziani (182, Lega), Marika Bottazzi (177, Forza Italia), Sabrina Aspirandi (166, Fratelli d’Italia), Lorenzo Barbaini (143, Forza Italia), Rosa Rita Cerioli (136, Lega). Nei banchi di Voltiamo Pagina, oltre al candidato sindaco Omar Damiani, Giuseppe Savarè (131), Alberto Baldo (121), Alice Malinverni (86) e Francesco Giuliano (82). Spicca il risultato dei due candidati della civica Sant’Angelo Nostra (in queste elezioni parte integrante della lista Villa) Giuseppe Carlin, già sindaco tra 2002 e 2007 e Rosita Sali: già consiglieri comunali di opposizione nel precedente mandato, oggi insieme raccolgono 822 preferenze, un numero davvero consistente, frutto di un lavoro incessante sul campo nei mesi che hanno anticipato il voto.

La nuova giunta

Proprio per la grande mole di preferenze raccolte, in molti sono rimasti stupiti dalla scelta del sindaco di lasciare fuori dalla giunta sia Carlin, sia Sali. In particolare era legittimo aspettarsi che Sali potesse diventare vicesindaco. La nuova giunta invece ricalca la precedente, con una piccola variazione. Riconfermato vicesindaco Antonio Lucini, risultato il più votato tra i candidati politici (nelle file di Forza Italia) dell’ultima tornata. A Lucini restano in capo le deleghe a lavori pubblici, urbanistica ed ecologia e si aggiunge ambiente, prima in capo a Lorenzo Barbaini. Si riconferma titolare di un posto in giunta anche Domenico Beccaria, oggi in forza a Fratelli d’Italia, a cui sono destinate, come nel precedente mandato, le deleghe a servizi sociali e sicurezza, con l’aggiunta della delega alla viabilità. Le deleghe “economiche” vanno a Marika Bottazzi, eletta nelle file di Forza Italia, a cui sono destinate le partite di bilancio, tributi e attività produttive. Luisella Pellegrini (in quota Lega) resta titolare delle deleghe a pubblica istruzione, cultura, biblioteca e pari opportunità. Unica new entry nella squadra della giunta Villa è quella di Carlo Maria Speziani (Lega), capogruppo uscente della coalizione di maggioranza, a cui oggi è destinato il ruolo di assessore con delega a patrimonio, sport, tempo libero ed eventi. Resta fuori, rispetto alla precedente giunta, Lorenzo Barbaini. Rosita Sali è stata invece eletta presidente del consiglio comunale in occasione della prima seduta, quella di insediamento, che si è tenuta mercoledì 20 ottobre.
Nelle ore precedenti la seduta di insediamento del consiglio comunale si è consumato il “caso” di Fratelli d’Italia: il segretario provinciale del partito ha reso pubblico che il consigliere comunale Eugenio Carriglio, dopo aver dichiarato la propria vicinanza alla formazione di estrema destra Casa Pound, non rappresenta più il partito di Giorgia Meloni. Carriglio resta in consiglio comunale come indipendente.

Le prime dichiarazioni

Queste le prime dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dal neoeletto sindaco Villa e da Damiani nella giornata di lunedì, quando il risultato è stato chiaro.
Villa: “Si lavorerà per portare avanti il cambiamento della città iniziato cinque anni fa, basta vedere le opere realizzate per capire quanto effettivamente questa amministrazione ha lavorato e così continueremo. Non sarò mai il sindaco che si fa vedere ovunque per elemosinare voti o che sta sempre al mercato: preferisco essere il sindaco, come sono stato definito, del fare. Continuerò ad andare nei luoghi che mi permetteranno di portare il meglio a Sant’Angelo”.
Damiani: “Sono forse più dispiaciuto per la bassa affluenza che per il risultato finale, che a Sant’Angelo ci aspettavamo: di fatto per noi è un nuovo inizio, anche perché raccogliamo l’esperienza di Voltiamo Pagina, ma il gruppo lo stiamo riformando e siamo in tanti alla prima esperienza. Nessuno ha perso entusiasmo davanti a quello che dobbiamo fare. Più che altro siamo preoccupati per il contesto e per quello che già avevamo denunciato in campagna elettorale sulla stabilità a rischio nel centrodestra e che ribadiamo, a fronte di quanto visto ai seggi. Non c’era preoccupazione per l’esito, ma per la lotta interna sulle preferenze. E questo non è bello per Sant’Angelo”.





IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano



.Maurizio Villa