La Chiesa nel Medioevo
Il corposo volume storico è stato curato da don Angelo Manfredi, parroco santangiolino

di Lorenzo Rinaldi

Nella vivace produzione letteraria lodigiana merita una citazione l’ultima fatica di don Angelo Manfredi, “La Chiesa nel Medioevo, dal VII al XIII secolo” (Tau editrice).
Parroco in Sant’Angelo, don Manfredi è docente di storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale a Milano e presso gli Studi Teologici Riuniti dei Seminari di Lodi, Crema, Cremona e Vigevano. Proprio dalla esperienza di docente prende forma questa sua robusta pubblicazione, nata con l’obiettivo di fornire un testo organico su un periodo della Chiesa, quello medievale, ricchissimo di eventi, fermenti spirituali e culturali, sicuramente conflitti - si pensi alle Crociate - ma nel quale possiamo rintracciare anche le origini di movimenti e fenomeni che hanno poi caratterizzato per secoli il cattolicesimo.
Si pensi solo a Francesco d’Assisi e al francescanesimo o all’impegno dei laici nella Chiesa, con esempi, come le béguines (beghine), che si ritrovano prevalentemente nel Nord Europa. Don Manfredi descrive con efficacia lo sforzo missionario all’interno del Vecchio Continente, specie nelle zone che più tardi abbandoneranno le precedenti esperienze pagane, e delinea in maniera molto chiara le ragioni spirituali e materiali delle Crociate che si susseguono per la riconquista della Terrasanta.
E ancora, molto interessanti sono i capitoli dedicati alla nascita del monachesimo, che ha lasciato tracce evidentissime nell’Europa contemporanea e di cui don Manfredi ben evidenzia l’eterogeneità. Si va dunque da esperienze come quella partita da Cluny, in Borgogna, e che si è estesa poi all’intera Europa (nella nostra zona troviamo la basilica di Santa Maria in Calvenzano a Vizzolo Predabissi) al fenomeno eremitico e semieremitico di cui si possono rintracciare esempi soprattutto nell’Europa mediterranea e orientale. Restando nella nostra zona come non citare Bobbio, nel Piacentino, in cui ritroviamo l’esperienza di San Colombano e lo sforzo missionario nel mondo longobardo. Di particolare interesse il tentativo - certamente riuscito - di raccontare la storia della Chiesa nel centro del potere e nelle periferie, a Roma e nei territori dove il radicamento della religione avviene con maggiore fatica, ad esempio per la scarsa presenza di popolazione o perché ai primi impulsi missionari non viene dato seguito e si lasciano i vescovi privi di reale supporto. Si percepisce non solo una distanza geografica, ma anche una distanza concettuale, talvolta perfino una reale dicotomia tra una Chiesa di potere e una Chiesa povera che si richiama all’esperienza di Gesù e degli apostoli.
Di qui fenomeni come l’esperienza francescana, che rimane nell’“alveo papale” e altri che sfociano nell’eresia. Don Manfredi, raggruppando e mettendo ordine nel materiale dedicato agli studenti, propone un testo corposo, la cui lettura è senz’altro agevolata se si è in possesso di rudimenti storici che permettano di contestualizzare gli eventi e rintracciare i legami tra l’evoluzione della Chiesa e quella del potere politico, in particolare quello imperiale.
Merito del sacerdote è di raccontare la storia senza pregiudizi ideologici e senza censure, descrivere i fatti, metterli in sequenza e collegarli fra loro, offrendo un affresco di come il cattolicesimo si è evoluto tra il VII e il XIII secolo, un’evoluzione che è andata di pari passo a quella della società, della quale la Chiesa, fatta da uomini, è parte integrante. Il libro è stato presentato venerdì 9 febbraio a Sant’Angelo, al primo piano del palazzo municipale di piazza De Martino, nell’ambito della rassegna letteraria promossa dall’assessorato alla cultura.

IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano