Il costo della Partecipazione
Un saggio del santangiolino Emanuele Maestri


La democrazia ha un costo? E se sì, è giusto che a pagarlo siano tutti i cittadini? E ancora, che obiettivi aveva il processo di spending review e perché sembra essersi arenato? Sono domande a cui cerca di dare una risposta il nuovo saggio del santangiolino Emanuele Maestri, “Il costo della partecipazione” (Linee Infinite edizioni), che è stato presentato ufficialmente al pubblico mercoledì 6 dicembre a Lodi nella sede di Confartigianato e giovedì 7 dicembre a Sant’Angelo presso la sala Girona.
Mercoledì 6 dicembre hanno dialogato con l’autore il segretario di Confartigianato Vittorio Boselli, monsignor Carlo Ferrari, il vice sindaco di Lodi Lorenzo Maggi e il giornalista Lorenzo Rinaldi. Giovedì 7 invece Maestri è stato intervistato da Lorenzo Rinaldi.
Il volume parte dall’analisi della spesa pubblica e delinea la situazione italiana attuale, senza tralasciare però qualche interessante riferimento a esperienze del passato. Si passa poi al tema caldissimo del debito pubblico e qui Maestri mette a confronto la situazione italiana con quella di alcuni degli altri principali stati dell’Unione europea. Si procede poi ad analizzare il processo di spending review avviato dal governo Monti per finire con un capitolo dedicato al paese a sovranità limitata, riferimento al contesto europeo nel quale l’Italia si trova.
Il libro si apre con la prefazione di monsignor Carlo Ferrari e l’introduzione di Lorenzo Rinaldi.
L’autore è nato a Sant’Angelo nel 1979, è laureato in Scienze politiche ed Economia e lavora nel corpo della Guardia di finanza. Ha pubblicato “Alla ricerca di Dio” (2005) e “Il Risorgimento di Pio IX” (2010). “Il costo della partecipazione - dall’antica Roma al governo Monti” è il suo terzo libro.