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Calcio dilettanti della Lombardia Lombardo


ANNO 7 - N. 5 (Versione web - anno 4 n.5) NUOVA SERIE NOVEMBRE 2003

Diario di bordo
Una partenza di campionato difficile
per il Sant'Angelo

Un avvio di campionato terribile per il Sant'Angelo Calcio, inserito nel girone A della serie D. Fin da subito i rossoneri si trovano a dover affrontare una serie innumerevole di problemi. La squadra che cola a picco davanti alle avversarie, la cordata bresciana che avrebbe dovuto prelevare la società dalla famiglia Gaeli, si smaterializza dopo poche settimane dall'avvio del campionato, in più una girandola di giocatori, in arrivo e in partenza. Non solo, i nuovi acquisti, almeno per quanto espresso finora non sono all'altezza dei giocatori che hanno lasciato la squadra. Uno su tutti, Danilo Del Monte, approdato quest'anno a Crema, fa venir meno al Sant'Angelo la solidità difensiva, presupposto importante per una squadra che davanti non riesce a pungere come dovrebbe. Una stagione insomma partita in modo assolutamente deficitario, con soli tre punti all'attivo nei primi sette turni di campionato. Erano tredici anni che il Sant'Angelo non iniziava la stagione così male.

L'esordio per i rossoneri, guidati dal nuovo tecnico Claudio Nichetti, che già aveva traghettato il Sant'Angelo per poche giornate qualche anno fa, è subito in salita. Barasini sconfitti infatti nel derby del lodigiano, in casa del San Colombano. Zero punti e si ricomincia.
La seconda giornata vede il Sant'Angelo giocare nelle mura amiche del Carlo Chiesa: l'avversario di turno è il Vigevano, che se ne torna in terra pavese con un bottino pieno. Al Sant'Angelo mancano il gioco, la concentrazione e la serenità: le continue voci di mercato, l'arrivo o meno di alcuni giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza, mantengono l'ambiente in tensione e sicuramente non permettono di lavorare con tranquillità.
La terza giornata vede il Sant'Angelo soccombere in trasferta, contro il Voghera. La classifica non si sblocca, i punti non arrivano, e solamente l'affanno di diverse altre compagini del girone permette di mantenere in coda una classifica abbastanza corta e compatta.
Contro il Valle d'Aosta, i barasini portano a casa i primi tre punti della stagione, battendo gli avversari più che sul piano del gioco, su quello delle individualità e della voglia di dare una svolta ad una stagione che era partita in modo drammatico. I tre punti permettono di riportare l'ambiente a delle condizioni normali di lavoro.
La doccia fredda arriva però nella gara successiva, dove il Sant'Angelo perde i punti e la faccia a Bellinzago contro lo Sparta Vespolate. Una prestazione disarmante, giocatori che non stanno sulle gambe, sempre in ritardo sugli avversari. E' il campanello d'allarme per il tecnico Nichetti, che decide di dare le dimissioni, poi rientrate dopo un colloquio con la società.

piraino carlo
Carlo Piraino
nuovo allenatore del Sant'Angelo Calcio

Fatale sarà però la successiva giornata, con il Sant'Angelo che perde la gara interna contro il Trino Vercellese. Le dimissioni di mister Nichetti questa volta sono inequivocabili. Alla guida dei rossoneri arriva Carlo Piraino, una sorta di "professore" del calcio che arriva da una stagione di studio, nella quale aveva collaborato con un centro di elaborazione dati sul mondo del calcio. Ma anche per Piratino arriva la doccia fredda all'esordio, nella gara esterna contro un Fiorenzuola arrembante. Il primo tempo del Sant'Angelo è comunque buono e non mancano i segni di una ripresa.
La vittoria dunque è rinviata di una settimana, e arriva al Carlo Chiesa contro i diretti avversari del Robbio. Il Sant'Angelo non si mostra apertamente superiore, ma imposta una partita discreta, dove alle consuete sbavature si affiancano segni di evidente progresso.
Una partenza senza gioie per i tifosi dunque, una partenza piena di sofferenze e di dubbi. Un cambio di allenatore in corsa e due giocatori, che peraltro erano arrivati con la fama di piedi buoni (Algeri e D'Apice) che scindono il contratto con la società senza aver dimostrato il loro valore.
L'arrivo di Carlo Piraino dovrebbe aver ridato concentrazione alla squadra, ma soprattutto si spera che riesca a dare quel gioco che raramente finora si è visto.

Lorenzo Rinaldi