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A 71 anni ho scoperto di essere un teppista della strada!

Chi vi scrive è un vecchio giornalista in pensione proveniente da Milano e residente già da qualche anno in questa zona.
Vi scrivo, cari colleghi, per sensibilizzarvi su un avvenimento senza molti precedenti che mi sta sconvolgendo la vita.
Io soffro di una cardiomiopatia dilatativa e frequentemente vado in ospedale per i bisettimanali prelievi di sangue ecc ecc, per cui la macchina mi serve. Ho, purtroppo, 71 anni e ho la patente da circa 50 anni, a detta di tutti guido molto bene e con grande prudenza rispettando la segnaletica e facendo presente che non ho mai fatto incidenti per mia colpa e inoltre sono anche dotato del contrassegno d’invalidità. Quindi mi reputo un guidatore più che affidabile.
Ma vengo al dunque: qualche anno fa fui punito dal semaforo di Castiraga Vidardo (venendo da Sant’Angelo girai col giallo a destra e fui pizzicato da un rosso…).
Invece il 18 luglio di quest’anno alle ore 14.15 con una temperatura in auto di circa 50° per la prolungata sosta nel parcheggio del centro commerciale Castello ho incautamente preso il giallo del semaforo di via Diaz, semaforo giallo... della durata di 3 secondi, per cui, siccome sono prudente e non corro sono stato fotografato da un rosso molto premuroso mentre giravo a destra, preciso che non c’era, data l’ora canicolare, assolutamente anima viva. 148 Euro + 6 punti di penalizzazione. Ahimè il primo settembre sempre per colpa di quel maledetto giallo di 3 secondi (sembra che poi questo lo abbiano portato a 7 secondi) sono stato ancora pescato: 148 Euro + 6 punti.
Mi è arrivata una lettera dal ministero della motorizzazione civile in cui mi comunicano dei 12 punti di penalizzazione.
Io sono certo che prima o poi sarò ancora fotografato e quanto prima quello che era un autista modello sarà additato come un teppista della strada.
Adamo Gallucci


Prelievo del sangue: difficoltà per le persone anziane

Sono la figlia di una signora di 78 anni residente a Sant’Angelo Lodigiano, cui necessita il prelievo del sangue per la coagulazione in quanto segue la terapia con il Sintrom. Prelievo del sangue che effettua due o più volte al mese. Poi ogni volta nel pomeriggio si deve ritirare il “libretto” con la terapia prescritta.
Sottolineo che mia madre è autosufficiente, ma non è automunita, quindi ogni volta devo assentarmi dal lavoro per accompagnarla in ospedale per eseguire il prelievo del sangue e ritornare al pomeriggio per il ritiro del libretto
Mi chiedevo se non è possibile organizzare un servizio di auto trasporto per tutte le persone che, come mia madre, si trovano in questa situazione, servizio che comprenda anche la riconsegna del libretto a casa.
Mi risulta che ciò sia in atto già da anni, per esempio a San Colombano. Dietro pagamento di euro 2,50, la persona viene accompagnata in ospedale e successivamente viene consegnato a casa il libretto nel pomeriggio. Penso che sarebbero disposti in molti a recarsi in ospedale e riavere a casa il libretto per così poco senza scomodare ogni volta figlie/i o conoscenti ecc.
Vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
N.B. Io come probabilmente altre persone, non risiedo neanche nel paese di mia madre, quindi la problematica è ancora più rilevante.
Patrizia Silingardi