La comunità premia i suoi “figli”
“Serata della riconoscenza”, in primo piano volontariato, sport e associazioni. Riconoscenze, benemerenze e menzioni speciali per Sant’Antonio abate


Riconoscenze civiche, benemerenze e menzioni speciali. Sono stati davvero tanti i santangiolini e le associazioni premiate la sera dello scorso venerdì 17 gennaio al Cupolone in occasione della Serata della riconoscenza, organizzata dall’amministrazione comunale in occasione della festa patronale di Sant’Antonio abate. Dopo la pioggia che ha caratterizzato il pomeriggio e la tradizionale benedizione degli animali sul sagrato, appuntamento al coperto: la serata è stata presentata, come da qualche anno a questa parte, da Valentina Ripa, affiancata dal sindaco Domenico Crespi. In molti si sono alternati nella consegna dei riconoscimenti, oltre al sindaco e al vicesindaco Aldo Cafiso sono saliti sul palco il presidente del consiglio comunale Francesco Cerri, gli assessori, consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, il commissario straordinario della Provincia di Lodi, Cristiano Devecchi, i parroci don Ermanno Livraghi e don Angelo Manfredi, oltre al coadiutore dell’oratorio San Luigi don Mario Bonfanti.
La serata è stata aperta dalla musica del chitarrista Massimo Cantoro e dal primo premio assegnato: la riconoscenza civica a Maria Minestra, storica insegnante santangiolina, che è salita sul palco accompagnata dai familiari e da un caloroso applauso. Spazio poi, in circa due ore, all’assegnazione di altri numerosissimi riconoscimenti.
La riconoscenza civica è stata assegnata anche a Giuseppe Negri, deportato in un campo di concentramento; come pure al dottor Francesco Rovere, ginecologo dell’ospedale Delmati, oggi in pensione, che è stato festeggiato con entusiasmo dalle sue collaboratrici dell’ospedale, presenti tra il pubblico. Assegnate anche due riconoscenze civiche alla memoria. La prima è andata al dottor Felice Dehò, medico di famiglia e appassionato apicoltore, che ha lasciato un buon ricordo in molti santangiolini. Il sindaco Crespi, nell’occasione, ha annunciato che il Comune intitolerà due nuove vie, una dedicata proprio al dottor Dehò, l’altra dedicata all’indimenticato don Carlo Cerri (don Paiòn) che è stato idealmente ricordato con un lungo applauso. Riconoscenza civica alla memoria anche per Susanna Ripa, volontaria in ambito parrocchiale nel Cav e nelle Acli e attiva anche nella Croce bianca, come hanno ricordato alcune sue “colleghe” presenti al Cupolone.
Cinque anche le benemerenze civiche, che vanno a premiare particolari gesti o vittorie o un impegno prolungato in un determinato settore. E’ il caso di Carla Speziani, figura del volontariato parrocchiale, ex dipendente Cisl, appartenente alla nutrita famiglia degli Speziani. Al Cupolone, ad applaudirla, tra gli altri, il fratello Ugo e la sorella Ena. Non ha ritirato personalmente il premio invece Franco Lacchini, ex dipendente del Comune di Milano e residente a Sant’Angelo, che nel 2013 ha salvato una donna che voleva gettarsi nel Lambro dal ponte di via Cesare Battisti. Un gesto di eroismo, quello di Lacchini, che è stato sottolineato dal sindaco Crespi. Benemerenza civica anche per Luisella Bellani, insegnante di pianoforte e concertista, che dal palco ha ringraziato i genitori e i familiari per il sostegno che le hanno sempre assicurato. Le due ultime benemerenze arrivano dal mondo dello sport. La prima è andata alla judoka Erika Bracchi per i successi conseguiti nell’ultimo anno. Non è invece potuto salire sul palco a causa di un infortunio, ma è stato premiato direttamente in platea, Maurizio Senna, imprenditore, presidente e fondatore del Ferrari Club e pilota nei rally storici. Proprio in quest’ultima disciplina Senna si è laureato campione italiano nel corso del 2013, ricevendo dunque il grazie del Comune e della cittadinanza.
A chiudere il cerchio, un lungo elenco di menzioni speciali, assegnate a singoli individui o ad associazioni, o ancora ad attività commerciali. Tre le menzioni alla memoria. La prima è stata assegnata a Cesare Polli, vigile urbano in forza al Comune di Sant’Angelo, morto a causa di una malattia. La seconda è andata a Giuseppe Cella, morto poco dopo essere andato in pensione dal Comune di Sant’Angelo; Cella, oltre che dipendente comunale, è stato per molti anni addestratore di cani utilizzati nella ricerca delle persone scomparse. Terza menzione alla memoria di Luigi Vitali, stroncato da una malattia nel 2013, ex dipendente della Banca Popolare di Lodi, già presidente della Metano Sant’Angelo e attivo nel volontariato (Pro loco e Obiettivo solidarietà).
Altre due menzioni speciali sono state assegnate ad altrettante associazioni di primo piano nel panorama barasino. La prima è la Croce bianca, una vera istituzione della solidarietà, la cui sezione santangiolina compie i 40 anni di attività. Molti i militi della Croce bianca presenti al Cupolone e giustamente orgogliosi per il riconoscimento, tra gli altri il presidente Nando Bergamaschi. La seconda menzione speciale nel panorama delle associazioni è andata alle Acli, realtà cattolica da molti anni impegnata in svariati settori, tra i quali spicca quello dell’educazione, gestito in maniera eccellente in collaborazione con le scuole e gli oratori.
Infine, come avviene da qualche anno, sono state assegnate menzioni speciali a quattro attività commerciali. Si parte con la gastronomia Rusconi di via Madre Cabrini, nella memoria di Ottorino Rusconi, grande figura della tradizione commerciale santangiolina. Sul palco è salito il figlio Luigi, che prosegue con i familiari l’attività. Una menzione è stata assegnata anche all’Enoteca Eredi Rocco Boggini, che festeggia il traguardo dei 75 anni di attività. Menzioni infine per Autoricambi Sant’Angelo e per i fratelli Mascheroni, che gestiscono un negozio di tessuti a Milano.
L. R.


IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano


Luisella Bellani

Croce Bianca

Maria Minestra