La ricetta per stare in forma con gli agrumi della Sicilia

Mangia che ti fa bene!


Ho già avuto modo di scrivere su quanto un apporto alimentare elevato di prodotti vegetali (frutta, verdura, cereali non raffinati e legumi) svolga un ruolo importante nella prevenzione di malattie come le malattie cardiovascolari, il diabete, patologie legate all’invecchiamento e il cancro. Frutta e verdura sono infatti una fonte importante di vitamine e sali minerali e contengono numerosi composti come le fibre vegetali, acidi organici e fitonutrienti che svolgono ruoli regolatori del metabolismo e di funzioni cellulari.
Gli agrumi, a cui appartengono le arance, sono particolarmente ricchi, sia di vitamine (in particolare la vitamina C) sia di fitonutrienti. Oltre all’azione antiossidante, i fitonutrienti presenti negli agrumi sono in grado di svolgere azioni protettive contro lo sviluppo di patologie tumorali. Inoltre, i polifenoli presenti negli agrumi svolgono anche un’azione anti-infiammatoria. Ecco perché le arance sono state scelte come simbolo della prevenzione alimentare contro il cancro.
Oggi l’arancio è il frutto più diffuso nel mondo e se ne coltivano tantissime varietà riconducibili all’arancio dolce. Il periodo di riposo dell’arancio è di soli 3 mesi: i primi frutti si raccolgono in novembre (navelina) e gli ultimi a maggio giugno (valencia). A dicembre gustiamo le arance di Ribera e a gennaio la varietà tarocco. L’arancio amaro, a differenza di quello dolce, è una pianta con spine molto appuntite ed i suoi fiori e l’olio essenziale che se ne estrae sono utilizzati per via orale nei disturbi gastrointestinali, come depurativi del sangue e come blando sedativo nei disturbi del sonno. L’essenza di zagara o neroli è ottenuta dall’arancio amaro, non da quello dolce: la parola zagara deriva dall’arabo ‘zahrà’ e significa fiore.
Nei prossimi numeri de “Il Ponte” vi parlerò delle spezie, considerate anni fa una vera ricchezza ed evocatrici di un mondo magico che ci riporta alle radici del tempo.

La ricetta
Ho pensato alla preparazione delle scorzette candite di arancia da utilizzare per la preparazione del pan pepato o da gustare da sole in sostituzione delle caramelle. Sono molto gustose, non abusiamone però perché sono molto zuccherine. Impariamo a prepararle con meno zucchero di quello che prevede la ricetta. Mia cognata Carla ne va matta! Con lo stesso procedimento si possono preparare anche scorzette di limone o di altri agrumi: fate attenzione però che siano rigorosamente di origine biologica altrimenti insieme alle scorzette rischiamo di mangiare cere e prodotti antimuffa.

Scorzette candite
Ingredienti: arance naturali da produzione biologica a buccia spessa (quelle di Ri
bera sono l’ideale), zucchero di canna integrale bianco Bio in egual peso, acqua q.b. Togliete la scorza alle arance e dopo averla tagliata a strisce della larghezza di circa 1 cm, mettetela a bagno in acqua fredda per 48 ore. Cambiatela 2/3 volte al giorno. Scolatele e con nuova acqua fatele bollire per 40 minuti. Scolatele e mettetele in un largo tegame antiaderente con un bicchiere di acqua e zucchero facendo sobbollire pian piano per circa dieci minuti. È importante che le scorzette non siano molto sovrapposte. L’operazione va ripetuta 5 volte al giorno per 2 giorni. Al termine togliete le scorzette dal tegame e lasciatele ad asciugare bene su una gratella. Passatele nello zucchero e rimettete sulla gratella fin tanto che non saranno ben asciutte. Infine conservatele in un barattolo di vetro.
Marina Cecchi
carmenmartingaite@gmail.com

Notizie sulle arance da L’Aromatario - editrice Flora
La ricetta su www.cucinandosenza.blogspot.it


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