Nei ritratti di Gianbattista Scacchi la storia della nostra comunità
Il Successo per la mostra dell’artista che ha dipinto persone e luoghi tipici santangiolini

di Antonio Saletta


Il raggiante sorriso di don Carlo Cerri, la simpatia unica di Michelangelo Mascheroni, la compostezza del “comandante” Franco Lombardi e una ventina di altri riuscitissimi ritratti di santangiolini di ieri e di oggi hanno catturato l’attenzione dei numerosi visitatori che dal 12 al 27 gennaio sono accorsi alla sala Girona per tributare il successo della mostra personale di pittura di Gianbattista Scacchi dal titolo “Amarcord santangiolino, personaggi e luoghi tipici di Sant’Angelo”, appuntamento programmato nel ricco calendario di eventi culturali promosso dal Gruppo Pittori Santangiolini.

L’esposizione, allestita con opere esclusivamente dedicate alla nostra comunità, è stata un “amarcord” dedicato a persone e luoghi, un affettuoso album di famiglia che Gianbattista Scacchi ha illustrato con capacità e sensibilità pittorica. L’artista ha infatti realizzato una sequenza di ritratti sorprendenti a partire dalla loro qualità pittorica: i volti dei vari personaggi - colti ciascuno nella propria caratteristica espressione - emergono dal fondo scuro, quasi a voler colloquiare con gli astanti. Oltre ai ritratti, in mostra sono stati esposti dipinti con scorci e attimi di vita del nostro paese.
Ottima l’iniziativa del gruppo pittori santangiolini che domenica 27 gennaio ha concluso la mostra di Scacchi con una conversazione sul tema “Il ritratto nell’arte”: un gran finale in cui gli artisti Tina Pedrazzini, Angelo Savarè, Gianbattista Scacchi, Gianpiero Brunelli e Carlo Fratti con competenza hanno tratteggiato le differenti tecniche di realizzazione dei ritratti non tralasciando cenni su ritratti pittorici e scultorei che appartengono alla storia dell’arte.
L’assessore Domenico Beccaria ha lodato l’iniziativa e ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio alla mostra.
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