I bombardamenti alleati su Sant’Angelo nel racconto del parroco monsignor Molti
25 aprile 1945 - 25 aprile 2011: 66° anniversario della Liberazione

Capita spesso che dalle memorie dei nostri anziani affiorino i ricordi dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Sono immagini vivissime, che ci fanno comprendere quanto sia rimasta impressa nella popolazione quella dura esperienza. I documenti dell’archivio parrocchiale confermano questa sensazione. Per conoscere i fatti più salienti avvenuti a Sant’Angelo tra la fine del 1944 e il 25 aprile 1945 si possono consultare le pagine del “Memorabilium”, il testo che ogni prevosto è tenuto a redigere per descrivere gli eventi rilevanti accaduti nella sua parrocchia. Nei mesi immediatamente precedenti all’aprile 1945, monsignor Giuseppe Molti cita più volte episodi di bombardamenti, in alcuni casi con strascichi di morti e feriti. Nonostante le bombe e la guerra, in quei mesi la vita sociale e religiosa del paese prosegue: ancora una volta se ne trova traccia nel “Memorabilium”.
I bombardamenti alleati su Sant’Angelo tra il 1944 e il 1945 si inseriscono nel contesto di guerra che caratterizza gran parte della Penisola. In quei mesi si assiste alla lenta risalita da Sud dell’esercito alleato, alla lotta partigiana nel Nord Italia contro l'occupazione nazista, con i tedeschi che prima dispiegano la loro potenza di fuoco e poi avviano la ritirata. Mussolini, ormai screditato, prova a giocare l’ultima carta: la Repubblica sociale di Salò, che tuttavia non produce nessun effetto. Il 25 aprile 1945 si registra l’insurrezione partigiana in molte città del Nord Italia, a partire da Milano. Tra i ricordi più significativi di quei mesi di guerra, ci sono le bombe sganciate anche su Sant’Angelo dai caccia alleati. Monsignor Molti ne fa cenno nell’ottobre 1944 sul “Memorabilium”: “In questo mese - scrive - si deve lamentare il primo mitragliamento da parte di aeroplani inglesi. Due morti, una quindicina di feriti, fra cui tre suore missionarie”. Il riferimento è, probabilmente, a tre religiose cabriniane dell’Istituto missionario del Sacro Cuore di Gesù. La seconda annotazione rilevante è del successivo mese di novembre e appare chiaro che i bombardamenti incidono profondamente sulle attività quotidiane, tanto da rendere necessarie specifiche precauzioni: “Nel giorno dei Santi e dei Morti quest’anno si è notata una straordinaria affluenza di uomini ai Santi Sacramenti (più di un migliaio). Il giorno dei Morti non si è fatta la processione per ragioni belliche”.
La paura della guerra e delle bombe si fa sentire anche nei primi mesi dell’anno seguente. Il 14 febbraio 1945 monsignor Molti scrive: “Ha inizio la predicazione quaresimale tenuta dal signor prevosto. Per ragioni belliche la predicazione è ridotta al mercoledì, venerdì e domenica”.
Ancora bombe nelle settimane successive. E questa volta il racconto del parroco è molto dettagliato. Gli aerei alleati si alzano in volo in un giorno di festa e colpiscono nel centro del paese. È il 18 marzo: “In questa domenica di Passione, proprio nell’orario della dottrina, abbiamo una incursione aerea. Due caccia bombardieri sganciano sul paese 4 bombe dirompenti. Due nelle vicinanze della Mottina, senza arrecare danni di grave entità. Due purtroppo cadono sul caseggiato di proprietà del signor Luigi Corsi in Contradella: distruggono completamente due abitazioni degli inquilini signor Mansueto Savarè e Cerri. La moglie e la bambina del Cerri rimangono ferite gravemente”.
Pochi giorni dopo si conta anche un morto. “La sera poi di giovedì 22 un apparecchio ha mitragliato alla Malpensata un camion. Ne è risultato vittima certo dottor Arnaldo Fusco, medico supplente in Borghetto Lodigiano. Il poveretto era uno sfollato di Pignataro Maggiore (Napoli). Ha avuto degna sepoltura nel nostro cimitero. Autorità e popolo in massa hanno partecipato ai suoi funerali”.
Il 31 marzo la paura della guerra frena anche le celebrazioni in vista della Pasqua. Monsignor Molti annota che “per il Venerdì Santo non si è potuta tenere la processione per il Cristo morto”.
Lorenzo Rinaldi


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano