LA LETTURA
Anna Milbourne, Louie Stowel

Il grande libro dei Miti Greci
Usborne Publishing, pagine 304
Giunti Editore - pagine 168 - euro 20


Cos’era un mito e a quali funzioni assolveva?
Gli antichi greci (parliamo di molti secoli prima della nascita di Cristo) non riuscivano a comprendere tutto ciò che accadeva, sulla terra, attorno a loro perciò “crearono” i miti (vale a dire racconti in cui agivano molte divinità insieme agli eroi) che, in qualche modo, potessero spiegare - non razionalmente - la presenza dei fenomeni atmosferici, l’alternarsi delle stagioni, i difetti o le virtù degli esseri umani con le loro passioni, i loro sentimenti e… i loro vizi!
Come nacquero le stagioni secondo gli antichi miti greci?
Vediamo…
Secondo i greci, all’inizio del mondo, le stagioni, non esistevano e la dea Demetra, provvedeva, da sola, alla crescita di fiori e piante. Un giorno, Persefone, la sua amatissima e unica figlia stava raccogliendo dei fiori in un prato quando improvvisamente la terra si aprì, uscì un carro trainato da quattro cavalli neri, guidati da un uomo avvolto in un nero mantello che la rapì e repentinamente ritornò nel ventre della terra. Il rapitore era Ade, signore degli inferi, che si era perdutamente innamorato della ragazza dopo averla vista furtivamente in un giardino fiorito. Demetra alla notizia dell’improvvisa scomparsa della figlia cadde nel dolore più profondo unitamente ad una disperazione totale e per un anno non si curò più del mondo vegetale. I frutti avvizzirono, i campi non diedero messi e le foreste inaridirono e …morirono.
Zeus, il re di tutti gli dei, non potendo assistere allo scempio della natura e allo strazio di una madre convocò Demetra sul Monte Olimpo (esiste veramente e si trova a nord della Grecia tra la Tessaglia e la Macedonia, alto quasi 3000 m, scalato in cima solo all’inizio del 1900) e l’informò che Persefone non era una prigioniera, ma una regina, ma Demetra rimaneva comunque disperatissima. Il potente Zeus, comprese che doveva sanare la situazione così chiamò uno dei suoi figli: Ermes - il messaggero degli dei - e l’inviò nel regno sotterraneo dei morti per “trattare”- con Ade - il ritorno di Persefone sulla terra.
Ade non poteva opporsi al re degli dei e allora giocò una carta vincente: ricordò a Ermes che - secondo una legge antichissima - poteva uscire dagli inferi solo chi, laggiù, non aveva mai mangiato nulla. Poi ricordò subito alla moglie, di aver mangiato in sua compagnia sei chicchi di melagrana, quindi… Persefone doveva rimanere lì, nel sottosuolo, con lui!
Dopo varie trattative arrivarono finalmente a una soluzione di “compromesso” (!): Persefone amava Ade ed era felice con lui, perciò stabilì, che restasse sei mesi col marito e sei mesi con la madre. Appena la ragazza tornò sulla terra, la natura riprese a rifiorire mentre nei mesi in cui dimorò nella sua bellissima reggia negli inferi la natura indossò il lutto è così, sempre secondo i miti greci, nacquero le stagioni e la loro perenne alternanza sulla nostra terra.
…sì, è un mito antichissimo, ma qualcosa da dirci sicuramente ce l’ha!
Caterina Avogadri


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano