la POSTA
Le lettere pubblicate nella Posta sono quelle che trattano argomenti di interesse generale, nelle quali si possano riconoscere le istanze della cittadinanza. Le lettere vanno inviate all’indirizzo mail info@ilpontenotizie.it o lasciate nella cassetta delle lettere di Via Monsignor Rizzi.


Scuola materna pubblica /1
A fronte di tante considerazioni non veritiere, vorrei che si sapesse che l’istituzione della scuola materna statale rappresenta l’attuazione del diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione, in cui si dice che tutti i bambini devono poter accedere alla scuola ed ai suoi percorsi formativi. Sottolineo “tutti” perché purtroppo qui a Sant’Angelo vanno a scuola solo quei bimbi i cui genitori possono pagare la retta e per questo tanti vengono tenuti a casa, perdendo le positive esperienze che dovrebbero poter fare, arrivando alla scuola primaria non scolarizzati. Ecco a cosa servirebbe la nascita di una scuola materna statale, che è l’anello indispensabile e qui mancante degli Istituti comprensivi “Collodi” e “Morzenti” che per legge prevedono un percorso che va dai tre anni fino alla fine della scuola secondaria di 1° grado. Tutti i Comuni limitrofi che vanno citati per capire quanti sono, e che non erano mancanti di scuole dell’infanzia, a partire da Valera Fratta, Marudo, Bargano, Pieve Fissiraga, Caselle Lurani, Borghetto Lodigiano, Lodivecchio, hanno dato ai cittadini questa possibilità in questi ultimi anni, e queste famiglie non pagano nessuna retta, ma solo il buono mensa, come alla scuola primaria: qui a Sant’Angelo tutto questo si nega in nome di problematiche che non si vogliono nemmeno affrontare. Nella scuola materna statale, nonostante la presenza di culture diverse, è rimasto il crocifisso, le insegnanti condividono con tutto il gruppo dei piccoli esperienze di vita quotidiana nella moralità e nel buon senso civile. Anche i bambini di Sant’Angelo devono avere questa possibilità e le famiglie devono poter scegliere: forse qui a Sant’Angelo viviamo in un altro tempo?
Mascheroni Maria Caterina, mamma di sei bimbi,
di cui tre grandi, altri tre in età scolare.


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Scuola materna pubblica /2
Rispondo nuovamente al sig. Sergio Ferrari che speravo di incontrare all’assemblea organizzata dal Comitato per la scuola dell’infanzia del giorno 29/11 presso la sala Girona.
Per questo ho deciso di scriverti per spiegarti (continuo con il tu e vorrei che questa fosse percepita da te come una lettera amichevole).
Io e le mie colleghe parecchi anni or sono abbiamo frequentato un corso organizzato dalla Curia di Lodi, al termine del quale ci è stato rilasciato un attestato firmato da don Fogliazza (nostro ex parroco) che ci permetteva di insegnare la religione cattolica.
Qualche anno fa, poi, ci è stato chiesto e di comune accordo abbiamo rinunciato a questa possibilità, permettendo di insegnare a colleghe specialiste sempre nominate dalla Curia. (Abbiamo quindi creato opportunità di lavoro).
L’insegnante specialista di R.C. opera nelle varie sezioni della scuola dell’infanzia statale per 1 ora e 30 la settimana svolgendo un percorso adatto ai bambini delle tre età, con racconti, visione di DVD e anche produzioni che insegnano il rispetto dei compagni, la gioia condivisa, il volersi bene, il tesoro dell’amicizia, la gioia del Natale, ecc.
La titolare di sezione opera invece con i bambini che non si avvalgono della religione cattolica (per scelta dei genitori) con attività alternative che supportano i bambini stranieri che hanno difficoltà con la lingua italiana (es. giochi strutturati, lettura di immagini, ecc.). Tutto questo per rassicurarti che nessuna docente della scuola dell’infanzia statale ha mai pensato di far dimenticare ai nostri piccoli la persona straordinaria che 2000 anni fa ci ha insegnato cosa è l’amore.
Auguro Buon Natale a te, alla tua famiglia e in particolare ai tuoi bambini che ho conosciuto la scorsa estate al parchetto e che hanno giocato con mio nipote.
Franca Scarioni

