Da Sant’Angelo alla California: la brillante carriera dell’ingegner Matteo Bianchi
Il giovane santangiolino ha conseguito il dottorato alla Stony Brook
University di New York e oggi lavora alla Boston Scientific di San Francisco

diLorenzo Rinaldi

C’era tutta la famiglia Bianchi lo scorso 23 maggio nella Grande Mela per la cerimonia di proclamazione di Matteo, che ha coronato la carriera accademica conseguendo il dottorato alla Stony Brook University di New York. L’ingegnere 31enne oggi lavora già in una delle più importanti aziende al mondo specializzate nello studio e nella produzione di protesi cardiovascolari, la Boston Scientific di San Francisco, in California.
Una bella soddisfazione per il santangiolino, classe 1988, che dopo le scuole elementari e medie nella sua città, ha studiato al Liceo Taramelli di Pavia e si è poi iscritto al corso di laurea in Ingegneria biomedica al Politecnico di Milano. Dopo aver conseguito la laurea triennale con una tesi sulla progettazione di un sistema di respirazione subacqueo, Bianchi ha proseguito gli studi sempre al Politecnico, in campo bioingegneristico con specializzazione in biomeccanica. La laurea magistrale è arrivata nell’aprile 2013, discutendo con il professor Alberto Redaelli una tesi sullo sviluppo di un algoritmo computazionale per calcolare le deformazioni del ventricolo sinistro a partire da immagini della risonanza magnetica.
Quindi il grande salto e la scelta di accettare l’offerta di dottorato negli Stati Uniti, arrivata dal professor Danny Bluestein della Stony Brook University di New York. In America, Bianchi ha lavorato nel campo cardiovascolare, in particolare nel settore Tavi, un’operazione chirurgica non invasiva per il ripristino della valvola aortica in pazienti affetti da stenosi aortica severa (restringimento della valvola aortica). Negli ultimi cinque anni ha sviluppato così il proprio progetto di ricerca e ha pubblicato su riviste scientifiche come “Artificial Organs” e “Biomechanics and Modeling in Mechanobiology”, partecipando inoltre a numerose conferenze internazionali, tra le altre a New York, San Antonio (Texas), Tampa (Florida) e Dublino. E ancora, gli anni del dottorato sono stati scanditi da collaborazioni con aziende specializzate nella produzione di software, Ansys e Dassault Systèmes. Nell’agosto del 2017 poi ha ottenuto una borsa di studio da 15mila dollari della scuola di medicina di Stony Brook per un programma accelerato di scienze biomediche, che ha permesso al suo lavoro di dottorato una traslazione clinica e una maggiore esposizione al mondo medico.
Dal primo aprile 2019 Bianchi si è trasferito da New York a San Francisco per lavorare come ingegnere di ricerca e sviluppo alla Boston Scientific. È iniziata una nuova avventura per l’ingegnere di Sant’Angelo, nella quale si è gettato a capofitto, salvo trovare il tempo, giusto una settimana, per tornare a New York in occasione della proclamazione.