L’ospedale Delmati nel mirino del ministro



Negli scorsi mesi “Il Ponte” è tornato a puntare l’attenzione sull’ospedale Delmati, alla luce di una serie di elementi (e di fatti) che non facevano ben sperare. Lo abbiamo fatto non per alimentare allarmismo, ma per risvegliare quella parte della società civile e quegli amministratori locali che parevano non accorgersi di quanto stava verificandosi. Nel medesimo periodo i giornali nazionali e locali hanno dato notizia del cosiddetto Piano Lorenzin; un progetto battezzato con il nome del ministro della Salute che prevede la chiusura, in tutta Italia, di 175 ospedali. Tra questi, ben tre dei quattro della provincia di Lodi: Sant’Angelo, Codogno e Casale.

Il Piano Lorenzin ha scatenato l’alzata di scudi di numerose forze politiche e ad oggi appare solo uno studio sulla carta, realizzato nel chiuso di qualche ufficio romano e assai difficile da concretizzare. In risposta al Piano Lorenzin i sindaci di Sant’Angelo, Codogno e Casale, oltre al primo cittadino di Lodi, hanno però scritto una dura lettera al direttore dell’Azienda ospedaliera di Lodi Giuseppe Rossi e all’assessore regionale alla Salute Mario Mantovani. Non solo, hanno scritto anche ai consiglieri regionali lodigiani, Pietro Foroni e Claudio Pedrazzini. Nella lettera, Domenico Crespi, Vincenzo Ceretti, Flavio Parmesani e Simone Uggetti difendono i quattro ospedali del Lodigiano e affermano che la riduzione della spesa pubblica non può essere perseguita senza conoscere i territori e le loro peculiarità. “Siamo consapevoli delle difficoltà che il Paese sta attraversando e dell’esigenza di ridurre la spesa pubblica - scrivono i sindaci - riteniamo però che la selezione dei tagli da effettuare non possa prescindere da un’analisi sull’impatto che tale regolazione avrebbe per ogni singolo caso, tenuto conto soprattutto delle caratteristiche del territorio lodigiano e della diversificazione dei servizi offerti dalle strutture ospedaliere operata in questi anni”.
Registriamo positivamente questa presa di posizione che, seppur in un contesto provinciale, mira anche a proteggere e difendere l’ospedale Delmati. A chi di dovere (a Lodi e a Sant’Angelo) torniamo però a segnalare i non pochi problemi irrisolti del nostro nosocomio. Non ultimo, un cantiere fermo ormai da mesi per il fallimento della ditta che stava eseguendo i lavori: le impalcature che avvolgono l’ingresso del Delmati sono un pessimo biglietto da visita.
Lorenzo Rinaldi

 

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano