Il Comune è senza soldi, i tagli toccano i cittadini

Scatta il Piano anti-dissesto: primi effetti pratici sulle tasche dei santangiolini
Saltano i contributi alle materne e aumentano i parcheggi a pagamento
di Lorenzo Rinaldi


La lettera aperta inviata dal commissario prefettizio Mariano Savastano ai cittadini di Sant’Angelo lo scorso ottobre parlava chiaro: il nostro Comune versa “in una situazione finanziaria difficile e precaria che comporta la necessità di riequilibrare i conti per la presenza di una consistente massa passiva che si è venuta a creare negli ultimi anni e di spese divenute ormai insostenibili perché non coperte da adeguata, né tantomeno prevista, copertura finanziaria”. Non stupisce pertanto che uno dei primi atti adottati dal commissario, pochi giorni dopo il suo insediamento, sia stato il Piano di riequilibrio pluriennale, “affisso” all’albo pretorio lo scorso 14 ottobre. Un Piano che, è bene dirlo subito, scarica la situazione di dissesto finanziario del Comune sulle spalle dei santangiolini. Non solo per quest’anno, ma per i prossimi dieci. I tagli ai servizi (vedi, in futuro, il trasporto scolastico) e l’aumento delle tariffe diventeranno amara realtà con il trascorrere dei mesi e qualche mal di pancia lo hanno già provocato. Sgombriamo il campo dagli equivoci: il Piano approvato dal commissario - come una medicina che deve essere somministrata a un malato - era probabilmente l’unica soluzione al momento praticabile al fine di rimettere in sesto le casse del Comune. E lo stesso Piano, è necessario ribadirlo, doveva probabilmente essere adottato dall’amministrazione Crespi, in carica fino a settembre: le dimissioni del sindaco e dell’intera maggioranza hanno tuttavia scaricato sulle spalle di altri le decisioni sgradite.
Uno dei primi effetti del nuovo corso è stato l’annuncio che i soldi promessi dal Comune negli scorsi mesi alle due scuole materne paritarie della nostra città non c’erano. Una notizia grave e di grande portata, che ha animato per giorni il dibattito in città e sui giornali e fatto scattare l’allarme. L’effetto immediato è stato l’annuncio, poi messo in pratica, dell’aumento delle rette. In una città in cui non esistono scuole materne pubbliche, le soluzioni per le famiglie sono al momento solo due: accettare i rincari per garantire ai bambini una funzione essenziale nella formazione, oppure togliere i piccoli dalla scuola, lasciandoli a casa, in famiglia, dai nonni o a qualche bambinaia. Purtroppo la seconda soluzione, a quanto abbiamo appreso, si è già verificata in alcuni casi. Nel momento in cui scriviamo è emersa l’ipotesi che il Comune possa intervenire a calmierare la situazione attraverso un fondo di 25mila euro.
Sopita - ma non certo archiviata - la vicenda delle scuole materne, è emersa un’altra grana, sempre restando in ambito scolastico. Il commissario prefettizio ha infatti deciso di chiudere urgentemente l’asilo nido comunale “44 Gatti” di via Bolognini. Il motivo? La presenza acclarata dagli organi sanitari competenti di tracce di amianto nella colla presente nel sottofondo di alcune aule. Il fatto è ovviamente molto grave, tanto più che è emerso che in Comune la vicenda fosse già nota. Le conseguenze non si sono fatte attendere: il nuovo asilo nido è stato aperto in forma provvisoria al Cupolone, le forze politiche che dal 2012 allo scorso settembre sono state in opposizione hanno fatto il diavolo a quattro, attaccando la vecchia giunta, l’ex sindaco Crespi e l’ex assessore all’istruzione Aldo Cafiso. Il Movimento 5 Stelle si è mosso attraverso un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Toninelli (a nostro parere un atto non particolarmente efficace, in Parlamento dovrebbero occuparsi di ben altro) ma ha anche presentato alla procura della repubblica di Lodi un esposto, sostenendo che il Comune era a conoscenza dei fatti da circa cinque anni. E questo secondo atto è certamente più incisivo.
Le prime settimane della gestione commissariale del Comune hanno portato anche ad altre decisioni. E’ stato lo stesso commissario a comunicare, ad esempio, che l’associazione Tuttinsieme, che organizzava per conto della vecchia amministrazione comunale il Mercatino Hobby e Sapori in via Umberto, non avrebbe più portato avanti l’iniziativa. Oppure, e questa è una decisione ben più rilevante, si è stabilito di aumentare in maniera significativa i parcheggi a pagamento dal prossimo gennaio. Di fatto, secondo quanto prospettato, le strisce blu nella nostra città sono destinate praticamente a raddoppiare di numero. Una bella batosta per i santangiolini che, è proprio il caso di dirlo, pagheranno di persona la crisi economica del Comune. Su questa decisione vogliamo spendere ancora qualche parola: a Sant’Angelo esistono già parcheggi a pagamento, ad esempio piazza duca degli Abruzzi, che vengono accuratamente evitati dagli automobilisti. Con il risultato che ci sono parcheggi e vie (dove non si paga) perennemente intasati e altri desolatamente vuoti. Aumentare le strisce blu potrebbe incancrenire la situazione.
Risale infine allo scorso 11 novembre l’annuncio dell’avvio del progetto “Equità fiscale”. Il Comune ha dato incarico a uno studio privato di procedere al recupero delle somme non pagate per l’anno 2014 della Tassa rifiuti. L’importo che Palazzo Delmati prevede di incassare è di circa 290mila euro. Le posizioni irregolari incriminate sono circa 1300.


 


IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano