Quando la musica è per tutti
Dal Corpo Bandistico S. Cecilia un’iniziativa sociale per i più giovani.


Non c’è dubbio che la musica sia un linguaggio universale. A rendere concreta quest’affermazione, nel nostro piccolo, c’è almeno l’intraprendenza del Corpo Bandistico S. Cecilia, presenza storica sul nostro territorio, musicalmente attiva fin dal luglio 1884.
Così, orgogliosa di più di un secolo di vita, “la Banda” nella sua storia recente, è una delle formazioni più giovani del Lodigiano, coi suoi trentaquattro elementi oggi diretti dal Maestro Alessandro Grioni.


E a farne realtà viva, sempre attuale nella sua testimonianza continuativa di 130 anni, sono proprio alcune iniziative come il progetto “Musica per Tutti”, consolidatosi in un passaggio di testimone alle giovani generazioni nel sempre auspicabile divenire, insieme, operazione culturale, sociale e solidale. Perché “Musica per Tutti” ha reso infatti accessibile dal febbraio 2013 al giugno 2014 il messaggio di cui si fa portavoce, cioè fare della musica il tramite di un linguaggio inclusivo, che non renda la voglia di esprimersi con uno strumento una “carica ereditaria”, solo per pochi, ma esperienza divulgativa, di accesso alla musica suonata, inizialmente grazie al contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, poi con una raccolta fondi, soprattutto per tutti quei ragazzi del nostro paese e dintorni, di altra origine o provenienza o con qualche difficoltà anche ad investire nel solo tempo libero.
Ecco allora la comunicazione di una grande partecipazione attraverso il coinvolgimento di moltissimi ragazzini, che mai hanno reso la musica così “democratica”, anzitutto in lezioni di gruppo, volte all’apprendimento degli strumenti che compongono l’insieme, con la disponibilità di alcuni maestri professionisti in lezioni gratuite. Quindi, con una possibilità ben accolta per conoscere e apprezzare il contesto bandistico dal di dentro, tramite per una socializzazione tra diverse età e culture in un ambito di crescita positivo, integrante anche le tradizioni musicali (e non solo) più differenti. Scopo, ovviamente, la possibilità per chiunque di imparare e conoscere la musica, ma anche quella di condividere, mediante una piccola banda, l’armonia degli uni con gli altri, il confronto e l’integrazione, che certamente passano anche di qua, forse con meno ostacoli rispetto alla quotidianità.
Quattro, le classi venutesi a formare, con tromba e cornetta nelle mani del Maestro e direttore Grioni, bassi e corni tenuti dal Maestro Leonardo Dispenza, clarinetti e sassofoni del Maestro Luca Rossi e batteria e percussioni del Maestro Ruben Gardella. Il tutto, per una quarantina di giovanissimi che hanno accettato la sfida, anche dalle nazionalità più disparate, tra Albania, Romania, Senegal, Costa d’Avorio, Marocco, Brasile o Repubblica Dominicana, per un ensemble veramente internazionale o, se più ci piace, davvero globale.
E come dichiarato anche dal Corpo Bandistico, l’eredità adesso è: “…dare un seguito a questo progetto, cercando di farlo con la creazione di borse di merito per gli allievi più meritevoli, che ora svolgono lezioni individuali con i loro maestri e che altrimenti avrebbero dovuto smettere di suonare”.
Un vero peccato, che nemmeno si vorrebbe mai che accadesse e che ha portato un grande sostegno di pubblico al Corpo Bandistico, coi contributi che sono arrivati numerosi anche nell’importante occasione dell’evento concertistico del Santa Cecilia all’Auditorium BPL di Lodi lo scorso 22 novembre, in un vero sold-out da 800 posti. L’auspicio è di poter continuare e, a fronte di un impegno non solo culturale, un augurio per altri cento e trent’anni ancora.

Matteo Fratti

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano