La storica Giannoni allarga i confini ma il cuore rimane a Sant’Angelo
Rocco Giannoni, artefice della trasformazione da azienda di famiglia
a multinazionale, compie 80 anni.
Nato a fine Ottocento con Angelo, oggi il gruppo conta stabilimenti in Italia, Macedonia e Corea”

di Lorenzo Rinaldi

“Giannoni Spa, dalla Vignola all’Europa” titolava nel giugno 1999 “Il Ponte”. L’articolo, scritto da Angelo Pozzi, ripercorreva la storia della Giannoni, passata nell’arco di un secolo da piccola azienda familiare a gigante metalmeccanico.
E proprio quel numero de “Il Ponte”, accanto a molto altro materiale (stampa locale, documenti, bozzetti, prototipi, preventivi), è stato scelto per allestire una piccola ma interessante esposizione che è stato possibile ammirare sabato 2 dicembre a Vidardo, nella sede della Giannoni, nel corso dei festeggiamenti per l’80esimo compleanno di Rocco Giannoni. Presenti oltre centocinquanta persone, compresi i lavoratori degli stabilimenti di Vidardo e Marudo, numerosi ex dipendenti (molti ormai con i capelli bianchi) che hanno contributo a fare la storia di questo importante marchio santangiolino, e alcuni tra i più importanti fornitori del gruppo.
Un traguardo, quello degli 80 anni, che Rocco Giannoni - chi lo conosce bene sa che è persona solitamente riservata e dunque gli eventi pubblici poco gli si addicono - ha voluto tagliare nei capannoni dell’azienda che ha contribuito a far diventare una multinazionale conosciuta in tutto il mondo.
Ne è passata di acqua sotto i ponti, e non sono mancati neppure i momenti difficili e dolorosi, da quel lontano 1895, quando a Sant’Angelo, in via Ponte Ferrante 4 (l’attuale via Cesare Battisti), nasce il marchio “Giannoni Angelo, Fabbricatore”, nel cui logo si indica anche l’attività sociale: “Oggetti d’uso Domestico in lastre di Latta, Ottone, Zingo e Rame”.
All’inizio del Novecento l’azienda si trasferisce alla “Vignola” e proprio in via Morzenti rimarrà fino al 1969. Tra fine Ottocento e la prima metà del Novecento Sant’Angelo e il circondario sono realtà ancora prevalentemente agricole e dunque non stupisce che le prime fortune della Giannoni arrivino dalla produzione di recipienti destinati perlopiù alla raccolta del latte. I primi clienti sono gli agricoltori e le aziende di lavorazione dei prodotti agricoli, tra le altre la lodigiana Polenghi Lombardo. Nel 1930 cambia la ragione sociale in “Angelo Giannoni e Figlio Giovanni, S.Angelo Lodigiano”. Nei primi anni Cinquanta, agli albori del boom economico, la produzione si allarga a recipienti tarati per controllare i trasporti e le forniture di benzina e gasolio.
Rocco Giannoni, santangiolino, figlio di Giovanni e nipote di Angelo, entra nell’azienda di famiglia nel 1956, a 19 anni, dopo aver conseguito il diploma di Ragioneria. Una mentalità, quella di chi è abituato a far parlare i numeri, che non lo abbandonerà mai, tanto che i suoi collaboratori assicurano che anche oggi, nell’era dei computer, non disdegni di “disegnare il futuro” con carta e penna. Nel 1956 Rocco Giannoni non lo può immaginare ma è destinato a diventare negli anni, insieme ai dipendenti, l’artefice della crescita prorompente dell’azienda di famiglia, che porterà a “battagliare” sui mercati internazionali.
Anno spartiacque è il 1963, quando la Giannoni studia e realizza il primo scambiatore di calore per scaldabagni rispondendo all’esigenza di un cliente, la Fugas. L’idea è vincente, il prodotto realizzato in via Morzenti piace al mercato e, complice l’aumento della produzione, il capannone della “Vignola” risulta troppo piccolo. Approfittando di facilitazioni per le aree depresse Rocco Giannoni decide di costruire un nuovo stabilimento a Vidardo e dal 1969 cambia il nome dell’azienda in “Mi.Pre.Ra Giannoni”: Misure di Precisione e Radiatori Giannoni. Il resto, vien da dire, è storia “recente”: nel 1985 nasce il marchio “Giannoni”, negli anni Duemila si costruisce lo stabilimento di Marudo, nel quale la produzione è altamente automatizzata, e nel 2014 quella che è ormai una multinazionale diventa Condevo. Alla guida, oltre a Rocco Giannoni, il figlio Raffaele. Negli anni non mancano, come detto, le ristrutturazioni industriali e alcune fasi difficili.
Oggi Condevo conta più poli produttivi: accanto a Marudo e Vidardo è stato aperto infatti uno stabilimento in Macedonia. Si produce anche in Estremo Oriente grazie a un’azienda in Corea del Sud che Condevo controlla insieme a un socio locale. Ma la “testa” e il “cuore” del gruppo restano a pochi passi da Sant’Angelo, paese da cui tutto è nato e a cui Rocco Giannoni resta legatissimo.





IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano