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Disservizio postale in viale Zara

Sono ad evidenziare l’incresciosa e inaccettabile situazione in cui si trova la zona di viale Zara in relazione alla consegna della posta.
Sono ormai mesi che non si vede il postino con gravi disagi soprattutto per la mancata ricezione di documenti fiscali e scadenze di pagamento (es. telefono). Visto che oramai si paga tutto come posta prioritaria, la si dovrebbe ricevere nell’arco delle 24 ore.
Da un paio di giorni il servizio sembra ripreso, viene però consegnata la posta recente appena spedita, ma che fine ha fatto la posta di giugno e luglio? Abbiamo ancora qualche possibilità di riceverla?
Alle proteste effettuate presso l’ufficio postale o direttamente al postino si assiste al solito scarica barile, con l’ultimo consiglio di effettuare una raccolta di firme per il sindaco.
Spero che possiate evidenziare questa situazione che si aggiunge alle altre per una zona del paese che, a parte la raccolta delle tasse, non sembra appartenere al Comune, al fine di portarla a conoscenza della cittadinanza e dell’Amministrazione comunale con la speranza di capire chi è responsabile del servizio postale.
Rag. Marco Lodigiani

La piazzola ecologica

All’Assessore all’Ecologia
del Comune di Sant’Angelo Lodigiano
e p.c. a “Il Ponte”
Con la presente intendo denunciare le condizioni di inammissibile degrado e di assoluta mancanza di igiene della cosiddetta “piazzola ecologica” di Sant’Angelo Lodigiano, sita nella zona industriale.
Faccio presente che mi reco in loco con una certa frequenza, per portare verde o rifiuti di cui non è prevista la raccolta differenziata porta a porta, e nelle mie visite osservo un accumulo che sta diventando ingestibile di masserizie, oggetti ingombranti, sacchetti di rifiuti indifferenziati che quasi impediscono il transito.
La spazio della “discarica” è certo esiguo, per un paese come Sant’Angelo… se poi nessuno provvede a ripulire, la situazione diventa insostenibile, considerando anche il forte caldo estivo.
Inoltre non serve che ricordi che alla “discarica” lavorano degli addetti, che passano la giornata lavorativa in un ambiente sicuramente fuori dalle norme igieniche e di sicurezza previste dalla legge. Non ritengo quindi degna di un paese civile come Sant’Angelo l’incuria con cui si mantiene tale struttura, che svolge una funzione di pubblica utilità.
In mancanza di una tempestiva azione di ripulitura, ho intenzione di chiedere l’intervento dell’ASL di competenza per le verifiche del caso.
Marialuisa Bassi