Negli ultimi mesi “Il Ponte” ha dedicato ampio spazio al dibattito sull’apertura di una scuola dell’infanzia statale a Sant’Angelo. Abbiamo ospitato decine di lettere e di interventi, offrendo la massima libertà e disponibilità a quanti erano interessati a dire la loro. Riteniamo di aver ampiamente assolto al nostro compito e segnaliamo dunque che, almeno per il momento, non intendiamo pubblicare altre lettere sull’argomento. Due le ragioni che ci hanno portato a questa scelta: dare spazio ad altri temi di interesse pubblico ed evitare repliche e controrepliche sullo stesso tema, che rischierebbero di annoiare i lettori.

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Grazie all’associazione Sali
L’Istituto Comprensivo Collodi di Sant’Angelo Lodigiano vuole ringraziare l’Associazione Ruggero Sali, che opera nello stesso territorio, perché ha saputo accogliere e supportare con una generosa donazione un progetto di inclusione di tutti gli alunni con bisogni educativi speciali.
Il nostro Istituto da sempre si è connotato come uno spazio di incontro di differenze, anche perché siamo fermamente convinti che ogni bambino è diverso, ha diversi sogni, diversi desideri, diverse abilità, ma ha uguali diritti e deve trovare nella scuola un luogo dove poter crescere ed esprimersi pienamente. I docenti hanno il compito di agevolare l’evoluzione degli alunni anche modificando e personalizzando il loro percorso, dando a ciascuno quello di cui ha più bisogno. Da qui la nostra idea di attivare laboratori “del fare e del pensare” dove imparare anche in modo diverso e di realizzare libri per bambini, fatti da loro, utilizzando software specifici di scrittura in simboli; libri per tutti, ma anche a favore dei bambini di lingua madre diversa e di quelli che, nel loro sviluppo, incontrano difficoltà di linguaggio, di comprensione, problemi di udito.
Una risposta a tali problemi è data dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), ovvero l’insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie usate per integrare, aumentare o sostituire il linguaggio verbale.
All’interno della CAA un posto di rilievo è riservato, appunto, alla costruzione di libri e storie modificati per un intervento precoce e per l’inclusione.
Il momento della lettura rappresenta per ogni bambino, e per ogni adulto che legge con lui, un’occasione d’interazione ed un luogo dove condividere un’esperienza piacevole. Leggere libri e, soprattutto, leggere e rileggere lo stesso libro diverse volte è un potente mezzo per favorire e stimolare la comunicazione ed il linguaggio; i libri collegano i bambini con il mondo e consentono loro di fare i conti con le questioni difficili come le paure, le ansie e le preoccupazioni. Ascoltando storie i bambini ampliano le loro conoscenze, imparano parole e concetti nuovi, espandono la fantasia e l’immaginazione.
Un bambino con bisogni educativi speciali ha il diritto ed il bisogno, quanto e più degli altri, di accedere al mondo dei libri. Spesso, però, per tale bambino, l’approccio alla lettura non è sempre facile e piacevole: ci sono libri che utilizzano linguaggi verbali e iconici non a misura di bambino, talvolta l’adulto utilizza il libro come mezzo per insegnare, per addestrare, per valutare quello che il bambino capisce o non capisce.
Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno di utilizzare strumenti tecnologici e informatici che, spesso, hanno costi che la scuola da sola non può sostenere.
Ecco perché trovare in Rosita Sali, presidente dell’Associazione, nei sostenitori, nei familiari e negli amici di Ruggero Sali, una sensibilità tale da condividere i presupposti del nostro progetto non può che renderci felici e fiduciosi che insieme si possono fare grandi passi verso una scuola e, di conseguenza, una società realmente inclusiva.
Antonio Posata, dirigente scolastico - I docenti.

