Tre “pacchi” sotto l’albero
Il mese di novembre ha portato in dono tre regali sgraditi:
Lo scandalo di Belfuggito, il rischio tagli in ospedale e la “grana” Farmacia comunale

di Lorenzo Rinaldi

Alla fine di novembre “Il Cittadino” ha pubblicato un reportage sulle condizioni in cui versa Belfuggito. Le fotografie mostrano decine di automobili smontate e abbandonate nella zona, addirittura un pullman fatto a pezzi. E poi montagne di rifiuti e macerie. In poche parole una situazione di totale illegalità e di pericolo anche per l’ambiente e la salute: il tutto a cielo aperto, a pochi metri dalle ultime case di viale Europa e dall’ospedale. Da anni i santangiolini denunciano ciò che avviene sul “Mio Lungo” (via dei Boschi) e non sono mancate operazioni di polizia che hanno portato alla luce attività illegali di vario tipo. Anche “Il Ponte”, pochi mesi fa, ha sollevato l’attenzione sul grave problema. La domanda che ci poniamo, e che si pone il normale cittadino, è molto semplice: come è stato possibile tollerare per anni una situazione di evidente illegalità?
Mentre andiamo in stampa apprendiamo di un’operazione di polizia proprio a Belfuggito, condotta martedì 13 dicembre: un fatto positivo.




***

Lo scorso novembre l’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera è arrivato in visita all’ospedale di Sant’Angelo, accompagnato da un nugolo di amministratori e rappresentanti politici locali. Durante l’incontro, parlando con i giornalisti, ha risposto a una domanda circa l’ipotesi di trasferire il Padiglione Infettivi all’ospedale Maggiore di Lodi. Una richiesta avanzata da tempo dal primario degli Infettivi e che è stata accolta con un’apertura da Gallera. I giornali – non smentiti – hanno riportato le affermazioni dell’assessore regionale, che suonano come un campanello d’allarme per il nostro ospedale. Il Padiglione Infettivi, è bene ricordarlo, è costato 5 milioni di euro (soldi pubblici) ed è stato inaugurato soltanto 11 anni fa, il 16 dicembre 2005. Domanda: dopo aver perso in pochi anni, nell’ordine, il punto di Primo intervento e la chirurgia veloce (Day surgery) dobbiamo attenderci un altro pesante taglio? E in cambio di cosa? Da tempo i vertici della sanità lodigiana e i consiglieri regionali che rappresentano il nostro territorio sbandierano ai quattro venti la trasformazione in Pot del nostro ospedale, peccato che in termini pratici e numerici i risultati debbano ancora essere compresi dalla popolazione. A poco a poco nel tempo il Delmati è stato svuotato di funzioni - il che significa meno lavoratori, meno pazienti e meno indotto - e ad oggi francamente si fatica a capire quale futuro si voglia dare all’ospedale.


Domenica 2 giugno 1974, foto storica del taglio del nastro all’inaugurazione
del nuovo ospedale Delmati, da sinistra, Vittorino Colombo ministro
della sanità, Vittorio Rivolta assessore regionale alla sanità, l’onorevole
Mario Beccaria, il sindaco Gino Pasetti, in primo piano mons. Antonio Gaboardi
parroco e presidente del consiglio d’amministrazione dell’ospedale.


***

Sempre lo scorso novembre i santangiolini hanno appreso dell’ipotetico ammanco di circa 200mila euro dalle casse della Farmacia comunale. Il caso è emerso grazie ai quotidiani locali, che hanno riportato quanto avvenuto in consiglio comunale, dove il gruppo di minoranza Sant’Angelo Nostra (Giuseppe Carlin e Rosita Sali) ha presentato una mozione per capire cosa sia successo negli anni 2013/2014/2015. La mozione di Sant’Angelo Nostra è l’unico atto pubblico che sia stato fatto in merito a questo ipotetico ammanco, non si sa se contabile o di prodotti. Sappiamo solo che nel 2016 il commissario straordinario Savastano ha segnalato l’anomalia ai candidati sindaco raccomandando discrezione e che sul caso sono in corso indagini e approfondimenti. Un po’ poco, al momento. I cittadini di Sant’Angelo, che in ultima istanza sono i veri proprietari della Farmacia comunale, hanno tutto il diritto di essere informati su quanto sta avvenendo. E gli amministratori comunali hanno l’obbligo di farlo al più presto, tralasciando le informazioni che potrebbero inficiare le indagini in corso ma almeno fornendo il quadro generale in cui si sono svolti i fatti.


IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano