In viaggio con i ricordi: Linzer Torte
MANGIA CHE TI FA BENE!

di Marina Cecchi


Zona gialla, zona arancione e zona rossa colori caldi che invitano all’allegria ma in contraddizione a questo invito ci impongono invece costrizioni e sacrifici. A partire dai liberi spostamenti per viaggi di svago ai quali, per tali restrizioni, dobbiamo rinunciare. Ma la fantasia non ha limiti se non quelli imposti dalla nostra mente e diventa quasi vitale rispolverare ricordi di viaggi già fatti, così, tanto per restare in allenamento!
Fra questi numerosi viaggi fatti in passato ricordo quello in Alsazia per le vacanze pasquali del 2008 ed in particolare ricordo bene un mercatino a Dambach-la-Ville dove due sorelle, di età indefinita, proponevano in vendita al mercatino locale le loro torte rigorosamente prodotte nella cucina casalinga. Il conto veniva fatto senza l’aiuto di calcolatrici, con un gessetto su una piccola lavagnetta e mostrato al compratore, se accettato doveva essere pagato direttamente senza emissione di nessuno scontrino fiscale (prassi attualmente vietate). Abbiamo comprato alcune fette di una torta che nulla aveva a che vedere con la regione che stavamo visitando ma talmente invitante che non abbiamo saputo resistere. La Linzer torte, tipica di Linz, la città austriaca da cui prende il nome e a detta delle due signore la torta più antica del mondo essendo stata nominata per la prima volta nel 1653. Rimane segreto il nome dell’inventrice o inventore e già 350 anni fa esistevano almeno 4 ricette diverse per la torta e per la pasta di Linz con diverse interpretazioni che riguardano l’uso del burro, delle mandorle e delle spezie. Da una recente ricerca fatta in internet ho trovato una decina di ricette “originali”.
Vi propongo la mia interpretazione suggerita dalle sorelle alsaziane e con qualche piccolo ritocco messo a punto dopo svariate prove ed assaggi.

La mia ricetta
per la LINZER TORTE


Ingredienti da produzioni biologiche
250 g di farina tipo 1
(o tipo zero),
125 g di burro,
125 g di zucchero integrale,
10 g di cacao amaro,
65 g di nocciole tostate e mandorle,
1 uovo intero e un tuorlo,
poco sale,
½ bustina di polvere lievitante circa 8 g,
2 cucchiaini di spezie miste pestate quali cannella, chiodi garofano, anice stellato, noce moscata,
scorza di limone,
200 g di marmellata di ribes o lamponi.

Procedimento
Impastate in una grande bastianella e successivamente sulla spianatoia il burro ammorbidito con lo zucchero, aggiungete poi la farina mescolata con il cacao, le spezie, il lievito, le nocciole e le mandorle tritate e per ultimo le uova e le spezie. Fate riposare la pasta al fresco per almeno un’ora. Preparate una tortiera di 22 cm di diametro e sulla spianatoia dividete la pasta in quarti. Conservatene un quarto in frigorifero. Spianate i tre quarti della pasta a circa 1,5 cm di spessore e disponetela nella tortiera, ricoprite la pasta con la marmellata. Riprendete la pasta conservata in frigorifero e utilizzatela per fare la grata e il bordo della torta.

Le signore di Dambach-la-Ville mi hanno suggerito di riporre la torta, una volta pronta, in un sacchetto di plastica per alimenti e di conservarla chiusa sino al giorno dopo. Le spezie ne trarranno beneficio diffondendo il loro sentore nella Linzer torte. Il mio personale suggerimento è di gustarla in buona compagnia con dell’ottimo marsala invecchiato per trarne, anche in questo caso, sicuro beneficio!


marina.cecchi@yahoo.com


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