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Ringraziamento per la bella iniziativa
Gentile Redazione de ‘Il Ponte’
all’indomani della riuscitissima serata per la presentazione del Libro “Sant’Angelo Lodigiano. La storia, le storie”, rivolgo a tutti voi il mio sentito ringraziamento per aver reso questa serata veramente memorabile nel ricordare con grande stima e affetto la figura del mio caro ed indimenticabile papà.
Grazie per l’accoglienza che mi avete riservato e per aver condiviso insieme questi ricordi che mi hanno fatto sentire la vostra affettuosa vicinanza.
Ringrazio di cuore il sig. Antonio Saletta che ammiro e stimo con grandissima simpatia.
Va a tutti voi la mia sincera riconoscenza
Daniela Cabrini.

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Sul Cred parla l’assessore
Buongiorno, ho letto con perplessità e sorpresa la lettera di critiche sul CRED (Centro Ricreativo Estivo Diurno) Comunale, apparsa su “Il Ponte” del mese di novembre, dopo che sono passati oltre tre mesi dalla fine dello stesso. E’ mio dovere far chiarezza su alcune affermazioni poco corrette o addirittura diffamatorie. L’aumento della retta è stata di cinque euro rispetto a quella dello scorso anno. Va considerato però che la stessa è rimasta invariata per due anni e che quest’anno per la prima volta c’era la possibilità di richiedere un voucher, a parziale copertura del costo della retta, come previsto dalla Delibera Regionale 24/13. Tutte le richieste di voucher presentate hanno avuto esito positivo, indipendentemente dal reddito famigliare, dando la possibilità di ricevere un rimborso di quarantanove euro circa, in via di liquidazione. Si tenga conto anche che dallo scorso anno il periodo estivo è stato prolungato di dieci giorni nel mese di agosto, per venire incontro alle esigenze lavorative delle famiglie. Il nostro è un “CRED Professionalizzato”, con educatori appositamente selezionati dalla Società Nuotatori Milanesi. In cifre, hanno svolto il loro lavoro con competenza: 6 educatori, 1 coordinatore, 1 specialista addetta al laboratorio creativo e 120 ore di sostegno per l’area disabilità. La sottoscritta, con gli Operatori dell’Ufficio Politiche Sociali, inoltre, giornalmente verificavano il corretto svolgimento delle attività.
Circa 65 bambini hanno frequentato dal 1 luglio, per ben sei settimane, il centro estivo; giocando con nuovi amici, partecipando a tornei, facendo i compiti delle vacanze e andando in piscina tutti i pomeriggi. Quest’anno è stato realizzato un laboratorio creativo “ecologico”. I ragazzi suddivisi in squadre, “Zombi Ecologici”, “Vulcano d’Alluminio” e “Ferro” si sono divertiti sfidandosi in simpatiche gare e durante la festa conclusiva i genitori dei ragazzi hanno potuto ammirare magnifici capolavori d’arte contemporanea, realizzati utilizzando materiali da riciclo. Il tutto con un costo medio giornaliero di euro 5,50 (voucher escluso) per ciascun figlio, compresi pranzo, merenda e trasporto. E’ vero, forse il “Cupolone” non è una struttura nuovissima, però posso assicurare che lo spazio interno e i giardini esterni erano più che adeguati alle esigenze dei nostri piccoli ospiti e che il servizio di pulizia era giornaliero. Considerato che molti Comuni, vista la situazione economica attuale, hanno tolto o ridimensionato queste tipologie di attività, il Comune di Sant’Angelo è invece riuscito a mantenere il servizio, compreso il trasporto, con prezzi inferiori rispetto ad altre strutture pubbliche e private. Sottolineo che molti genitori, nonni e bambini hanno espresso la piena soddisfazione nei confronti di tutti coloro che si sono adoperati per organizzare e gestire questo centro estivo.
Un’ultima osservazione: visto che sono anche una mamma di due bambini che hanno frequentato con entusiasmo questo CRED, non posso che rinnovare e testimoniare la mia fiducia su questo servizio che aiuta e supporta le famiglie nel periodo estivo.
Roberta Rusconi, assessore alle Politiche Sociali.

