Quale Sant’Angelo tra dieci anni?

Il futuro di un Lambro pulito è richiamato da questa immagine dell’anno 1954, realizzata presso la Centrale Elettrica.
Seduto sulla barca di destra è riconoscibile Pasquale Arati, mentre il rematore è Giancarlo Ferrari.
Al remo del barcone di sinistra vi è Luigi Bellani, mentre l’individuo sulla riva è un dipendente dell’Enel

Una Sant’Angelo soffocata dallo smog, con il castello rovinato da vandali e graffittari, con acqua potabile imbevibile e prati verdi ormai occupati dalle industrie sempre più invadenti. E’ questo lo scenario peggiore da-vanti al quale ci potremmo trovare tra dieci anni, elaborato da tre acuti ed intelligenti ragazzi della 1.a media sez. F di viale Montegrappa che hanno partecipato al Forum dell’area del Lambro nell’ambito del progetto Agenda 21 provinciale, intitolato “Progetto Raspadura”.
L’incontro si è tenuto presso la sede centrale della scuola media Cabrini, e aveva al centro della discussione proprio la visione dei futuri possibili per il nostro territorio. Il tutto è stato realizzato se-guendo il metodo EASW, una procedura di progettazione partecipata certificata dalla Comunità Europea. Questo in sostanza il senso del lavoro. Esperti, tecnici, amministratori, volontari e abitanti di un territorio definito si incontrano e attraverso gruppi di lavoro successivi elaborano visioni del futuro territoriale che possono poi divenire azioni e quindi indicazioni per progetti, in questo caso coordinati da facilitatori del gruppo Fast.
Sotto l’egida dell’assessore all’ambiente del Comune di Sant’Angelo, sig.ra Simona Malattia, che con forza ha creduto in questo progetto, e con la presenza dell’assessore provinciale Antonio Bagnaschi si è riusciti a realizzare questo percorso per mol-ti versi innovativo. Tanto innovativo da essere ancora poco compreso vista la partecipazione di persone che sui temi dell’ambiente dibattono da tempo, ma con l’assenza, purtroppo, di tante altre voci che avrebbero potuto dare un parere più libero e fresco.
Esperti dell’Arpa, e dell’Azienda Lambro Impianti spa (rappresentata dallo stesso presidente Antonio Danelli) volontari del WWF, degli Scout, della Protezione civile, rappresentanti dei Co-muni di Sant’Angelo e Graffignana, dei docenti e degli studenti hanno cercato di immaginare un futuro.
Naturalmente si è superato lo scenario negativo di cui parlavamo sopra per prospettare un immaginario di miglioramento del nostro territorio.
Adulti e ragazzi insieme hanno disegnato un futuro dal Lambro pulito, utilizzabile per attività turistiche e di svago (canoe), con ristoranti tipici facilmente raggiungibili. Un lancio in grande del territorio utilizzato per agriturismo insomma.
Si è pure immaginato che finalmente Sant’Angelo non sarà più soffocata dal traffico, ma luogo ad esclusiva circolazione di auto elettriche. Si è immaginato tutto il meglio, insomma, compresa la sperimentazione di villaggi costruiti con criteri di architettura ecologica. Resta da vedere ora quanto i nostri assessori potranno trasformare in realtà i progetti pensati dai gruppi di progettazione.
Cristoforo Vecchietti.