6 domande al candidato sindaco Omar Damiani




1 Quali sono le ragioni della sua candidatura?

Sono nato a Sant’Angelo, ho passato la mia infanzia nel quartiere Musellina e sono convinto che per la nostra città, quarto comune del lodigiano per abitanti, serva un vero santangiolino che abbia vissuto e realizzato tutta la sua vita qui.
La mia professione è nell’informatica, mi occupo di sviluppo del software, e la creatività è parte integrante del mio quotidiano: immaginare il futuro, realizzare soluzioni per il presente e per chi ne ha bisogno avendo sempre e comunque un occhio di riguardo per i costi e per la sicurezza. Amo il lavoro di squadra, la forza data dall’unione delle diverse competenze che portano al raggiungimento dell’obbiettivo finale. Con la mia candidatura, vorrei mettere a disposizione della comunità la mia esperienza professionale e le capacità aggregative che quotidianamente utilizzo nel mio lavoro.
Candidarmi significa non solo poter incidere attivamente sulla città, cosa che mi sta molto a cuore, ma anche di poterlo fare accompagnato da una squadra con tante competenze, che mi onoro di rappresentare. Una squadra giovane, a maggioranza femminile e con il giusto mix di professionalità e competenze in grado di garantire alla nostra comunità non solo un’amministrazione capace ma anche il coraggio di immaginare un futuro e realizzarlo attraverso progetti concreti.
La sfida è tutta qui, da un lato la vecchia politica interpretata sempre dagli stessi attori che da decenni governano le sorti della nostra comunità, e dall’altro un gruppo giovane e determinato che vuole portare la nostra comunità a svilupparsi e crescere confrontandosi con le realtà a noi vicine: Milano, Pavia, Lodi e Crema.

2 In città abbiamo numerosi edifici pubblici, dalla biblioteca al vecchio municipio, dalla cascina Ortaglia all’ex Ufficio d’Igiene, che attendono un nuovo utilizzo. Che idee avete?

Il degrado affligge la nostra Sant’Angelo da decenni, quello urbanistico lo si nota subito ed anche le persone che vengono da altri comuni, visitatori o parenti, non possono fare a meno di notarlo.
Siamo determinati a superare questo problema che affligge la nostra città da diversi punti di vista: l’attrattività di Sant’Angelo ne è fortemente penalizzata, i nostri “biglietti da visita” sono purtroppo immobili fatiscenti e disabitati e chi viene a Sant’Angelo magari per visitare il nostro magnifico e storico Castello Bolognini o la Casa di Santa Francesca Cabrini o anche semplicemente per chi si trova di passaggio, ne resta immancabilmente colpito negativamente. Ma è anche un problema economico, non si riesce a sfruttare quello che si ha già e si consuma suolo agricolo per l’espansione della città con costi più elevati per la comunità – a causa della crescita delle infrastrutture e dei servizi primari – e con prezzi degli immobili costantemente in rialzo che diventano non competitivi rispetto ai comuni limitrofi. Ed il tutto a scapito di un centro storico che diventa sempre più fatiscente e abbandonato.
Il recupero deve essere fatto anche in chiave di ammodernamento dei servizi.
Per la biblioteca, uno spazio oggi non adeguato ed assolutamente sprovvisto di servizi digitali necessari a chiunque (collegamento internet veloce, postazioni multimediali e dispositivi digitali per l’apprendimento), la nostra idea è quella di collocarla nella cascina Ortaglia, una struttura che ben si presta ad uno spazio culturale con diverse sale, spazio eventi e piccole mostre, nel cuore di Sant’Angelo e direttamente connessa con la via storica Madre Cabrini.
L’ex Ufficio d’Igiene è nostra intenzione trasformarlo in una “Casa delle Generazioni”, uno spazio con servizi per giovani ed anziani. Struttura provvista di un parco di pertinenza, si presta a diventare uno spazio a servizio dei tanti anziani della nostra comunità e con aree aggregative dedicate anche ai nostri giovani con la possibilità di trovarsi, organizzarsi per attività ludiche o di studio, con il supporto di aule multimediali a servizio di tutti e con spazi relax, in un ambiente sicuro e con la presenza di un servizio di ristoro.
Vogliamo realizzare un vero “sportello digitale” in grado di consentire l’accesso ai servizi comunali via Internet a cittadini ed aziende aiutando nel contempo le persone meno avvezze all’uso delle nuove tecnologie. Questo sportello pensiamo che vada collocato presso la Villa Cortese.
Per la “Casa delle associazioni” pensiamo che il luogo ideale sia il vecchio Municipio.

