Sottoscritto dai Sindaci del territorio il
“Piano strategico per lo sviluppo della Provincia di Lodi”

Otto progetti per il futuro della città



La bellissima scalinata settecentesca del castello Bolognini, di cui è previsto il restauro

Viabilità, verde e cammini di integrazione. Tra gli 81 progetti del “Piano strategico per lo sviluppo della provincia di Lodi” ce ne sono otto che riguardano da vicino Sant’Angelo Lodigiano.
Il Piano è un corposo documento, realizzato in circa venti mesi di lavoro da tutti gli attori politici ed economici del territorio.
È stato sottoscritto sabato 25 novembre a Lodi dai Sindaci della Provincia e dunque anche dal primo cittadino di Sant’Angelo, Giuseppe Carlin. Il Piano getta le basi per lo sviluppo del territorio, con opere pubbliche e progetti culturali.
Tanti gli impegni che le istituzioni hanno assunto. Come detto, otto i progetti che riguardano Sant’Angelo.
Ci impegniamo a fare il classico “nodo al fazzoletto” e a controllare, periodicamente, la loro attuazione.
Ecco dunque cosa riserva il Piano ai santangiolini. Il primo progetto è il potenziamento della ex statale 235, la strada che collega Sant’Angelo a Lodi. Gli interventi dovrebbero migliorare la viabilità su un’arteria oggi intasata di auto. Oltre alle infrastrutture come il nuovo casello e la grande intersezione di Pieve Fissiraga, il Piano mette in cantiere la realizzazione della rotatoria alla Malpensata (420mila euro) e il potenziamento del tratto Sant’Angelo-Borgo San Giovanni (3,5 milioni di euro).
Il secondo progetto è la riqualificazione della provinciale 17, quella che conduce a Vidardo e da lì al Sudmilano. Il costo delle opere è fissato in 4,8 milioni di euro. Interessante la variante di Vidardo: partirà dalla ex 235 (rotatoria verso Valera), sorpasserà l’abitato di Vidardo passando in mezzo ai campi, e si innesterà poi sulla strada provinciale 17.
Terzo progetto compreso nel Piano è il parco locale di interesse sovracomunale valle del Lambro. Un progetto già avviato dai Comuni interessati, che ora è stato ritenuto tra i più importanti per lo sviluppo della nostra provincia. Al momento è stata prodotta soltanto molta carta, mentre gli interventi concreti sono ancora al palo. Come pure i finanziamenti. Sempre in tema naturalistico, nel Piano è stato inserito pure il parco locale di interesse sovracomunale delle colline di San Colombano. Il Plis è già avviato, ma l’obiettivo è quello di agganciare anche Sant’Angelo.
Uno tra i progetti che i santangiolini hanno maggiormente a cuore è la valorizzazione del castello Bolognini. Il Piano prevede il restauro della scalinata del Giardinone, la sistemazione del salone dei cavalieri, la sistemazione dei percorsi museali, l’accessibilità ai musei del pane e dell’agricoltura.
Il costo dell’opera è di 300mila euro, pagati da: Fondazione comunitaria (150 mila), Amici del castello (60 mila), Fondazione Morando Bolognini (50mila) e Comune di Sant’Angelo (40mila).
Il Piano strategico prevede poi la costituzione delle strutture Iat (Informazione e accoglienza turistica) nei Comuni di Lodi, Codogno e Sant’Angelo. Per quest’ultimo non è stato ancora definito il costo. Resta da capire poi la sua reale utilità, visto che dopo tanti anni di proclami sul turismo, in città non si sono ancora avuti significativi riscontri.
Sant’Angelo è stata inserita tra le realtà provinciali interessate al centro intercultura Tangram, progetto di integrazione dei giovani extracomunitari at-traverso la collaborazione tra istituzioni scolastiche ed enti locali. L’integrazione è sicuramente una delle sfide per il futuro, soprattutto a Sant’Angelo.
Tra gli 81 progetti più importanti della Provincia di Lodi c’è infine la riqualificazione del quartiere Pilota di Sant’Angelo.
Il “contratto di quartiere” è già in fase operativa, nel senso che i cantieri sono già stati aperti.
È significativo che il Piano strategico abbia deciso di puntare su questa iniziativa.
Lorenzo Rinaldi