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Raccolta rifiuti, ora le dimissioni
Sono arrivati, puntuali, i dati sulla raccolta rifiuti. Ancora una volta, quando si parla di numeri e non di chiacchiere, l’amministrazione di Sant’Angelo mostra limiti di incapacità gestionale e amministrativa. Già lo scorso anno avevamo evidenziato i dati disastrosi della raccolta differenziata, che per il 2011 posizionava Sant’Angelo al 56° posto su 60 comuni della provincia. Oggi analizziamo i dati 2012 e il quadro è desolante: non solo non si sono raggiunti gli obiettivi ma addirittura si è persa una posizione, ora siamo al 57° con una percentuale di differenziata del 51,84%. I risultati deludenti e gli obiettivi non raggiunti sono costati ai santangiolini, in questi anni, qualche milione di euro in più. E’ proprio il caso di dirlo, soldi buttati nell’immondizia. Ora che non abbiamo più immobili da vendere, l’amministrazione sarà costretta a mettere le mani nelle tasche dei santangiolini, che si troveranno a pagare cifre esorbitanti per i rifiuti. Di fronte a questa situazione oggettivamente malgestita, l’assessore Vicini e il consigliere Milani compiano un atto di dignità e si dimettano per manifesta incapacità amministrativa. Lo facciano anche perché è giunto il momento che anche il santangiolino più distratto o credulone si accorgerà che parte dei 500.000 euro pagati per ripianare il disavanzo della spesa rifiuti erano anche suoi e, allora, le dimissioni ve le chiederà personalmente.
Pino Carlin - Sviluppo Santangiolino

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Il caso della presunta moschea
La vicenda della “moschea fai da te” si protrae da quasi due anni. Una situazione di violazione delle regole e del buon senso. Già dai primi giorni in cui divenne operativa, in quel capannone di via Salvo d’Acquisto, la Lega Nord si è battuta.
Nel luglio 2012 la moschea è già operativa da mesi, ma nonostante la voce corra per tutta la città nessuna istituzione pare prestare attenzione. Il 4 agosto 2012 il gruppo consiliare Lega Nord ed un Ponte per unire, in pieno Ramadan, presenta un’interpellanza al consiglio comunale allo scopo di conoscere la situazione e le intenzioni dell’amministrazione. Interpellanza alla quale segue, come risposta, una mera elencazione dei documenti presentati.
Due giorni dopo il deposito della nostra interpellanza (siamo al 6 agosto 2012) l’amministrazione comunale inizia un procedimento volto alla verifica dell’uso di quell’immobile.
Siamo al 20 settembre 2012 quando il Comune, finalmente, effettua il primo sopralluogo. Fin da subito si evince che, a dispetto della normativa e in contraddizione con il Pgt, in quel capannone si erano effettuati lavori volti a renderlo idoneo ad un uso non consentito per quella zona (che fosse moschea o mero centro culturale). Gli stessi funzionari comunali identificano nei verbali quel capannone come luogo di culto. Va ricordato che agli agenti di polizia locale fu consentito l’accesso solo se scalzi, prassi a dir poco strana per un centro culturale ma tipica invece delle moschee.
Il 26 settembre 2012 il Comune attraverso un’ordinanza impone il ripristino del capannone nelle condizioni originarie. Nel novembre 2012 l’associazione Zam Zam ricorre al Tar, il quale, nel febbraio 2013, decreta la sospensione dell’ordinanza.
Nell’estate 2013, per la seconda volta, in occasione del Ramadan il capannone diventa meta di lunghe “processioni” di fedeli. La Lega Nord presenta una mozione chiedendo che si effettuassero ripetuti controlli nell’immobile.
Lo scorso autunno il Tar ha infine annullato l’ordinanza del comune. Significa quindi che chiunque, a dispetto del Pgt, può adibire il proprio capannone, autorizzato come deposito, a centro di aggregazione? Culturale o religioso che sia?
La cittadinanza è preoccupata, dal canto nostro presteremo la massima attenzione agli sviluppi della vicenda e chiediamo al sindaco di ricorrere al Consiglio di Stato avverso questa pronuncia.
Direttivo Cittadino - Lega Nord, Lega Lombarda

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Gli auguri
Riceviamo e trasmettiamo gli auguri del sindaco Domenico Crespi alla cittadinanza per le festività imminenti.

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Avviso ritiro fotografie concorso fotografico
Chi ha partecipato al concorso fotografico e volesse riavere le proprie fotografie si può rivolgere al negozio di “Foto Miro” di Piazza Libertà a Sant’Angelo Lodigiano.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano