Dignità umana e integrazione, il messaggio del vescovo alle associazioni di Sant’Angelo


In occasione della Visita pastorale a Sant’Angelo, nella serata di venerdì 8 febbraio, il vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, ha incontrato gli esponenti del mondo delle associazioni e del volontariato di Sant’Angelo. L’incontro, organizzato dal Comune, si è svolto al primo piano del palazzo municipale. Ad accogliere il vescovo e gli esponenti delle associazioni presenti (un buon numero ma certamente una minima parte rispetto al vasto panorama associativo della nostra città) è stato il sindaco Maurizio Villa, accompagnato dalla giunta quasi al completo e da svariati consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza. Erano inoltre presenti il comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Angelo, Gaetano Carlino e i sacerdoti monsignor Ermanno Livraghi e don Mario Bonfanti.
A introdurre l’intervento del vescovo è stato il sindaco Villa, che ha ricordato come l’attuale palazzo municipale sorga all’interno del vecchio ospedale Delmati, un luogo caro a molti santangiolini che lì sono nati e sono stati curati. Non solo, ma negli anni, prima di restare inutilizzato per un certo tempo ed essere successivamente adibito a sede municipale a partire dal 2009, il vecchio palazzo Delmati ha ospitato anche le scuole superiori, poi trasferite all’istituto Raimondo Pandini di viale Europa.
Il vescovo, parlando alla sala, ha ricordato due figure della vita religiosa e sociale santangiolina, Santa Francesca Cabrini e il dottor Giancarlo Bertolotti. Due i messaggi fondamentali di monsignor Malvestiti. Da un lato l’attenzione da porre a ogni singolo uomo affinché nella comunità di Sant’Angelo possa vivere con dignità. Dall’altro un riferimento inevitabile all’integrazione, stante l’elevata presenza di stranieri che vivono a Sant’Angelo e che lo stesso vescovo ha ricordato di aver incontrato nei giorni precedenti, a partire proprio dalla sua visita alle scuole.
Al termine degli interventi, il vescovo ha salutato personalmente gli esponenti delle associazioni, consegnando a ognuno una raffigurazione di San Bassiano, patrono della Diocesi. All’incontro era presente anche la Società della Porta-Il Ponte, nelle figure di Giancarlo Belloni, presidente della Società della Porta, e di Lorenzo Rinaldi, direttore responsabile de Il Ponte. Al vescovo è stato consegnato un piccolo dono, composto da due pubblicazioni della Società della Porta dedicate al dialetto santangiolino e alle nostre tradizioni e una copia del bimestrale Il Ponte, edito ormai da 23 anni e che entra con puntualità nelle case di 5.500 famiglie santangioline.