Appunti di storia Santangiolina


La rivalità fra i borghi di San Bartolomeo e San Rocco
La rivalità che esisteva nei secoli scorsi tra gli abitanti dei rioni di San Bartolomeo e San Rocco è documentata da una lettera conservata nell’Archivio parrocchiale a proposito dell’ordine di precedenza delle relative scuole di dottrina cristiana nella processione del Corpus Domini. Siamo nel 1762 e il parroco don Giovanni Francesco Fruttaroli stanco delle accese discussioni e disordini a causa di questo motivo, giunge ad un accordo fissando la precedenza alla scuola di San Rocco negli anni pari, e negli anni dispari a quella di San Bartolomeo.

Il “Mortorietto” del ‘700
Felice Senna, segretario comunale dal 1945 al 1949, nel suo manoscritto “Cenni sul Comune di Sant’Angelo Lodigiano” compilato nel 1963, scrive: “Il Mortorietto. Vicinissimo alla chiesa parrocchiale sorgeva un recinto di forma ovale e sotto il pavimento del porticato risuonava il vuoto di una tomba”. Documenti parrocchiali ne confermano l’esistenza e fissano la sua edificazione nel 1757 per iniziativa del parroco Fruttaroli. L’area in cui sorgeva è quella posta all’angolo tra piazza mons. De Martino e via Vittorio Semenza. Siamo in grado di pubblicare il disegno dell’ingresso del “Mortorietto” che si può considerare il primo cimitero santangiolino.

Pietro Tenca e la Via dimenticata
La strada che da via Cesare Battisti ha inizio dopo una gradinata sboccando verso via Silvio Pellico, come si evince dalla targa viaria esistente, porta una denominazione errata, quella corretta deve essere via Pietro Tenca e non Carlo Tenca nome di un letterato che partecipò alle Cinque Giornate di Milano. L’annotazione è importante perché il nome Pietro Tenca è quello di un santangiolino, studente di farmacia, morto a Caserta in seguito a malattia contratta il 1° ottobre 1860 nella battaglia del Volturno, la stessa dove trovò la morte l’amico Carlo Tonolli.

Il conte Ercole Bolognini volontario garibaldino
Il Corpo Volontari Italiani è stata una unità militare dell’esercito posta al comando di Garibaldi che operò nel corso della terza guerra di indipendenza del 1866 contro gli austriaci. A questo Corpo si arruolò, all’età di 21 anni, il santangiolino conte Ercole Bolognini, assegnato alla 1° Compagnia del Secondo Battaglione dei Bersaglieri Volontari. Nel 1903 il conte Ercole Bolognini, con alcuni superstiti, contribuì ad erigere a Vezza d’Oglio (BS) un asilo infantile in ricordo della battaglia combattuta in quella località, il 4 luglio 1866, consistente in un fallito tentativo di respingere truppe di montagna austriache.

Il santangiolino Bescapé campione pesistico
Dobbiamo alla penna di Walter Burinato de “Il Cittadino” la piacevole scoperta che Attilio Bescapé figlio di Giuseppe e Teresa Vitaloni, nato alla cascina Montalbano di Sant’Angelo Lodigiano, il 22 settembre 1910, è stato fra i campioni della disciplina sportiva del sollevamento pesi. Nel 1929 diventa campione italiano, nel 1932 si classifica quinto alle Olimpadi di Los Angeles e alle Olimpiadi di Berlino, quattro anni dopo, raggiunge il sesto posto, Il dominio di Attilio Bescapé in Italia è incontrastato, conquista 15 titoli nazionali e nel 1934 a Genova è campione europeo. Nel 1938 a Vienna, nel primo campionato del mondo, è medaglia d’argento. Muore a Milano il 3 marzo 1975.

L’atto di eroismo di Stefano Polli
Nel libro della giunta comunale, in data 20 dicembre 1942, appare una delibera che propone la ricompensa al valor civile a Stefano Polli di anni 14 che il 7 giugno 1942 coraggiosamente a rischio della propria vita, salvava il bambino Nicoli Angelo di Camillo d’anni 3, caduto in un fossato ricolmo d’acqua, lungo la strada provinciale per Monteleone nei pressi del cimitero comunale. L’atto è firmato dal segretario capo Giovanni Scansetti.

Il Castello rifugio di opere d’arte e manoscritti
A causa degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, dal 1940 al 1945, il Comune di Milano preoccupato per i bombardamenti che minacciavano di colpire le collezioni artistiche comunali, ha preso in affitto alcuni locali del Castello Bolognini di Sant’Angelo, luogo ritenuto sicuro per ospitare opere d’arte, come pure preziosi manoscritti della Biblioteca Trivulziana.

Antonio Saletta

 

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano