Migliaia di persone a Sant’Angelo Lodigiano per onorare la Santa concittadina
Da ogni parte del mondo sono arrivati il 7 luglio 1946 nella Basilica Vaticana per la canonizzazione di Madre Francesca Cabrini

di Antonio Saletta

Sono i colpi a salve del cannone posto sulla torre del castello Bolognini che il mattino presto del 7 luglio 1946, annunciano ai santangiolini l’atteso avvenimento: Madre Francesca Saverio Cabrini è proclamata Santa. Ha piovuto tutta la notte e la pioggia prosegue con insistenza durante tutto il giorno, tant’è che la prevista benedizione pomeridiana degli automezzi è spostata al giorno seguente.
Abitualmente ad ogni festa cabriniana piove, ma per questa volta non c’è risentimento tra la gente raccolta nelle abitazioni in trepida attesa di seguire alla radio la cerimonia presieduta da Papa Pio XII, rito che eleva agli onori degli altari la concittadina Madre Francesca Saverio Cabrini. Tra l’immensa folla che la Basilica Vaticana fatica a contenere, c’è posto per il gruppo dei settanta santangiolini giunti a Roma, guidati dal parroco mons. Enrico Rizzi.

Sotto l’abile regìa del dinamico e geniale don Nicola De Martino i festeggiamenti si protraggono per ben nove giorni, dal 7 al 15 luglio, ogni giorno caratterizzato da particolari funzioni religiose che abbracciano tutti gli ambiti della vita parrocchiale e vicariale. Particolarmente toccante la giornata degli ammalati del 12 luglio con infermi e sofferenti giunti dalle località più lontane, che con le loro preghiere confidano nell’intercessione della Santa, la benedizione è impartita da mons. Adriano Bernareggi, vescovo ausiliare di Milano.
Una settimana che possiamo definire spettacolare, sfilate di carri allegorici, fiori a profusione che abbelliscono i balconi delle case, luminarie che trasformano le vie in gallerie multicolori. Ogni sera la chiusura della giornata in piazza con concerti bandistici eseguiti dalle formazioni musicali del territorio e, naturalmente, dalla nostra Banda Santa Cecilia.
Migliaia i pellegrini e i visitatori che assiepano la casa natale di Francesca Cabrini, la chiesa parrocchiale divenuta il primo santuario al mondo a lei dedicato, e nel castello Bolognini lo splendido allestimento del Museo Cabriniano e la Mostra santangiolina con l’esposizione di tutto quello che offre l’artigianato locale.
Ma è la data di domenica 14 luglio che rimarrà impressa nella mente e nel cuore dei santangiolini, una giornata davvero memorabile.
Il “Liber Chronichon” parrocchiale si sofferma sulla grandiosità degli eventi, la Banda locale che alle ore 4 suona per le vie della borgata, la chiesa gremitissima alle ore 5 con la gente che occupa persino i matronei. Alle 8,30 l’arrivo dei vescovi della Lombardia, e alle ore 10 preceduto da un gruppo di carabinieri a cavallo, giunge il cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano.
Ha inizio il solenne pontficale celebrato da mons. Calchi Novati, vescovo di Lodi, mentre il cardinale Schuster tiene l’omelia.
Alle ore 14 le cronache annotano che Sant’Angelo era affollata da migliaia di pellegrini.
Nel tardo pomeriggio mons. Peruzzo, arcivescovo di Agrigento presiede la processione con la reliquia della Santa, partendo da Borgo San Rocco con arrivo in piazza Roma (ora viale dei Partigiani).
L’estensore del “Liber Chronichon” annota che nel corso di questa giornata non meno di 150.000 persone hanno reso omaggio a Santa Francesca Saverio Cabrini.
Lunedì 15 luglio, giorno natale di Francesca Cabrini, mons. Peruzzo celebra la ricorrenza nella casa dov’è nata e assiste al volo delle colombe accompagnato dal canto dell’Inno alla Santa, composto da don Ferruccio Ferrari e musicato dal maestro Giovanni Bracchi. Alla sera tutti col naso all’insù ad ammirare le cascate di luce dei fuochi artificiali.

Le celebrazioni programmate per il settantacinquesimo

Non sono previste luminarie, nè carri allegorici, dal castello non si udranno spari di cannone, si sentirà invece il festoso suono delle campane della Basilica, che annunciano le celebrazioni del Luglio Cabriniano, quest’anno particolarmente significative nel ricordo del settantacinquesimo anniversario della canonizzazione di Santa Francesca Cabrini.
Una mostra fotografica in Basilica, nella cappella dedicata alla Santa, sarà inaugurata mercoledì 7 luglio, immagini storiche che dal 7 al 15 luglio 1946 hanno reso la nostra borgata uno spettacolo di fede e di folla in festa. Alla sera in piazza 15 luglio andrà in scena l’elevazione spirituale sui “75 anni dalla canonizzazione di Madre Cabrini, con il commento di Antonella Dalu e la colonna sonora del Corpo Bandistico Santa Cecilia.
L’apostolato missionario di Madre Cabrini in favore degli emigranti di cui è proclamta “Celeste Patrona”, sarà opportunamente ricordato dalle Sante Messe che quest’anno saranno celebrate non più nel cortile della Casa Natale, ma in Basilica, nel rispetto delle norme sul coronavirus che obbligano il distanziamento delle persone. Giovedì 8 luglio la celebrazione in spagnolo, venerdì 9 luglio in albanese con gli immigrati ucraini e rumeni, lunedì 12 luglio in francese, e martedì 13 luglio in italiano per gli emigrati italiani che lavorano all’estero.
La tradizionale benedizione degli automezzi è in programma per mercoledì 14 luglio alle ore 21, dal sagrato della Basilica.
Giovedì 15 luglio, giorno natale di Francesca Cabrini, la Messa in Basilica delle ore 7,30 sarà trasmessa in diretta da Radio Maria. L’Angelus e il suggestivo volo delle colombe alle ore 12, si svolgono in piazza 15 luglio, per i motivi sopraccitati, nello stesso luogo, alle ore 21, si celebrerà la Santa Messa che concluderà le celebrazioni del Luglio Cabriniano e del settantacinquesimo di canonizzazione di Madre Francesca Saverio Cabrini.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano