Dalla Bottega del mondo "Nord-Sud"
Quando la solidarietà crea sviluppo

In questi giorni il cioccolato è presente sulle nostre tavole e, mentre lo gustiamo, non pensiamo che potremmo con i nostri acquisti assicurare una vita dignitosa a chi vive poveramente in quello che viene chiamato il Sud del mondo. E' quanto ci è stato testimoniato domenica 13 marzo, a Lodi, presentando l'attività della cooperativa Conacado che riunisce 130 associazioni di produttori di cacao della Repubblica Dominicana.
La Cooperativa Conacado è nata dalla volontà di un gruppo di contadini di sottrarsi alla tirannia degli intermediari che rubavano sul peso del cacao e incameravano più del 50% del ricavato della vendita.
L'iniziativa di pochi, sostenuta dalle organizzazioni del Commercio Equo e Solidale, ha avuto successo ed ora la Cooperativa conta circa 10.000 soci.

Il logo della Cooperativa Conacado

E' lunga la procedura a cui sono sottoposti i semi del cacao dopo la raccolta: messi ad essiccare, ogni ora vanno mescolati, operazione ripetuta per 3 o 4 giorni; poi vengono lasciati riposare per qualche giorno. Una volta pronto, il prodotto viene ceduto per il 50% alle organizzazioni del Commercio equo e solidale che pagano un prezzo adeguato, circa 1600 euro la tonnellata, e non scendono al di sotto di questa cifra anche se la quotazione del cacao in Borsa è inferiore, mentre pagano di più se la quotazione è maggiore. Le organizzazioni del Commercio equo e solidale, al prezzo fissato, aggiungono la somma di 200 euro la tonnellata, che consente ai produttori di disporre di un fondo per il mutuo soccorso. Nella Cooperativa agli adulti è garantito una esistenza dignitosa e i bambini possono frequentare la scuola e conseguire regolari titoli di studio.
Anche a Sant'Angelo da due anni è stata aperta una "Bottega del mondo", cioè un negozio in cui vengono venduti i prodotti del Commercio Equo e Solidale. Questa organizzazione è nata in Olanda circa trent'anni fa, da parte di organismi animati dalla volontà di instaurare relazioni Nord/Sud più eque.
Rendendosi conto di non avere la forza per indurre le multinazionali a comportamenti più corretti, pensarono di avviare un'iniziativa commerciale di segno opposto, per dare risposte concrete almeno ad alcuni produttori. Come primo passo aiutarono i contadini e gli artigiani ad organizzarsi in cooperative per avviare i loro prodotti all'esportazione. In Olanda, viceversa, fondarono una cooperativa per l'importazione degli stessi prodotti.
Sulla scia dell'esperienza olandese, anche in altri paesi sono nate delle organizzazioni che si occupano del commercio equo e solidale, che oggi è una realtà anche in Italia, grazie alle oltre duecento botteghe aperte in tutte le regioni. Entrando in una Bottega del mondo è possibile quindi acquistare prodotti che provengono dai vari continenti e conoscere anche i metodi di lavorazione utilizzati, le caratteristiche della cooperativa produttrice e le sue finalità. Infatti, anche se lo scopo del commercio equo è garantire ai contadini ed artigiani prezzi dignitosi, contemporaneamente cerca di promuovere la creazione di posti di lavoro, la creazione di servizi sociali e sostenre la produzione di tipo ecologico.
Quando ci accingiamo a fare i nostri acquisti, proviamo a riflettere anche sulle nostre scelte, nella convinzione che la giustizia si costruisce non solo lottando contro ciò che non va, ma anche cominciando ad attuare subito l'alternativa, non fosse altro per testimoniare che cambiare è possibile e per indicare in quale direzione dobbiamo andare.

Maria Antonia e Nadia

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