Maurizio Villa è il nuovo sindaco
Il candidato di Lega Nord e Forza Italia vince con il 36,12%
Seconda la lista di Angelo Pozzi (28,06%), terzo Giuseppe Carlin (20,93%)

Il verdetto è arrivato nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 giugno: Maurizio Villa è il nuovo sindaco di Sant’Angelo. Questo il responso delle urne, che ha premiato la coalizione di centrodestra formata da Lega nord (di cui Villa è militante da oltre vent’anni), Forza Italia e dalla lista civica “Un ponte per unire” fondata nel 2012 da Domenico Beccaria. Villa si è imposto con un ampio margine di vantaggio sulla coalizione di centrosinistra “Voltiamo pagina”, sostenuta dal Partito democratico, che candidava Angelo Pozzi. In terza posizione “Sant’Angelo Nostra”, sempre di area centrodestra e sostenuta da Fratelli d’Italia, che candidava Giuseppe Carlin, già sindaco tra il 2002 e il 2007. Distanze abissali per le altre tre liste: Movimento 5 Stelle, “Progetto Per Sant’Angelo” e “Comune Solidale”.
I voti validi sono stati 6.478, le schede nulle 111, i voti contestati e non assegnati 1, le schede bianche 32. La lista di Villa ha raccolto 2.340 voti, issandosi al 36,12 per cento e migliorando il risultato del sindaco precedente, Domenico Crespi, che nel 2012 aveva raggiunto il 32,49 per cento (in quel caso però Crespi nel centrodestra era insidiato dalle liste di Villa e di Carlin). La lista di Pozzi ha ottenuto 1.818 voti (28,06 per cento): per una lista di centrosinistra si tratta di un risultato di tutto rispetto, come ammesso anche dagli avversari, considerate le storiche difficoltà di questo schieramento nella nostra città. Carlin ha conquistato 1.356 voti, fermandosi al 20,93 per cento e peggiorando la propria performance rispetto alle elezioni del 2012. La quarta forza è il Movimento 5 Stelle, che si presentava per la prima volta alle elezioni amministrative candidando Maria Cristina Vitale: i 5 Stelle hanno collezionato 471 voti (7,27 per cento). A seguire Maurizio Cerioli con “Progetto Per Sant’Angelo”, che si è fermato al 4,97 per cento (322 voti) e “Comune Solidale” di Luca Devecchi, 171 voti e il 2,64 per cento.
Alla luce dell’esito del voto e delle preferenze raccolte, in consiglio comunale entrano la lista di Villa, quella di Pozzi e quella di Carlin. Rimangono invece fuori i 5 Stelle, il gruppo di Cerioli e “Comune Solidale”. Con undici seggi, la coalizione vincitrice Lega nord-Forza Italia-Un ponte per unire si aggiudica la maggioranza in consiglio. Sarà rappresentata da Domenico Beccaria, Lorenzo Barbaini, Marika Bottazzi, Antonio Lucini, Pasquale Cambareri, Diego Di Sopra, Luisella Pellegrini, Sabrina Chiara Aspirandi, Carlo Maria Speziani, Chiara Ciccolella e Rosa Rita Cerioli. Rimangono fuori dal consiglio comunale invece Cristina Fratti, Fabrizio Concas, Emanuele Selmi, Francesca Paola Mauro. Due le opposizioni che hanno conquistato il consiglio comunale santangiolino con tre seggi alla coalizione “Voltiamo pagina” e due a “Sant’Angelo Nostra”. Entrano per la lista civica “Voltiamo pagina”, insieme al candidato sindaco Angelo Pozzi, Ugo Speziani e Luisella Lunghi, mentre insieme a Giuseppe Carlin, nei banchi di “Sant’Angelo Nostra”, c’è posto per Rosita Sali.
Veniamo alle preferenze, dal cui esame emerge più di una curiosità. Il campione delle preferenze nella lista di Villa è Domenico Beccaria (251), consigliere comunale uscente di opposizione. Al secondo posto con 148 preferenze spicca Lorenzo Barbaini. Al terzo posto Marika Bottazzi (145). Quarto Antonio Lucini (140), a seguire Pasquale Cambareri (121), Diego Di Sopra (105), Luisella Pellegrini (104), Chiara Sabrina Aspirandi (100); tutti gli altri sotto le cento preferenze. Passiamo alla lista di Angelo Pozzi. Il recordman di preferenze è Ugo Speziani (199), al secondo posto Luisella Lunghi (196), ci sono poi Monica Bagnaschi (148), Laura Pozzi (131), Silvia Cerri (116) e Valerio Esposti. Nella lista di Carlin boom di preferenze per Rosita Sali (236), al secondo posto Domenico Monti (126), terzo Angelo Gallorini (89). L’esame delle preferenze della lista Villa mette in luce un aspetto interessante: gli ex “crespiani” o comunque i candidati di Forza Italia ritenuti vicini al gruppo dell’ex sindaco hanno fatto incetta di consensi.

Villa subentra al commissario prefettizio Mariano Savastano, che ha retto il Comune dall’ottobre 2015 al 5 giugno 2016. Savastano era subentrato a sua volta al sindaco Crespi, dimessosi a fine settembre 2015.
Il voto ha messo chiaramente in luce che Sant’Angelo rimane una città di centrodestra: se sommiamo le percentuali raccolte da Villa e da Carlin arriviamo al 57,05 per cento. Altro aspetto interessante: nonostante il vento dell’antipolitica soffi anche da noi, i candidati sostenuti dai maggiori partiti (Villa e Pozzi) sono quelli che hanno raccolto il maggior numero di consensi. Fa eccezione in questo quadro il Movimento 5 Stelle, che a Sant’Angelo ha puntato sull’effetto trascinamento del simbolo ma non è uscito a portare un proprio rappresentante in consiglio comunale. Quanto a Pozzi, i numeri portano a ipotizzare che sia riuscito a rosicchiare voti al di fuori del tradizionale “recinto” di centrosinistra e in particolare sia riuscito a convincere una parte del voto moderato, ma evidentemente non è bastato. In questa tornata la sinistra radicale era rappresentata da “Comune solidale”, che comprendeva svariati elementi già impegnati nel Comitato per la scuola dell’infanzia pubblica: il responso delle urne dice però chiaramente che i consensi raccolti in questi anni dal Comitato e le migliaia di firme sottoscritte per la scuola pubblica non si sono tramutati in voti.
Lorenzo Rinaldi

 

IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano