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IL PONTE
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ANNO 4 - N.6 (Versione web - anno 1 n.3) NUOVA SERIE DICEMBRE 2000

2001
Anno nuovo vita nuova?

Stiamo entrando nel nuovo anno, nel 2001, una data che sembra uscita da libri o.e film di fantascienza (ricordate 2001. Odissea nello spazio?). Stiamo sicuramente superando ormai la soglia, anche ufficiale del terzo millennio. Molte sarebbero le considerazione da fare, sulla scia della suggestione che queste date suggeriscono, circa i destini dell'umanità e l'andamento delle cose terrene. Ma lasciamo queste considerazioni a persone più autorevoli e preparate di noi.

Possiamo però almeno riflettere su che cosa è stata e cosa si avvia ad essere la nostra Sant'Angelo negli anni a venirte.

Ricordiamo che lo scorso anno, esattamente in questo mese, avevamo già proposto su questo foglio qualche riflessione sui problemi che si sarebbero prospettati non solo nell'anno che abbiamo ormai alle spalle, ma nei tempi lunghi del terzo millennio. Avevamo ricordato sostanzialmente che per chiunque si sarebbe occupato del nostro paese sia dal punto di vista amministratico che da quello politico o associazionistico i problemi sarebbero stati i medesimi dell'intera nazione e cioè: la questione del numero sempre crescente degli immigrati, con i connessi problemi dell'accolglienza e della convivenza; la crescita notevole della percentuale degli anziani, con annessi problemi sociali, assistenziali e sanitari; la riduzione sempre più marcata del numero dei giovani e la conseguente necessità di offrire loro maggiori opportunità culturali, occupazionali e formative al fine di trattenerli in paese in un ambiente "amico" dei giovani; la necessità di un impegno per incrementare cultura e formazione di tutti i cittadini di qualsiasi fascia di età; la questione ambientale tradizionale (il Lambro), non ancora avviata a soluzione, e quella dei nuovi inquinamenti (per esempio quello acustico e quello elettromagnetico).

Lo scopo di tali osservazioni era quello di offrire materia di riflessione in sede locale, con l'augurio che ne potessero scaturire scelte conseguenti ai vari livelli, da quello amministrativo a quello delle associazioni di volontariato e a quant'altro, che consentissero di affrontare questo avvio di terzo millennio con idee più chiare: per evitare di rincorrere i problemi e per poterli invece prevedere e prevenire.

Non siamo tanto ingenui da pensare che le nostre riflessioni potessero, di per sé ,avviare qualcosa di concreto, ma pensavano che intorno a questi problemi si potesse aprisse almeno un dibattito con gli interlocutori istituzionali e con la cittadinanza.

A un anno di distanza, invece si è mosso assai poco. L'amministrazione comunale non ha sostanzialmente cambiato nulla nelle sue ancora inadeguate politiche per gli anziani, per l'assistenza sociale , per l'ambiente, per i giovani e per la cultura e la formazione. Si è andati avanti quasi per inerzia.

Qualcosa invece si è fatta nel sociale, nell'associazionismo, soprattutto in campo assistenziale, ma anche in campo culturale e formativo. Particolarmente attiva è stata la Parrocchia non solo con proposte assai interessanti per le tematiche che abbiamo richiamato, ma anche con iniziative concrete come quella per gli anziani, di cui parliamo ampiamente in altra parte del giornale. Sono esempi positivi della vitalità del nostro tessuto sociale che va incoraggiato e premiato.

E' in questa condizione che ci apprestiamo ad imboccare il nuovo anno: i problemi da noi indicati rimangono ancora tutti aperti, in attesa che la classe dirigente locale vi ponga finalmente mano per programmare e intervenire adeguatamente.

Se ciò avvenisse, sarebbe davvero di buon auspicio per l'anno che verrà!

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