Nuove proposte per la salvaguardia del Lambro

di Cristoforo Vecchietti

Lambro, se ne è parlato poco specie in questo periodo di gravi preoccupazioni per la salute eppure il fiume continua scorrere e la sua storia di inquinamento e di ripristino pure.
Il contratto di fiume per il sottobacino del Lambro settentrionale in questo ultimo periodo ha fatto dei decisi passi avanti. Infatti il progetto, frutto di un lavoro partecipato guidato da un team di ricercatori della regione Lombardia è stato approvato il 23 dicembre 2019 ed è ora stato pubblicato nella sua forma definitiva. Il nuovo strumento di intervento, messo a punto da qualche anno a questa parte si chiama proprio contratto di fiume
Ad esso hanno aderito ben 83 firmatari tra enti di vario livello ed associazioni. Lo si può liberamente consultare nel sito www.contrattodifiume.it.
Ora è stato pubblicato anche un quaderno che presenta il progetto legato all’area Sud Milanese e Lodigiana; esso illustra, con adeguate cartografie un capitolo che riguarda la nostra zona, definita “Ambito pianura irrigua lodigiana”. Si legge nel capitolo a noi dedicato: “Il Lambro del 2050 torna ad avere un assetto maggiormente naturale. Meno artificializzato, caratterizzato da un alveo dinamico ma sicuro, con sponde maggiormente vegetate, il tutto nel rispetto del fondamentale rapporto fiume-valle” Secondo il progetto “Interventi di ripristino della continuità fluviale di potenziamento della fascia vegetata spondale presso Sant’Angelo Lodigiano, tra San Colombano al Lambro, Chignolo Po e Orio Litta e lungo i corsi d’acqua del sistema dei Sillari, hanno favorito la naturale azione di erosione e divagazione del fiume”. Il lavoro è corredato anche con una bella scheda riguardante i luoghi del nostro territorio e numerose cartine facilmente leggibili che illustrano la situazione del fiume e le criticità nelle varie zone. Vengono poi illustrate nello specifico le azioni da intraprendere sul territorio. Volendo si possono approfondire informazioni anche per tutti gli altri territori dalla sorgente alla foce. Tra l’altro il progetto è stato anche pubblicato ed è consultabile nel Geoportale della regione Lombardia.