3 L’emergenza sociale rappresenta uno dei problemi del nostro tempo. Quali politiche pensate di adottare?

La pandemia ha acuito le diseguaglianze sociali, amplificando differenze già esistenti. Molte famiglie hanno dovuto affrontare l’impegno del lavoro da casa e della didattica a distanza senza averne i mezzi. L’amministrazione deve cercare di favorire la presenza di servizi digitali alle famiglie, nella nostra città ci sono troppe aree con connessioni Internet disastrose con disagi enormi che rendono difficoltoso l’accesso a distanza del lavoro e dell’istruzione. “Voltiamo Pagina” vuole un’amministrazione in grado di favorire il superamento di queste differenze, interagendo con i fornitori dei servizi di telecomunicazioni, al fine di eliminare questi divari tra le zone della città.
Molti fondi sono stati messi a disposizione delle amministrazioni locali e molti altri arriveranno con il PNRR, la progettualità sarà un elemento essenziale per non disperdere le risorse.
Riteniamo fondamentale la capacità di far rete con il terzo settore, per poter affrontare con maggiore efficacia le difficoltà delle categorie più deboli. Riteniamo che l’uscita dal Consorzio per i Servizi alla Persona sia stato un errore ed è nostra intenzione valutarne il rientro.
Massima attenzione ai servizi dedicati all’istruzione, riteniamo necessario potenziare l’intero ciclo scolastico a partire dall’asilo nido comunale, l’istituzione di una scuola dell’infanzia statale in sinergia con le paritarie esistenti, l’ampliamento (e non la riduzione) dei servizi quali pre e post scuola ed il supporto scolastico per i disabili in termini di personale e di ore allocate.
Infine una rete di servizi per gli anziani e le fasce più deboli tramite associazioni di volontariato sostenute dal Comune per una maggior coesione sociale anche mediante il potenziamento della struttura degli assistenti sociali.

4 La sicurezza resta tema di estrema attualità. Cosa farete in caso di vittoria?

La nostra comunità soffre di una forte percezione di insicurezza, dovuta ad una diffusa microcriminalità e ad un controllo del territorio estremamente carente. I dati confermano questa lettura, ed è quindi necessario operare su due direttive: reale controllo del territorio e forte attività di prevenzione.
Il controllo del territorio non può essere delegato alle sole Forze dell’Ordine statali, che ringraziamo per l’impegno con il quale supportano la nostra comunità. Bisogna potenziare e modernizzare la Polizia Municipale mediante aumento dell’organico ed utilizzo di tecnologie moderne in grado di ottimizzare le risorse umane disponibili (telecamere intelligenti, droni di sorveglianza, sinergie con i comuni limitrofi per ulteriori specializzazioni come ad esempio l’utilizzo di unità cinofile antidroga).
La prevenzione deve passare attraverso l’educazione scolastica e il coinvolgimento di tutti i cittadini residenti nel territorio, anche attraverso l’istituzione di momenti di incontro nei quartieri più soggetti a microcriminalità.
È necessario recuperare quel senso civico diffuso, la cui mancanza genera degrado (sosta selvaggia, abbandono di rifiuti, vandalismi, deiezioni canine). Restiamo favorevoli al controllo di vicinato ma purtroppo non ha prodotto i risultati attesi, lo sviluppo di una applicazione con tutela della privacy potrebbe favorirne l’utilizzo e l’efficacia.

5 La pandemia ha posto in evidenza il tema della salute. Come vi impegnerete per l’ospedale Delmati? Avete proposte concrete? In generale come pensate di gestire il tema salute-servizi a livello locale?

L’Ospedale Delmati è stato dimenticato negli ultimi decenni, con perdita di servizi e ridimensionamento generale che hanno portato inevitabilmente alla perdita del Pronto Soccorso.
Il PNRR prevede la costituzione delle Case di Comunità come presidi di medicina di prossimità, “Voltiamo Pagina” lavorerà per far sì che Sant’Angelo possa averne una e chiederemo agli organi competenti che non venga sovrapposta all’Ospedale per non depotenziarlo ulteriormente. La medicina di base e la prossimità sono la chiave per diminuire l’utilizzo dei Pronto Soccorso da un lato ed una vicinanza ai cittadini con cure a bassa intensità senza ricorso all’ospedalizzazione dall’altro.
Ripristineremo la Commissione per l’Ospedale, anche per avere massima trasparenza ed interazione con gli organi che dovranno gestire gli investimenti del PNRR in ambito sanità.

6 Economia e lavoro. Come può il Comune accompagnare la ripresa? Come aiutare i giovani? Quali strumenti pensate di mettere in campo?

L’impegno per la formazione di nuovi posti di lavoro e per il rilancio dell’economia comunale non è un tema tradizionalmente identificato come ruolo delle amministrazioni locali. Riteniamo che questo sia invece un nostro punto qualificante e lavoreremo affinché il lavoro sia la priorità della nostra amministrazione.
Per il commercio, vogliamo valutare l’introduzione di una chiusura del centro storico nel fine settimana, in modalità graduale e di concerto con tutti gli operatori commerciali coinvolti, al fine di aumentare la fruizione del centro storico da parte di tutti i cittadini.
La vocazione artigianale della nostra comunità va preservata ed incentivata, anche attraverso percorsi formativi e di valorizzazione delle tante eccellenze presenti sul territorio, facilitando la partecipazione ad eventi specialistici dei grandi centri a noi vicini (Milano, Bologna) anche in ottica di formazione avanzata.
Per la promozione turistica e la valorizzazione territoriale, ricostituiremo la Pro Loco con l’obiettivo specifico di cooperare con le associazioni locali e fare rete con il territorio circostante e di riprendere e sviluppare la promozione del turismo storico-religioso. Potrà occuparsi anche della promozione di fiere ed eventi annuali quali fiere del commercio e dell’artigianato, con un indotto sulla ristorazione e sull’ospitalità.
Per i giovani realizzeremo servizi specifici per l’aggregazione (Casa delle Generazioni) con “infrastrutture digitali” che permettano di studiare e lavorare da qualsiasi luogo della città. Anche l’interazione con la Pubblica Amministrazione dovrà adeguarsi al processo di digitalizzazione consentendo al cittadino ed alle imprese di fruire con immediatezza dei servizi comunali attraverso Internet.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano