Il parco Lambro

Nello scorso dicembre il Consiglio comunale ha approvato il progetto del piano locale di interesse sovracomunale della valle del Lambro (la parte più scura nella cartina). In quell'occasione è stata anche adottata la variante al PRG che definisce le aree del territorio santangiolino destinate a parco. Il 19 febbraio è scaduto il termine per la consegna delle osservazioni alla variante. Il parco ha carattere sovracomunale: ogni comune lodigiano situato lungo il corso del Lambro predisporrà un proprio piano. Per ora Sant'Angelo è la realtà che si è mossa con maggior celerità. Il progetto dell'architetto Elisabetta Tonali infatti stabilisce che 795 ettari del territorio agricolo cittadino siano compresi nel parco: dalle aree attigue al fiume si arriva fino alla zona pre-collinare, a sud della città. Inoltre, sono otto gli interventi che il progetto propone, tra cui il recupero della cascina Musella, di una marcita, del parco di villa Cortese.
Tanti obiettivi che però sono vincolati alla presenza dei fondi regionali. L'iter prevede ora una seconda approvazione del parco da parte del Consiglio comunale, successivamente questo dovrà essere riconosciuto dalla Provincia di Lodi. A questo punto la Regione Lombardia potrà stanziare i finanziamenti.
Sull'argomento ritorneremo prossimamente.

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