Appello alle istituzioni per la nostra Casa di riposo
Il Covid mette in difficoltà un patrimonio di tutti i santangiolini

Il Ponte

Nelle nostre comunità piagate dal Covid ci sono strutture che appartengono alla collettività, che rappresentano un bene pubblico prezioso e che oggi versano in forte difficoltà. Una di queste è vicino a noi, si tratta della casa di riposo di Sant’Angelo, realtà parrocchiale voluta dai santangiolini per i santangiolini, struttura a cui i santangiolini hanno dato tanto e che è sempre stata un punto di riferimento. Pensiamo solo un attimo se oggi a Sant’Angelo non ci fosse la casa di riposo, proviamo a immaginare quale enorme buco sociale ci sarebbe, quante decine e decine di anziani che non avrebbero una alternativa, quante famiglie in drammatica difficoltà conteremmo.
Il futuro della casa di riposo è una priorità, lo diciamo chiaramente e lo segnaliamo con forza a tutte le autorità pubbliche presenti sul nostro territorio e che hanno rapporti con la Regione Lombardia.
Una stima effettuata in estate indicava un “buco” di circa 6 milioni di euro per le case di riposo presenti sul territorio lodigiano. Per la casa di riposo di Sant’Angelo la stima è di una perdita per l’esercizio 2020 di circa 550mila euro. Una cifra che preoccupa. Occorre considerare l’elevata mortalità durante la pandemia, che ha svuotato i letti e dunque fatto venir meno parte delle rette. Inoltre per mesi, fino all’estate, è stato impossibile accogliere nuovi ospiti, nonostante una richiesta robusta da parte delle famiglie, e anche quando gli ingressi sono ripresi, essi sono avvenuti e avvengono tuttora a ritmi più lenti rispetto al passato pre-Covid. Inoltre per mesi la casa di riposo di Sant’Angelo ha dovuto chiudere gli ambulatori e il centro diurno integrato. E ha dovuto ampliare gli spazi, prevedere maggiori distanziamenti, acquistare dispositivi di protezione e fare investimenti sul fronte della sicurezza: tutto questo ha generato uscite straordinarie non previste. A tutto ciò aggiungiamo che le rette non sono state aumentate.
L’obiettivo a cui si lavora è oggi quello di superare questa fase e di guardare al futuro pareggio di bilancio, anche grazie alla comprensione delle banche, a una gestione oculata e all’aiuto dei santangiolini.
I prossimi mesi saranno ancora complessi per una struttura che conta oltre cento dipendenti ed è oggi una delle realtà economiche più importanti presenti sul territorio di Sant’Angelo. Ecco perché tutti dobbiamo stringerci attorno alla “nostra” casa di riposo, che rappresenta un valore sociale di cui assolutamente Sant’Angelo non può fare a meno.
Nei primi giorni di dicembre, annotiamo, Regione Lombardia ha approvato una legge che stabilisce ristori per le case di riposo e le strutture residenziali per disabili. Un primo passo avanti importante, anche se al momento di andare in stampa ancora non conosciamo nel dettaglio il funzionamento del provvedimento e l’ammontare degli aiuti che verranno erogati. E addetti ai lavori predicano grande prudenza perché non è chiaro quale sarà l’impatto su strutture importanti - per numeri e per storia - come quella di Sant’Angelo. Attendiamo fiduciosi novità in merito, nella speranza che gli annunci si trasformino in risultati concreti.



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