Diario di bordo
Sant’Angelo Calcio

di Matteo Talpo

Il Sant’Angelo non è più ultimo in classifica, ma il pericolo non è ancora scongiurato.
Ci eravamo lasciati con i rossoneri ultimi, da soli, a guardare tutto il gruppo con gli occhi in su. Era metà dicembre e dopo due mesi la situazione è migliorata sul “Chiesa”, dove è tornato un po’ di sereno.
Oggi il Sant’Angelo è quart’ultimo e precede di un punto la coppia composta da Real Melegnano e Sorinese e di 4 il Castelleone: certo, se il campionato finisse oggi per salvarsi servirebbero comunque gli spareggi, però due mesi fa l’ultima posizione significava (e significa ancora) retrocessione diretta in Prima categoria.
La squadra affidata al mister Raffaele Solimeno, che dal canto suo ha avuto il merito di normalizzare l’ambiente dopo essere arrivato in punta di piedi, quasi in silenzio, ha inanellato una striscia di cinque risultati positivi: due vittorie e tre pareggi che le hanno consentito di scavalcare diversi avversari.
Convincenti sotto il profilo della prestazione le vittorie di Soresina e contro la Settalese, arrivate con i nebbioni dei tempi andati, cariche di rammarico le partite pareggiate con il Romanengo e i cugini del Basso Pavese, perché la vittoria è stata davvero sfiorata.
Più anonimo, invece, il pareggio strappato a Paullo contro una delle prima della classe.
La striscia positiva si è interrotta domenica 4 febbraio a Pozzuolo Martesana contro il Tribiano, la squadra che nello scorso maggio arrestò la corsa dei ragazzi allora guidati da Maurizio Alghisi nel secondo turno di play off. La sconfitta di misura è stata quasi una sorpresa, perché alla vigilia i rossoneri erano dati addirittura da alcuni come favoriti dato il pessimo momento di forma dei rivali, ma il campo ha detto altro. E non solo dal punto di vista del risultato. Sono infatti usciti per infortunio sia Luca Grego che Elis Kraja, le due facce nuove regalate dalla dirigenza e da Enrico Barani, di nuovo tornato in sella dopo qualche mese di distacco, a Solimeno, che del resto già ben li conosceva per averli avuti al Fanfulla. Il primo, piazzato davanti alla difesa, conferisce spessore tecnico e grande esperienza a un centrocampo ancora acerbo, il secondo invece si è preso carico dell’attacco, da centravanti navigato qual è. Il fatto è che i due non sono di primo pelo (Grego va per i 39, Kraja per i 33) e gli acciacchi fisici sono sempre dietro l’angolo, come ha dimostrato la gara col Tribiano.
Il loro recupero sarà da valutare: Grego ha già saltato due partite per una contusione e nemmeno Kraja finora è stato mai al top, pur essendo sempre sceso in campo. La loro perdita sarebbe molto grave, perché più che i numeri (Kraja ha segnato un gol contro la Soresinese) conta il loro bagaglio calcistico in grado di fare la differenza in un campionato mediocre come la Promozione di quest’anno. E poi anche perché questo Sant’Angelo di pezzi ne ha persi già diversi per strada. Ultimo in ordine di tempo Marco Fucarino, arrivato sulla via della guarigione dal Fanfulla con due operazioni al ginocchio da smaltire, e ricaduto proprio sullo stesso maledetto ginocchio com’era accaduto a Davide Dellagiovanna nello sorso mese di ottobre. A loro vanno sinceri auguri di guarigione. Il fatto è che in attacco non c’è più nemmeno Loris Toscani, centravanti santangiolino dal fisico poderoso che ha deciso di prendersi una pausa dal calcio.
Fortuna che dopo Blancato e Cascone, anch’essi fermi per infortuni ormai datati, il settore giovanile continui a sfornare giovani calciatori molto interessanti come Emanuele Greco del 1999 e Federico Giambelluca addirittura del 2001. I due hanno già messo in mostra sul campo le proprie doti. La strada verso la salvezza sarà lunga ancora 11 partite più l’eventuale spareggio con gara di andata e di ritorno. Il Sant’Angelo, a differenza di fine 2017, ora è da battaglia, ma l’equilibrio di forze in campo non lascia spazio ad alcun pronostico attendibile.



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