Eventi a Sant’Angelo, qualche nota a margine dell’estate



Durante l’estate ha fatto molto discutere una lettera inviata da un lettore al “Cittadino”, nella quale venivano sviluppate alcune considerazioni circa gli eventi estivi organizzati a Sant’Angelo. La missiva ha scatenato un vero vespaio e a decine, sui social, sono intervenuti per difendere l’organizzazione delle serate al Giardinone. Ma al tempo stesso la lettera ha avuto il merito di fornire uno spunto di riflessione ed è proprio da questo che vogliamo partire.
La novità dell’estate 2018 è stata il calendario di eventi (prevalentemente a carattere musicale) organizzato da alcune associazioni di volontariato al Giardinone, nel quale è stato allestito un bar gestito da un privato. L’iniziativa ha visto una nutrita partecipazione, probabilmente sopra le attese e dunque è doveroso ringraziare quanti si sono dati da fare per restituire ai santangiolini un angolo della nostra città che da anni non veniva valorizzato. L’iniziativa è stata certamente organizzata in sintonia con l’amministrazione comunale, ma - è bene specificarlo - è stata portata avanti da volontari, ai quali va il nostro grazie.
Al netto degli eventi del Giardinone, tuttavia, non è stato organizzato altro. Niente di niente. Silenzio assoluto in agosto (quando l’estate al Giardinone era ormai finita), nulla però nemmeno a luglio in occasione del Festòn. E vien dunque da chiedersi quale sia stato il contributo del Comune nell’animare l’estate dei santangiolini, magari con qualche proposta culturale. Non si chiede la luna, ben inteso, e siamo perfettamente consapevoli che negli ultimi anni l’offerta è stata assai deludente, vuoi anche per il “fuoco di paglia” della nuova Pro loco.
Ci si aspettava francamente qualche iniziativa proposta dall’amministrazione comunale, che magari andasse oltre le serate musicali o il ballo liscio. In diversi comuni della Bassa, anche piccoli, è stata ad esempio proposta la rassegna Paesi in musica, che ha avuto un buon riscontro. E non ci si venga a dire che il Comune ha problemi di bilancio, perché quando si vuole i soldi ci sono.

Sarà per la prossima estate…
Il Ponte



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Per fortuna ci sono le parrocchie e gli oratori che contribuiscono a mantenere vive le tradizioni, come in occasione della sagra di San Rocco e di quella dell’Addolorata a San Bartolomeo.