Sant’Angelo ricorderà i cento anni dalla Prima Guerra Mondiale

di Giancarlo Belloni


“La guerra contro l’Austria-Ungheria che l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. […] I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza”
Era il 4 novembre 1918 e con queste parole il generale Armando Diaz, comandante delle forze armate italiane, comunicava la vittoria e la fine dei combattimenti sul fronte italiano.
Il giorno prima i nostri soldati erano entrati a Trento e a Trieste e il comando supremo dell’Austria aveva firmato l’armistizio.
Per molti anni il 4 novembre abbiamo “festeggiato” la Vittoria, ricorrenza ora declinata più opportunamente a celebrare l’Unità Nazionale e la giornata delle Forze armate.
Riesce difficile infatti “fare festa” per una vittoria arrivata a conclusione di un avvenimento che ha provocato milioni di morti, come difficile è perseverare in una memoria semplicemente celebrativa del 4 novembre se si è consapevoli che in guerra, alla conta dei fatti, non vince mai nessuno…
Parte da simili pensieri l’idea di Unitre Lodi (l’Università delle Tre Età) di celebrare il centenario della fine della Prima guerra mondiale con la certezza che “l’unica grande vittoria è la pace” come dice lo slogan dell’iniziativa.
Per farlo è nato un progetto, chiamato “Diamo (più) senso alla storia”, che mira a generare una riflessione per coinvolgere cittadini e istituzioni sui concetti di fondo della ricorrenza e a trarne un monito per le future generazioni: mai più guerre!
Si tratta di un piano ambizioso che nel 2018, in varie tappe, coinvolgerà 34 comuni della nostra provincia oltre a una trentina di Istituti scolastici.
A fianco dell’Unitre il sostegno della Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi, il patrocinio di diversi Enti e la condivisione di varie associazioni.
In modo particolare le scuole saranno impegnate ad elaborare le loro riflessioni sulla guerra del ’15-’18, possibilmente partendo da episodi locali per poi esplorare, con una rilettura critica, la tragedia in modo più generale.
I lavori delle scuole saranno poi raccolti in un volume che sarà presentato in occasione della cerimonia finale nel mese di novembre 2018.
Le amministrazioni comunali saranno invece coinvolte già a partire dai prossimi mesi, quando in ogni comune aderente verrà posizionata, in un luogo simbolico, una targa per ricordare gli oltre 600.000 soldati italiani morti nel conflitto.
Sant’Angelo partecipa al progetto grazie all’adesione della amministrazione comunale, degli Istituti Comprensivi Collodi e Morzenti, dell’Istituto di Istruzione superiore Pandini e della nostra associazione culturale, la Società della Porta.


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