la POSTA
Le lettere pubblicate nella Posta sono quelle che trattano argomenti di interesse generale, nelle quali si possano riconoscere le istanze della cittadinanza. Le lettere vanno inviate all’indirizzo mail info@ilpontenotizie.it o lasciate nella cassetta delle lettere di Via Monsignor Rizzi.


Sullo scorso numero de “Il Ponte” abbiamo ospitato la lettera di un residente del Pilota, che descriveva in maniera dettagliata lo stato di degrado del quartiere, tra droga, prostituzione, furti e malaffare. Anche da quella lettera ha preso spunto il parroco don Angelo Manfredi per una lunga riflessione, ospitata sul bollettino parrocchiale, circa la situazione del Pilota e la convivenza al suo interno. La lettera che riportiamo su questo numero ci arriva nuovamente dal residente che, a febbraio, aveva lanciato l’allarme da queste colonne.

Il degrado del Pilota/2
Spett. redazione de “Il Ponte”, vi scrivo per ringraziare Don Angelo per il suo messaggio riportato sul giornale “Ogni Mese” della parrocchia Maria Madre della Chiesa (quartiere San Rocco) riguardante la situazione di via Colombo. Le sue parole sono cariche di entusiasmo, fiducia e speranza, a mio modo di vedere come il suo impegno verso la parrocchia. Colgo l’occasione e lo ringrazio per il suo modo sempre cordiale e sincero di salutare e accogliere tutti i suoi parrocchiani. Però vorrei precisare che con il mio sfogo pubblicato da “Il Ponte” e da lui ripreso su “Ogni Mese” non voglio giudicare le istituzioni ma avvertirle del disagio in cui si trovano i cittadini che come me hanno sempre rispettato le leggi e i loro obblighi. Io sono sempre pronto ad elogiare chi ha fatto con le risorse della comunità cose utili in questo periodo così difficile come il “punto acqua” ma allo stesso tempo senza giudicare nessuno dico che le risorse usate per costruire il parcheggio alla Musellina non sono state usate bene. Mi si consenta una riflessione: chissà quante famiglie avrebbero avuto un aiuto da quelle risorse. Ringrazio la redazione de “Il Ponte” per lo spazio che mi ha concesso. Distinti saluti.
Lettera firmata

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Grazie per la recensione
Alla cortese attenzione dei membri della redazione del foglio di informazione locale “Il Ponte” di Sant’Angelo Lodigiano, porgo i miei più sinceri ringraziamenti per aver ritagliato uno spazio per il mio libro nel vostro giornale. Niente avrebbe potuto darmi più soddisfazione e gioia. Vi sono molto grata. Cordiali saluti
Alice Busnelli
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“Il mancato ricordo di mio papà”
Gentile redazione de “Il Ponte” scrivo a voi per la pubblicazione della seguente lettera.
Egr. Sig. Sindaco sono la figlia di un volontario dei Vigili del fuoco di Sant’Angelo Lodigiano, Giuseppe Danelli che, sfortunatamente, dal mese di settembre 2013 ci ha lasciato. Oltre a ricordarlo come un papà eccezionale nei suoi insegnamenti, vorrei farLe sapere che ha dedicato molti anni della sua vita, fino al pensionamento, come Vigile del fuoco volontario, mettendosi a disposizione in qualsiasi momento del giorno e della notte, a volte anche con interventi rischiosi per la propria vita. Nonostante una moglie e due figlie non è mai venuto meno al suo dovere e noi ora siamo orgogliosi di ciò che ha fatto e lo saremo sempre. Era una persona di animo buono e gentile ed anche durante la sofferenza per la sua malattia ha sempre regalato un sorriso a tutti. Tutto questo per esprimere il mio personale sdegno, unito a quello della mia famiglia, per il Suo mancato ricordo alla serata delle benemerenze svoltasi la sera di Sant’Antonio Abate al Cupolone. Nella premiazione dedicata alla Memoria il nome di mio padre non è stato menzionato, e nemmeno quello di un altro ex Vigile del fuoco morto a due mesi di distanza da mio padre. Insieme a mia mamma ed a mia sorella ho pensato e sperato che in quell’occasione anche un piccolissimo ricordo potesse essere dedicato a mio padre, ma non è successo, forse non lo meritava?
Sig. Sindaco anche se non ha ricordato mio padre in pubblico per noi resterà per sempre il nostro eroe e lo porteremo sempre nel cuore come tutti quelli che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Mariella Danelli

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Il commissario della provincia di Lodi Cristiano Devecchi risponde sul “caso” del Liceo dello Sport
Caro Direttore,
ho letto con interesse sul numero scorso del tuo giornale l’intervento relativo all’attivazione, presso l’istituto di Istruzione Superiore Pandini di Sant’Angelo, dell’indirizzo di Liceo Sportivo, e vorrei fugare ogni dubbio sulla responsabilità della Provincia di Lodi in quella che viene intesa come un’occasione mancata per la città e il territorio.
Questa vicenda risale al gennaio 2013, quando dagli allora vertici della scuola partì la prima richiesta di attivazione dell’indirizzo, a seguito dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del regolamento ad esso relativo. Da allora la Provincia di Lodi ha sempre seguito con grande attenzione la vicenda, offrendo la massima collaborazione ma anche indicando con chiarezza i “paletti” per il via libera, che non erano imposti da Palazzo San Cristoforo, ma dalla normativa: l’assenza di nuovi costi per la finanza pubblica e un’idonea dotazione strutturale, le cui caratteristiche sono fissate da Regione Lombardia.
A scanso di equivoci, va detto che su quest’ultimo punto la situazione purtroppo è chiara: a Sant’Angelo non esistono dotazioni sportive scolastiche adeguate all’attivazione di un Liceo Sportivo secondo le disposizioni di legge. La Provincia di Lodi non ha commesso nessun grave errore, ma, come sempre ha tentato di fare, ha lasciato anche in questa occasione la decisione agli amministratori del territorio, che per definizione sono più vicini agli amministrati e alle loro esigenze.
Vedi Direttore, in questi mesi di gestione commissariale posso essere accusato di tutto, fuorché di non aver avuto quel decisionismo fondamentale per fare ogni volta le scelte del caso; in questa situazione, dopo una riunione tenutasi nel mio ufficio nel gennaio scorso, ho ritenuto opportuno che le scelte fossero indicate dall’Amministrazione comunale, che come obiettivo principale non vuole che la scuola superiore locale diventi una succursale del Bassi di Lodi.
Altro dato importante che ha determinato la mia posizione deriva dal fatto che ai nostri uffici non risulta purtroppo quella ‘intercettazione di alunni iscritti da province limitrofe’ cui è stato fatto riferimento. Quindi, anche dal punto di vista dei flussi scolastici, che la nostra unità operativa Istruzione tiene costantemente sotto controllo, questa esigenza non è confermata.
Concludo dicendo che se l’ipotesi fosse stata davvero percorribile, da Commissario -… e da santangiolino -, l’avrei appoggiata. Purtroppo, però, non è così.
Cordiali saluti.
Cristiano Devecchi
Commissario Straordinario della Provincia di Lodi

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