Ecowatt punta al “raddoppio”. A Sant’Angelo non interessa?




La Ecowatt di Vidardo punta ad accrescere la propria potenza. Il termovalorizzatore che brucia Combustibile da rifiuto (Cdr) e biomasse ha presentato - l’antivigilia di Capodanno - una richiesta per arrivare a trattare fino a 50.500 tonnellate annue di Cdr (oggi sono 27.935 tonnellate annue) e fino a 105mila tonnellate annue di biomasse (oggi il limite è 87mila). L’autorizzazione provinciale non è stata ancora concessa, tuttavia il caso ha già trovato spazio sui giornali locali.
Anche a Sant’Angelo, i cui palazzi in zona Pilota distano pochi metri dalla Ecowatt, c’è chi ha provato a gettare un sasso nello stagno. Rosita Sali, consigliere di minoranza e militante di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale, con la quale chiede di sapere come intende muoversi la giunta del sindaco Crespi e soprattutto cosa intende fare per tutelare la salute dei santangiolini. Il cielo non ha confini: è dunque evidente che l’ampliamento del termovalorizzatore di Vidardo non può lasciare i santangiolini indifferenti.
E nella vicinissima Vidardo cosa sta succedendo? Iniziamo col dire che in primavera si voterà per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. E dunque tutto ciò che avverrà nei prossimi mesi andrà letto anche in chiave elettorale. Le opposizioni in consiglio comunale hanno annunciato una lettera alla Provincia di Lodi, all’Asl e all’Arpa, nella quale indicare le attuali problematiche connesse a Ecowatt e invocare attenzione per il futuro. Il sindaco uscente Oscar Fondi si è difeso dalle accuse di Fratelli d’Italia (“Sul caso Ecowatt non sono silente”, ha detto) e ha annunciato la nascita di una commissione di controllo sull’impianto. Commissione che, precisano però le minoranze, doveva essere costituita molti mesi fa.
Nel 2013 a Vidardo aveva poi mosso i primi passi una sorta di Comitato popolare, che attraverso un volantinaggio aveva sottolineato tutta la propria preoccupazione per la Ecowatt, annunciando iniziative di lotta. Di questo Comitato, di cui anche “Il Ponte” aveva dato notizia, francamente non c’è più traccia.
La situazione, dunque, sta in questi termini. “Il Ponte” si permette due piccole osservazioni. La prima: il tema dell’ambiente e della salute è troppo importante per essere delegato alle decisioni di un ente (la Provincia) destinato a scomparire. La seconda: Ecowatt, pur essendo situata a Vidardo, interessa una zona ben più vasta, che comprende in prima battuta realtà come Sant’Angelo, Marudo e Borgo San Giovanni. I sindaci di questi comuni dunque non si possono tirare indietro: è loro dovere approfondire il tema, informare i cittadini e valutare se esistono potenziali pericoli collegati all’ampliamento del termovalorizzatore.
Lorenzo Rinaldi
IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano