Con l’Avis di Sant’Angelo, per Amatrice
Anche la nostra sezione all’inaugurazione dell’auto-emoteca sui luoghi del sisma

di Matteo Fratti


Tra i primi canali di solidarietà aperti per un aiuto concreto alle zone del sisma della scorsa estate in centro Italia, c’è stato il progetto promosso dall’Avis provinciale di Rieti per l’acquisto di un’auto-emoteca alla vicina Amatrice, che ha visto in prima linea la pronta risposta di molteplici sezioni sul territorio nazionale, tra cui la nostra Avis comunale, insieme per la bella iniziativa che forse più di ogni altra ha reso lo spirito del dono, secondo le esigenze che talora esulano dai consueti circuiti del volontariato del sangue.


Un aiuto concreto allora per un traguardo che permettesse all’Avis comunale di Amatrice, che nelle scosse del terremoto della scorsa stagione aveva subito il crollo dell’ospedale, di continuare ad avere un punto di raccolta e cuore dell’attività donazionale.
Il taglio del nastro si è concretizzato così proprio alla fine di aprile, con l’inaugurazione del mezzo il cui acquisto è stato possibile grazie alla compartecipazione solidale di chi empaticamente ha stabilito da subito un contatto per essere umanamente vicino a una sezione in difficoltà, riuscendo a instaurare una particolare vicinanza con dei volontari che fino a quel giorno, si erano dati da fare per organizzare le proprie sedi, gestire i donatori e le loro donazioni.

Una difficoltà che anche la sensibilità delle rappresentanze avisine di Sant’Angelo si sono subito sentite di condividere nell’indomani più tragico, già con il coinvolgimento delle omologhe istituzioni rietine nella nostra Giornata del donatore lo scorso ottobre, e il cui invito è stato accolto di buon grado nel mettere a parte dell’azione intrapresa tutta la nostra realtà associativa.
La presenza delle rappresentanze dell’Avis provinciale di Rieti, Giuseppe Zelli, e di quello comunale di Amatrice, Francesco Dimarco, aveva rafforzato il senso di quella nostra celebrazione, nella riconoscenza stessa delle loro parole nell’essere “…qui perché siete stati i primi a dimostrarci vicinanza e affetto e siamo venuti di persona a mostrarvi il nostro progetto per ripartire di nuovo…” - .
E anche il nostro direttivo, rappresentato dalla presidente Ornella Grecchi e dal vice e segretario Mauro Cremascoli, ha risposto di persona per il 30 aprile a quell’ospitalità generosamente ricambiata, nell’essere accolti poche settimane orsono in quelle zone dove materialmente tutto sembra ancora fermo a quel 24 agosto 2016, ma invece riparte proprio anche da questo momento in cui la cerimonia - che ha radunato le delegazioni, reso omaggio alle vittime del terremoto, celebrato la Messa e condiviso la convivialità del momento - travalica i confini dell’evento locale e incarna ancora di più i principi di altruismo degli stessi fondamenti associativi nazionali.
Il sentito abbraccio con delle realtà i cui strascichi di una giornata di fine agosto sono tuttora la drammatica quotidianità, si rinnova, e la voglia di continuare s’illumina vivacemente di fronte all’ulteriore testimonianza della volontà di andare avanti. Era una maglietta, con la scritta “ripartiamo da qui” nelle mani della delegazione rietina alla nostra “Giornata” di fine ottobre. Oggi, per l’affiliazione comunale amatriciana, è una realtà che comincia di nuovo.

 

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano