L’Avis di Sant’Angelo spegne 65 candeline
Con la Festa del Donatore, il grazie della sezione a volontari e consorelle

di Matteo Fratti

È fatta di commossa e sentita partecipazione la festa che ha visto celebrare i sessantacinque anni della nostra Avis Comunale al tradizionale traguardo annuale della Festa del Donatore.
E per l’occasione l’invito si è esteso non solo a tutti i donatori che condividono da più o meno tempo questo comune impegno di volontariato, ma anche a quelle sezioni consorelle che dietro il dono del sangue testimoniano il gesto libero e incondizionato nei confronti del bisogno. Un valore trasmesso non solo all’atto concreto di un braccio teso, ma anche dall’assidua costanza di volontari storici il cui impegno organizzativo è stato profuso per anni e premiato proprio in quest’occasione, in cui amicizia e gioia si sono unite ancora una volta alla tenacia costruttiva e dolorosa messa in campo dalle sezioni ospitate da Rieti e Amatrice, vittime dei recenti terremoti e con le quali Avis Sant’Angelo, insieme ad altre, ha posto operativamente la mano fin da subito. Così, complice la bella giornata, le celebrazioni ufficiali sono cominciate con l’omaggio al Monumento al Donatore in Largo Speziani – Soini (fondatori della sezione barasina) proseguendo quindi con la Messa e il Corteo, culminate nell’evento che in Sala Teatro all’Oratorio S. Luigi, segna da sempre il partecipato approdo e il punto della situazione al conferimento delle benemerenze associative, prima del pranzo in Castello.

Anche quest’anno, l’occasione ha visto anzitutto lo speciale ringraziamento della presidente Ornella Grecchi per la nostra sezione, nei confronti delle autorità civili e militari convenute, segnalando come la stessa Avis Sant’Angelo sia proprio parte integrante nella vita del nostro paese. Un segno, aggiungiamo, che si fa ancor più percepibile allorché questi stessi ringraziamenti siano andati per esempio, a Don Mario Bonfanti e Don Umberto Rusconi per la Messa, o quindi ricambiati, al vicesindaco Antonio Lucini: tutti insieme quali rappresentanza religiosa o civile, ma anche donatori. E il plauso della giornata a chi ha reso o continua a rendere possibile tutto ciò non è poi soltanto per il Consiglio direttivo della festeggiata associazione, ma a tutto il comparto medico d’intorno, con menzione particolare alla dott.ssa Adele Somaini e al dott. Vittorio Altrocchi, in pensione ma sempre presenti e volontari assieme al personale infermieristico del punto prelievi del Delmati. Con loro, la benemerenza esclusiva al primo dei decani Avis premiati nella giornata, il dott. Pierluigi Villa, storico medico volontario che termina la lunga attività di trasfusionista volontario presso la sede, dopo 40 anni.

Col ricordo di chi ci ha lasciato intanto, si è aggiunto toccante e intenso il ringraziamento Avis dal Lazio, nell’intervento di Giuseppe Zelli, presidente dell’Avis provinciale rietina e portavoce della Comunale amatriciana, in merito a un canale di solidarietà apertosi anche da qui, tra i primi, con queste comunità a più di un anno di distanza dal sisma nell’Italia centrale, e ancora vivo. A testimoniarlo, il filmato che la delegazione Avis ha fatto recandosi ad Amatrice lo scorso 30 aprile per il giorno più bello della loro sezione, in cui è stata inaugurata l’autoemoteca che ha consentito ai donatori locali di continuare il servizio nella propria terra, dove il sisma ha spezzato vite e reso inagibile l’ospedale. Un messaggio legato al senso del dono anche quello regionale e provinciale, riportato rispettivamente da Luigi Spada e con le parole del dottor Oscar Bianchi l’uno, e da Chiara Zanardi col dottor Giovanni Scietti, l’altro. – “Il sangue..” – affermano – “..non è possibile ricrearlo, è importante per tutti e ognuno diventa importante per un piccolo gesto” -. Proprio quest’azione, compresa e ammirata da tutti i cuori in platea, suscita una standing ovation al conferimento della benemerenza in oro con smeraldo per lo storico volontario Antonio Baggi, in arte noto come l’ “uomo delle chiamate”: suo, l’apporto dedizionale anche nell’organizzare i turni per tutte le sedute di donazione, e da decenni a questa parte vero esempio per tutti i numerosi volontari. Con lui, i benemeriti più assidui, nella scelta organizzativa di premiare gli altri in separata sede.



Distintivi in oro (50 donazioni oppure 40 donazioni con almeno 20 anni di iscrizione): Agostino Cinzia, Bellani Daniele, Bellani Graziella, Buzzo Paolo, Cantoni Marco, Cantoni Mario, Corso Virginia, El Houat Mohamed, Maioli Mauro, Olivari Paolo, Rapetti Valentina, Savarè Davide, Toscani Pietro, Zambelli Giovanna.
Distintivo in oro con rubino (75 donazioni oppure 60 donazioni con almeno 30 anni di iscrizione): Bargigia Mariangela, Frigoli Domenico, Gerola Roberto, Lucini Domenica, Milani Maurizio, Papetti Anna, Rusconi Carlo, Spolli Daniela.
Distintivo in oro con smeraldo (100 donazioni oppure 80 donazioni con almeno 40 anni di iscrizione): Baggi Antonio, Ferrarese Simone.
Distintivo in oro con diamante (almeno 120 donazioni e fine attività donazionale): Ascheni Mario, Guerini Rocco Vittorio.