Elezioni, pochissime le certezze

Le mosse dei partiti e le alleanze “impossibili”: ecco il quadro dettagliato.
di Lorenzo Rinaldi


Nel momento in cui andiamo in stampa il quadro è ancora molto confuso. I punti fermi sono pochissimi, soltanto due per la precisione, mentre tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra la situazione resta magmatica, con parecchi movimenti sotto traccia ma pochi fatti concreti.
Partiamo dalle scarne certezze. La prima è che il Movimento 5 Stelle sarà presente per la prima volta nella sua storia alle elezioni amministrative di Sant’Angelo. Il gruppo dei “grillini” ha già annunciato il candidato sindaco: sarà Maria Cristina Vitale. Per i 5 Stelle il voto amministrativo sarà un banco di prova importante che rivelerà quanto la loro azione sul territorio è stata percepita dai cittadini e quanto i candidati proposti saranno ritenuti credibili.
Passiamo al secondo punto fermo. Si tratta del gruppo civico Progetto per Sant’Angelo, che si è rivelato lo scorso gennaio. I tre ideatori sono Maurizio Cerioli, Antonio Ramaioli e Nando Mascherpa. Progetto per Sant’Angelo mira ad aggregare persone e idee per dare vita a una lista civica che, dicono i promotori, esprima un programma elettorale basato sul buonsenso, senza promesse irrealizzabili, vista anche la situazione in cui versano le casse comunali.
E ora vediamo cosa succede negli altri schieramenti. Il gruppo dei “crespiani”, dopo il terremoto delle dimissioni della storica guida, finora non è mai uscito allo scoperto. Non ha ufficialmente fornito la propria versione sulla crisi in Comune e non ha sciolto le riserve su eventuali ricandidature. Dal settembre scorso in poi, cioè da quando la città è stata affidata al commissario straordinario, in molti hanno guardato a Ezio Rana, capogruppo della lista Crespi, come possibile candidato sindaco. Sono passati oltre quattro mesi e all’inizio di febbraio è emerso che Rana non si candiderà a sindaco. La notizia è apparsa sul Cittadino e non è stata smentita.
Gli ultimi sono stati mesi difficili anche per la Lega nord, che a Sant’Angelo non ha mai vinto da sola ma può rappresentare l’alleato forte di potenziali alleanze nel centrodestra. La sezione locale del Carroccio resta commissariata e le divisioni interne hanno pesato non poco nel cammino pre-elettorale. I nomi caldi finora venuti alla luce come possibili candidati sono due: Cristiano Devecchi, già vicesindaco con la giunta Carlin e già commissario della Provincia di Lodi, e Maurizio Villa, già assessore con la giunta Carlin e già consigliere provinciale.
Non sono pervenute, almeno fino alla prima settimana di febbraio, voci ufficiali di esponenti locali di Forza Italia. Il partito di Berlusconi, in forte difficoltà in tutto il Paese, a Sant’Angelo sembra evaporato. Eppure nel 2012 ha vinto le elezioni in alleanza con la lista Crespi e alcuni degli esponenti di spicco dell’amministrazione comunale uscente hanno la tessera del partito azzurro. Cosa farà ora Forza Italia? Ed esattamente, chi è rimasto a rappresentarla a Sant’Angelo? Non va dimenticato che per molti anni Forza Italia è stato il primo partito cittadino.
Lavorano sotto traccia da tempo invece il gruppo di Fratelli d’Italia e la lista civica Sant’Angelo Nostra, con orientamento di centrodestra e che si identifica nell’ex sindaco Carlin e in Rosita Sali. Sant’Angelo Nostra ha annunciato di essere pronta a correre da sola, anche se non ha chiuso le porte a ipotetiche alleanze. Non manca chi sostiene che l’ex sindaco Carlin potrebbe ambire alla ricandidatura e sarebbe certamente un nome spendibile stante l’attuale situazione di incertezza generale.
Arriviamo al centrosinistra, che a Sant’Angelo incontra sempre molte difficoltà a raccogliere consensi nelle elezioni amministrative, al di là dei singoli candidati. La lista civica uscente, Sant’AngeloViva, dovrebbe ripresentarsi agli elettori. Non è chiaro però al momento se il candidato sindaco sarà ancora Luisella Lunghi, capogruppo uscente, oppure se si punterà su un volto nuovo, magari pescato direttamente all’interno del Partito democratico, che alle elezioni europee ha fatto registrare un exploit. Nelle scorse settimane è emersa pure l’ipotesi di un avvicinamento tra il gruppo di Sant’Angelo Viva e l’entourage di Domenico Vitaloni, che dal 2002 è stato protagonista a più riprese con la propria lista civica.
Dovrebbe essere della partita elettorale infine anche la formazione di estrema destra Forza Nuova, che a inizio febbraio ha tenuto un incontro presso la sala Girona, suscitando polemiche per il tono estremo degli interventi.
Il quadro complessivo, insomma, è ancora in divenire e le incertezze sono numerose. L’aspetto più preoccupante, al momento, è tuttavia un altro: non si è ancora parlato di programmi, progetti e numeri. Stante la situazione in cui si trovano le casse comunali e stante il malumore diffuso in moltissimi santangiolini, anche alla luce di una vivibilità cittadina che è lentamente regredita, sarebbe meglio concentrarsi sui tanti problemi da risolvere e sulle prospettive di crescita della nostra comunità.