Un intervento di grande valore religioso e culturale

Il restauro dell’organo della basilica


Nel mese di febbraio è iniziato il restauro del grande organo della nostra basilica, costruito nel 1960 dalla ditta Fratelli Costamagna di Milano.
Ad aggiudicarsi l’intervento è stata la ditta “Fabbrica d’Organi - Comm. G. Tamburini” di Crema. Il termine dei lavori, con la relativa inaugurazione, è prevista per la festività liturgica di S. Francesca Cabrini, il 13 Novembre 2009 (previa autorizzazione della Sovrintendenza, che recentemente ha messo sotto tutela lo strumento).
È opportuno, a questo punto, descrivere come l’intera operazione sia nata e sviluppata. Ogni intervento parte sempre da una esigenza.
L’organo della Basilica, infatti, a seguito del restauro che ha interessato la chiesa negli ultimi dieci anni, ha subìto gli effetti negativi dei lavori, legati alla grande quantità di polvere e sporco che si sono generati e depositati sullo strumento, danneggiandolo.
Inoltre c’è la normale usura di un complesso costruito cinquant’anni fa, a sua volta basato su architetture già esistenti, di cui alcune parti risalenti ai primi dell’Ottocento.
Da ultimo, l’impianto elettrico di trasmissione del suono dalla consolle alle canne non risponde più sia ai requisiti minimi previsti dalle leggi vigenti in materia di sicurezza degli impianti, sia alle necessità di reattività di suono, che uno strumento così imponente richiede.
La conseguenza di tutti questi effetti è la totale precarietà dello strumento stesso, non solo nell’intonazione, ma soprattutto nell’affidabilità. È per questi motivi che il parroco, mons. Gianfranco Fogliazza, ha deciso di intervenire cogliendo l’opportunità della collaborazione offerta da “Sviluppo Santangiolino”, l’associazione presieduta da Erminio Avogadri.
Il lavoro di preparazione, è iniziato nel marzo 2008, a cura degli organisti della parrocchia: Mauro Quartieri, Giordano Fasani e Roberto Milani. Sette le qualificate ditte invitate a presentare preventivi; alcune proponevano di rifare l’organo, cambiandone radicalmente l’architettura; altre, tra cui quella che si è aggiudicata l’opera, di mantenere il più possibile l’attuale struttura, contenendone i costi.
Nel mese di giugno, con Domenico Monti e Giuseppe Carlin, si sono presi contatti con l’assessorato “Culture, identità e autonomie” della Regione Lombardia, per individuare i canali di finanziamento. È così che, nel mese di settembre, si è scoperto il “Fondo di Rotazione per i soggetti che operano in campo culturale”, in cui è previsto un contributo per interventi come il nostro. La notizia dell’ottenuto finanziamento è arrivata ai primi di febbraio di quest’anno.
Dal punto di vista economico, l’operazione, dal costo di 52.640 euro, è finanziata per il 70% dalla Regione Lombardia, cioè per 36.848 euro, di cui 9.212 a fondo perduto e 27.636 da restituire in rate semestrali, in dieci anni, a tasso zero. Il rimanente 30%, pari a 15.792 euro, è a carico della Parrocchia.
Particolarmente rilevante dal punto di vista tecnico l’intervento sulla consolle, che sarà integralmente ristrutturata. La trasmissione del segnale sarà completamente sostituita e realizzata in fibra ottica e sarà posta su un telaio mobile in modo da poter essere trasportabile anche davanti all’altare con la possibilità di essere utilizzata per eventuali concerti.
Non resta che attendere la fine dei lavori, sapendo che molto è già stato fatto, ma che il bello deve ancora venire: l’associazione e la parrocchia, infatti, stanno già lavorando all’organizzazione del concerto inaugurale, a cui tutti già da ora sono invitati, a testimonianza di un successo di tutta la comunità, al fine di dare il giusto merito a questa iniziativa di grande valore culturale, religioso e di conservazione delle tradizioni locali.
Roberto Milani