Nuova opera di Angelo Savarè per “La giostra di Simone”

di Matteo Fratti


La firma del pittore santangiolino su un altro “panno” della storica rievocazione senese.
Dev’esser proprio nel cuore di Angelo Savaré la terra senese, i colori della Toscana e l’atmosfera dei borghi di un tempo, se per la terza volta l’artista di casa nostra omaggia la competizione tra le contrade di Montisi, frazione di San Giovanni d’Asso in provincia di Siena, con un “panno” dedicato e letteralmente in Palio alla “Giostra di Simone”.
Già, perché anche quest’anno nel pieno dell’estate la tradizionale rievocazione storica di questa frazione ha avuto luogo nella domenica antecedente il 5 agosto (stavolta la ricorrenza è caduta sul 2) e ha visto gareggiare per la consueta rappresentazione le contrade di Castello, Piazza, San Martino e Torre, nel ricordo dell’assedio del conte Simone di Rainuccio Cacciaconti sul finire del Duecento.
E grande interesse ha nuovamente suscitato la presentazione al popolo montisano del “panno” il venerdì prima della gara, una sorta di stendardo che del torneo medievale da sempre ne costituisce il premio. Un onore, per il nostro pittore santangiolino, che dopo il 2009 e il 2012, si ritrova nuovamente coinvolto in questa celebre manifestazione che compare già nelle cronache dal diciottesimo secolo, ripetuta poi ogni anno dal 1972 quale orgoglio del paese: a rivitalizzarne il turismo storico ed enogastronomico, ma anche le proprie radici.
E lo stesso Angelo Savarè vanta un legame affettivo decennale col territorio, dove giunse quasi per caso, ma da cui ha tratto fin da subito spunto per la sua arte fatta anche di simbolismi e “pezzi” di realtà, oltre che di paesaggi dai forti contrasti cromatici.
Con l’edizione di quest’anno è il quarantacinquesimo “panno”, quello a firma del maestro, in un misto di modernità e tradizione nel rivelare un volto di Madonna contemporanea a vegliare sulla “Giostra”, mentre il Bambinello gioca con le nuvole del Cielo che sembrano neve.
Proprio alla Madonna della Neve è dedicata infatti l’opera, visto che Savarè nutre ispirazione anche per un’arte religiosa, nonché particolare devozione alla figura della Vergine che prega sull’abitato toscano dal suo Santuario, dove entrano nel vivo le celebrazioni del Palio.
Per l’occasione, nei giorni della festa anche una personale dell’artista è stata poi allestita poco lontano dalla piazza dove ha avuto luogo parte dell’evento.
Alcuni anni fa Savarè aveva curato anche gli affreschi della chiesa di S. Maria in Prato a S. Zenone, non a caso sempre in onore della Madonna della Neve.

 

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