Al via il maxi cantiere dell’ospedale Delmati

I progetti dei manager e i bisogni della gente


Abbiamo appreso dai giornali che l’Azienda ospedaliera della provincia di Lodi ha aggiudicato un maxi appalto da 4 milioni e 350 mila euro per la riqualificazione dell’ospedale Delmati di Sant’Angelo. I lavori, che dovrebbero iniziare già nel 2010, prevedono interventi molto corposi.
Verranno realizzati reparti per la riabilitazione motoria, respiratoria e pneumologica, verranno rifatte le sale operatorie, si interverrà sui reparti di degenza, tutta la struttura sarà dotata di impianti di climatizzazione, ogni camera avrà il suo bagno.
E ancora, sul tetto verranno installati i pannelli fotovoltaici, per ricavare energia elettrica dal sole, mentre sullo stesso piano della cucina si costruirà la mensa per i dipendenti.
Una bella notizia, non c’è dubbio, salutata con soddisfazione dagli amministratori santangiolini, quelli di oggi e quelli di ieri.
Noi ci permettiamo però due osservazioni. La prima riguarda l’aspetto informativo: il piano di riqualificazione del nostro ospedale non è stato presentato ai cittadini, cioè agli utenti dell’ospedale stesso.
I vertici dell’Azienda ospedaliera, benché in passato siano stati invitati, non hanno mai relazionato al consiglio comunale circa il futuro del Delmati; questa volta non è stata neppure organizzata una assemblea pubblica.
E ancora, ci domandiamo: la commissione Delmati, istituita dal comune solo qualche mese fa, ha avuto informazioni di prima mano circa questo importante progetto da oltre quattro milioni di euro? E ammesso che ne era a conoscenza, perché non ha informato la cittadinanza, visto che questa commissione è stata creata proprio per raccordare l’ospedale al territorio che lo ospita?
Seconda osservazione: va bene rinnovare il nostro ospedale e riempirlo con le nuove riabilitazioni, che comunque attireranno pazienti da tutta la provincia e dunque avranno ricadute benefiche ad ampio raggio.
Ma non dimentichiamo i servizi essenziali per i santangiolini, come un efficiente punto di primo intervento (visto che il pronto soccorso sembra essere un miraggio). Con un ospedale a quattro passi, spesso e volentieri la nostra gente è costretta ad affollare il pronto soccorso di Lodi, che a detta di molti utenti è una vera “Babilonia”.

L.R.