Giacobbe Fragomeni e la redenzione del ring

Nel libro di Esposti la testimonianza per la vita di un pugile campione del mondo


“Quando mi ritrovai nella luce accecante del sole, uscendo dall’oscurità…” scrive nel suo diario il giovane ribelle protagonista di un film degli anni Ottanta, I ragazzi della 56^ Strada, a cornice di una vicenda di formazione attraverso la violenza dei bassi quartieri.


Giacobbe Fragomeni (a sinistra) con Valerio Esposti

Non è la retorica di un film, invece, dentro alle pagine di C’era una volta il buio, la biografia del campione del mondo di pugilato dei massimi leggeri Giacobbe Fragomeni, scritta dal santangiolino Valerio Esposti, su un’esemplare vicenda di rinascita attraverso lo sport, che vede nella testimonianza viva del campione sportivo, l’ancor più verace testimonianza di un campione di vita.
Potrebbe infatti essere lo stesso copione, quello di un ragazzo cresciuto allo Stadera, periferia milanese, tra il disagio della tossicodipendenza e la rinascita attraverso la boxe, mentre in realtà “la dura lotta di Giacobbe Fragomeni” (come recita il sottotitolo) è quanto di più vero ci restituisce la cronaca, senza romanticismi, di Valerio Esposti, direttamente convalidata dal protagonista al salone della Banca Popolare di Sant’Angelo sabato 28 febbraio, per la presentazione del libro edito da Limina e organizzata dal locale Lions Club “Madre Cabrini”.
E come nel messaggio del presidente del Club Claudio Grilli, i campioni passano, ma campioni della vita si è sempre, così è la storia di Fragomeni, la cui dedizione sul ring lo ha fatto uscire dal tunnel della droga per approdare, attraverso i sacrifici veri, al professionismo e al riscatto della vittoria dello scorso 24 ottobre al Palalido di Milano, cintura dorata dei massimi leggeri.
La serata dello scorso febbraio ha avuto il pregio di condividere le emozioni, intorno a una storia concretamente d’esempio, oltre la notte delle dipendenze e delle strade senza uscita in cui, dopo una vita segnata dalla perdita di una sorella per overdose, si era perso anche il giovane boxeur.
Un messaggio colto dai ragazzi della Comunità Alfaomega di Graffignana, cui pure l’atleta ha fatto visita, ma insieme anche da tutti gli amici dell’Associazione pugilistica Ottavio Tazzi, presenti col fondatore, il “nonno” che a Fragomeni ha fatto così da amico, fratello e padre in un crescente sostegno. Una commozione, pur ricomposta poi dalle parole del noto giornalista sportivo David Messina, che ha curato la prefazione al testo di Esposti e ha coniugato la rivincita del singolo con quanto ha voluto dire lo sport in Italia e all’estero, in termini di riscatto sociale. Presenti anche le rappresentanze dell’amministrazione cittadina e il presidente del Coni provinciale Luigi Tosarello, nonché il segretario dei Lions Gian-carlo Tornielli e l’autore, a farci partecipi di una storia di valori umani e sportivi.
Matteo Fratti