Diario di bordo
Sant’Angelo Calcio

di Matteo Talpo



Cambiare allenatore serve o non serve? La questione è annosa nel calcio, però la risposta barasina al dilemma sembrerebbe essere positiva. Da quando infatti sulla panchina rossonera siede Maurizio Alghisi, il Sant’Angelo è tornato a battersi come nei momenti migliori della stagione. E a racimolare nuovamente punti pesanti, dopo la grave emorragia che aveva determinato la partenza di Cristian Severgnini. Il capolinea del tecnico cremasco è arrivato a Offanengo, nuova casa invece dell’ex Diego Dellagiovanna: domenica 12 marzo il Sant’Angelo vi ha perso 4-0, incassando tutte le reti nel primo tempo e provocando la solenne arrabbiatura di Gino Cremascoli, lo storico presidente. Ancor prima però che la dirigenza prendesse eventuali decisioni sul suo futuro, Severgnini ha dato improvvise e inattese dimissioni, provocando qualche subbuglio in sede. Trovare infatti un allenatore quasi a fine campionato non è mai semplice, non a caso il nome di Alghisi si è materializzato al termine di una fitta settimana di colloqui. Avrebbero potuto sedere in panchina Paolo Tanelli, il grande ex Fabio Barbieri, Matteo Mambretti o addirittura Paolo Sollier, ex banino, uomo di calcio a tutto tondo, scrittore e personaggio noto per l’impegno politico che affonda le proprie radici negli anni Settanta, quando giocava in Serie A nel Perugia. Non se n’è fatto nulla, così la dirigenza ha virato su Maurizio Alghisi. Il 52enne di Landriano è laureato in scienze motorie, vanta un buon passato da allenatore tra Serie D, Eccellenza e Promozione e dopo due stagioni e mezza di pausa è tornato di gran carriera dal grande amore, il calcio.
La partenza di Severgnini ha sancito la fine di un periodo negativo per i colori rossoneri in campionato. Perché dopo due terzi di stagione stabilmente condotti nei piani alti della classifica, la chiusura dell’inverno stava portando in dote un epilogo amaro, sgradevole. La sconfitta di Offanengo infatti è arrivata dopo altre due battute d’arresto, una contro il modesto Real Academy e l’altra in casa contro il Tribiano. Sei gol subìti e zero fatti nelle tre partite, morale sotto i tacchi e scelte tecniche poco condivise dalla società, specie nella fatale Offanengo. E così ecco Alghisi, autentico ricostituente per fisico e spirito barasini. In quattro turni il tecnico pavese ha ridato brio al gruppo, centrando due pareggi e due vittorie contro avversari quotati e direttamente in lotta per guadagnarsi un posto nei play off. A due giornate dalla fine della stagione regolare il Sant’Angelo è quinto in classifica, ma se la vittoria del campionato ormai è impossibile (l’Offanenghese, prima, vanta 9 punti di vantaggio quando ne rimangono 6 da assegnare), la corsa verso gli spareggi, che dopo Severgnini sembrava tutta in salita, ora è tornata ben più abbordabile. Trascorsa la pausa pasquale il Sant’Angelo ospiterà al “Chiesa” la Paullese, che lo precede di un solo punto, e poi andrà a Codogno, squadra in lotta per salvarsi senza i play out. Alghisi non cerca rivincite personali e il gruppo lo ha accettato subito di buon grado, dimostrando di seguirne i precetti. E lui, con grande umiltà, al gruppo torna: «E’ tutto merito dei ragazzi, è tutto merito loro», ha ripetuto più volte dopo il suo primo successo rossonero a Castelleone, un 2-0 sorprendente viste le pesanti assenze di quel giorno. I tifosi si augurano che di successi targati “Landriano” ne possano arrivare molti altri.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano